antico.egitto inizio paginaLe stelle

fine paginainizio paginaintroduzioneLa costellazione di Orione

La costellazione di Orione è una tipica costellazione visibile nella stagione fredda. Si tratta di una costellazione equatoriale che presenta una costellazione di Orioneforma molto ben riconoscibile a clessidra, con una cintura centrale costituita da tre piccole stelle allineate. La nebulosa di Orione è una delle più belle e spettacolari di tutto l’emisfero boreale anche se, a causa della sua posizione prossima all’equatore celeste, essa può essere vista da qualsiasi parte della Terra ad esclusione dei due poli. Vi sono contenute tre delle ventiquattro stelle più luminose del cielo: Betelgeuse, Rigel e Bellatrix. Queste tre stelle, insieme a Saiph, costruiscono un quadrilatero che rappresenterebbe poi la sagoma di Orione. Alfa Orionis è Betelgeuse, che in arabo significa spalla; si tratta di una stella gigante rossa di tipo spettrale M2, distante 270 anni luce. La sua temperatura superficiale è di circa 3200 gradi kelvin ed il suo diametro è pari a 400 volte quello del Sole. La sua magnitudine varia, con un periodo di 2070 giorni, tra 0,4 e 1,3. Beta Orionis è detta anche Rigel (il piede del cacciatore Orione). E’ una stella di magnitudine 0,3 e tipo spettrale B8. Il diametro di Rigel è 19 volte quello del Sole e la sua luminosità è 25.000 volte maggiore. La distanza dalla Terra è di circa 650 anni luce. Gamma Orionis, o Bellatrix (che in latino significa “la guerriera”) è una stella di magnitudine 1,9, distante dalla Terra 250 anni luce. Le tre stelle della cintura centrale di Orione sono Alnilam, Alnitak e Mintaka (“Cintura”). Queste tre stelle sono note con diversi appellativi, per es. i tre Re Magi, o i tre Re, o il rastrello. Alnilam e Alnitak significano ambedue “filo di perle”. La costellazione di Orione ospita diversi ammassi aperti, in particolare NGC 2112 (distante dalla Terra 6200 anni luce) ed NGC 2194, comprendente almeno 100 stelle di magnitudine comprese tra 10 e 12, e distante 1600 anni luce. La Nebulosa di Orione è una nebulosa gassosa distante 1500 anni luce dalla Terra. Il diametro apparente di questa enorme nube di idrogeno, scoperta nel 1610 dall’astronomo Peiresc è di 3 gradi circa, e la sua magnitudine totale è di 2,9. Appena visibile con un binocolo, la Nebulosa di Orione possiede in realtà una massa totale pari a 10 masse solari. Poco più in basso a destra di Alnitak (una delle stelle della cintura di Orione) troviamo la famosa Nebulosa Testa di cavallo, non visibile ad occhio nudo. Si tratta di una nebulosa oscura, distante 1600 anni luce, detta anche Barnard 33. Il diametro apparente della nebulosa Testa di cavallo è di 4 minuti primi d’arco. Intorno alla seconda metà di ottobre la costellazione di Orione sembra riversare sulla Terra uno sciame meteorico piuttosto generoso, detto delle “orionidi”, che gli astronomi mettono in relazione con i vari passaggi della cometa di Halley.
Oggetti più importanti:
Alpha Orionis, ovvero Betelgeuse, marca la parte iniziale del braccio destro di Orione. Betelgeuse è una stella pulsante di grande massa distante 590 anni luce; le sue pulsazioni, il cui periodo è di quasi 6 anni, causano una notevole variazione nella sua luminosita`.
Beta Orionis, ovvero Rigel, marca il ginocchio sinistro di Orione ed è una delle stelle più brillanti tra quelle conosciute (è la sesta più luminosa) Attualmente Rigel è luminosa quanto Betelgeuse al suo massimo nonostante disti da noi quasi il doppio (900 anni luce); questo perché è una stella ancora giovane. Rigel è in realtà una stella doppia ma la compagna non è facilmente visibile a causa della grande brillantezza di Rigel.
Gamma Orionis, nota come Bellatrix, marca la spalla destra di Orione; dista da noi la metà di Rigel ma è 25 volte meno luminosa di quest'ultima.

fine paginainizio paginaintroduzioneLa costellazione del Leone

E' una costellazione zodiacale visibile in primavera tra le più evidenti ed è una delle poche ad avere una forma che richiama l'animale mitologico costellazione del Leoneche intende rappresentare.
Alpha Leonis, nota come Regulus, è in realtà una stella doppia; dista solo 84 anni luce e giace molto vicina all'eclittica tanto da essere occasionalmente occultata dalla Luna.
Gamma Leonis o ... è un'altra stella doppia la cui stella più piccola risulta visibile anche con un piccolo telescopio.
Sono visibili anche quattro galassie a spirale appartenenti all'Ammasso di Galassie del Leone, ammasso distante circa 29 milioni di anni luce.

fine paginainizio paginaintroduzioneSirio

Alpha Canis Majoris, meglio nota come Sirio, è anche detta Stella del Cane, appartiene alla costellazione del Cane Maggiore e ne individua il naso.Sirio Questo astro era tenuto in grande considerazione dalle antiche civiltà, specialmente dagli Egizi. Sirio è la stella più luminosa nel nostro cielo ed in parte deve questa sua brillantezza alla sua relativa vicinanza, poco meno di 9 anni luce da noi. Nella realtà attorno a Sirio orbita una seconda stella, denominata Sirio B, molto più piccola e molto meno luminosa al punto da essere totalmente invisibile ad occhio nudo. Sirio B gira attorno a Sirio A in circa 50 anni; è una stella nana bianca, la prima di questo tipo ad essere scoperta.
Nana bianca. Stadio finale dell'evoluzione di una stella poco massiccia, dopo l'esaurimento del combustibile nucleare al centro. Deve il suo nome al fatto che la stella è compatta, piccola e poco luminosa, ma essendo anche molto calda, emette luce "bianca", cioé a piccole lunghezze d'onda.
Le nane bianche rappresentano lo stadio finale della vita di stelle di piccola massa. Il prototipo di questo tipo di stelle è Sirio B, la compagna della piu' nota stella Sirio, con la quale forma un sistema binario. Durante e dopo la fase di gigante rossa, come abbiamo visto, la stella si spoglia dei suoi strati esterni e la parte restante va incontro ad un rapido collasso. Se la massa rimanente, quella del nucleo stellare, e' inferiore ad un certo limite critico, pari a 1.44 volte la massa del Sole, il collasso ad un certo punto si arresta e la stella trova una configurazione di equilibrio stabile, diventando una nana bianca. Tanto maggiore e' la massa della stella, tanto minore e' il raggio finale della nana bianca. Questo tipo di stella e' molto piccola, densa e compatta, in rapida rotazione. Essa deve il suo nome al fatto che ha un raggio molto minore di una stella normale, ed essendo caldissima, emette luce a lunghezze d'onda piu' corte, cioe' bianca, come le stelle dei primi tipi spettrali. Una nana bianca ha una massa confrontabile con quella del Sole e dimensioni di un pianeta come la Terra. Il gas della nana bianca e' completamente degenere, ad eccezione di uno straterello superficiale di materia che si trova allo stato fisico ordinario, prevalentemente idrogeno ed elio. La degenerazione di un gas (di elettroni, di neutroni o di ioni) si instaura quando esso viene compresso fino oltre una certa densita' critica. In un gas degenere, nello spazio normalmente occupato da un solo atomo si trovano centinaia di migliaia di particelle. In una nana bianca, la materia e' compressa fino a densita' di 106-107 grammi per cm3: a queste densita', una quantita' di materia delle dimensioni di una zolletta di zucchero peserebbe piu' di un'automobile qui sulla Terra ! Pur essendo cosi' compressa, la materia al suo interno si trova pero' allo stato gassoso, contrariamente a quanto avverrebbe per la materia normale, che ad alte pressioni solidifica. Un gas degenere e' estremamente resistente ad un'ulteriore compressione, perche' esercita esso stesso una fortissima pressione: e' questa pressione che sostiene la nana bianca. La stella non puo' piu' contrarsi ed innescare la fusione nucleare al suo interno: una nana bianca percio' e' una stella "morta", destinata a splendere a spese della sua energia interna, senza poterne produrre di nuova. D'altra parte, la temperatura iniziale di una nana bianca puo' raggiungere i 100.000 gradi ed il suo raffreddamento, fino a temperature prossime allo zero, richiede svariati miliardi di anni; tenendo conto che l'eta' dell'universo e' di 15-20 miliardi di anni, e' probabile che nessuna nana bianca sia ancora giunta alla sua "morte termica". Se in un sistema binario una delle due stelle e' una nana bianca, puo' verificarsi il fenomeno della nova.
Le stelle doppie. Si potrebbe pensare che, allo stesso modo del Sole, le stelle siano astri isolati, ripartiti nella Galassia. In realtà, i due terzi delle stelle sono riunite a formare sistemi multipli. La maggior parte di questi sistemi sono binari (cioe' formati da due stelle sole, come Sirio), ma esistono anche sistemi tripli, quadrupli e perfino sestupli. Queste stelle ruotano attorno ad un punto comune, che e' il baricentro del sistema, compiendo ciascuna un'orbita ellittica della quale il baricentro e' uno dei due fuochi.
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