One Big Mob

(Aw Yea! Aw Yea!)

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Procol Harum

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Prima di A Whiter Shade Of Pale e Homburg, due dei piu' grandi successi dei '60, i Procol Harum hanno una piccola storia non banale. Il tastierista Gary Brooker (n. 1945, GB), nativo del Southend nel 1962 e' leader di un complessino locale di R&B, i Paramounts. Con Brooker sono Robin Trower (n. 1945, GB), B.J. Wilson e Chris Copping (poi Dez Derrick). Tra il 1963 e il 1966 i Paramounts pubblicano 6 singoli per la EMI; uno solo ottiene un certo successo, entrando in classifica (Poison Ivy, dicembre 1963). Nel 1966 il gruppo accompagna Andie Shaw e Chris Andrews in tournee in Gran Bretagna; alla fine dell'anno, pero', si scioglie.

Brooker e l'amico Keith Reid, compositore, si impegnano alla ricerca di un nuovo complesso per registrare le loro canzoni. Nascono cosi', nel 1967, i Procol Harum, con Brooker, Matthew Fisher, Dave Knights, Bobby Harrison e Ray Royer. Nel maggio 1967 esce A Whiter Shade Of Pale, grande successo internazionale di quella estate e numero 1 in Inghilterra, di cui esiste anche la cover in italiano dei Dik Dik, dal titolo Senza luce. Nel disco, insieme ai Procol Harum suonano vari sessionmen.
Harrison e Royer se ne vanno quasi subito, sostituiti dagli ex Paramounts Robin Trower e B.J. Wilson. La nuova formazione incide Homburg, secondo successo basato come il precedente su un pop rock di maniera, con un marcato suono d'organo vagamente "classico"; e' uno dei primi esempi di quel pop sofisticato e ambiguamente "artistico" che avra' grande fortuna negli anni successivi con Nice, Yes, King Crimson e gruppi affini. Anche di Homburg esiste una cover in italiano, ad opera dei Camaleonti, L'ora dell'amore.
Sull'onda del successo i Procol Harum pubblicano Procol Harum, Shine on Brightly, A Salty Dog, sorprendentemente snobbati in patria ma ben accolti negli Stati Uniti. Nel 1969 Fisher e Knights se ne vanno ed entra Chris Copping; si ristabilisce cosi' l'originaria formazione dei Paramounts, che pubblica Home, ultimo album per la Regal Zonophone. Alla fine del 1970 il gruppo firma un nuovo contratto con la Chrysalis con nuove prospetttive artistiche e forti del successo riscosso nei '60. Intanto, la Cube, che ha acquisito il vecchio repertorio, procede a una serie di ristampe del materiale originale.

Broken Barricades non riscuote alcun successo in Gran Bretagna ma entra nei Top 40 americani; nel disco un brano dedicato a Hendrix, Song For A Dreamer, scritto da Trower che nel luglio del 1971 decide per la carriera solista (suonera' prima con i Judee, quindi formera' un trio di chiara impostazione hendrixiana, con buon successo).
In formazione entrano Alan Cartwright (n. 1945, GB, gia' con Every Which Way) e Dave Ball (n. 1950, GB dai Big Bertha) e i rinnovati Procol Harum tentano la carta ambiziosa del rock orchestrale. Durante un tour americano registrano Live in Concert con la Edmonton Symphony Orchestra e relativo coro; nello stesso periodo, la versione orchestrale di Conquistador (un brano dell'album d'esordio, 1968) riscuote un sorprendente successo anche in patria. Sara' quello l'ultimo hit del gruppo, che negli anni successivi si abbandonera' a stucchevoli lavori di scarsa risonanza. Alla fine del 1972 entra in gruppo Mick Grabham, che esordisce in concerto al Rainbow ancora con un'orchestra sinfonica. Grand Hotel entra ancora nelle classifiche americane ma e' l'inizio del declino. Il successivo Exotic Birds and Fruits, decisamente orientato verso sonorita' piu' dure, sconcerta un pubblico abituato ad armonie melodiche e sofisticate. Per le sessions di Procol's Ninth, i Procol lavorano coi leggendari Leiber & Stoller; ma un solo pezzo di quel disco, Pandora's Box, riscuote successo. Nel marzo 1975 il gruppo partecipa al concerto di chiusura del Rainbow Theatre.
L'anno seguente Pete Solley (Chris Farlowe, Arthur Brown, Paladin) sostituisce Cartwright e il gruppo pubblica Something Magic, ultimo atto della lunga carriera discografica. Lo scioglimento, tuttavia, verra' annunciato solo tempo dopo. Di tutti i membri, soltanto Brooker fara parlare di se' prima come solista, poi come manager del cantante Frankie Miller.

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CREDiTS e LiNKS
La biografia e' tratta da "L'enciclopedia del Rock" di Arcana Editrice (tutti i diritti riservati e blabla...)
I testi sono presi da Beyond the Pale.
La discografia l'ho fatta io, usando i dati raccolti su Beyond the Pale e "L'enciclopedia del Rock".

Siti consigliati: ovviamente Beyond the Pale.
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