L'intenzione in questo capitolo è di presentare in modo semplice la teoria della notazione musicale, fornendo le basi che permettono di trasformare una serie di simboli convenzionali in note (o pause) di una certa durata. -Rigo musicale Le note sul rigo musicale in chiave di basso si leggono in maniera diversa da quelle sul rigo in chiave di violino usato da molti altri strumenti (chitarra, flauto, tromba...). -Durata delle note e delle pause Le note musicali possono avere maggiore o minore durata. La pausa è un silenzio la cui durata è indicata da un simbolo. -Il punto di valore Il punto messo di fianco alla nota, aumenta la nota stessa della metà del suo valore.
-La legatura di valore La legatura tra due note uguali le unisce in un solo valore complessivo. Terzine Sono gruppi di tre note ( )che equivalgono in durata a due note della stessa figura. Toni e semitoni Osservando la tastiera di un pianoforte si nota che i tasti neri non sono disposti continuamente; ciò perché si è convenuto di porre nei tasti bianchi le note naturali (Do Re Mi Fa Sol La Si) e nei tasti neri quelle alterate (Do#/Sib, Re#/Mib, ecc.), dopo aver fissato le note naturali decidendo che tra Mi - Fa e Si - Do vi fosse un semitono di differenza, mentre tra tutte le altre note vi fosse un tono (=2 semitoni). In questo modo una ottava (es. da Do a Do) è divisa in 12 suoni
(semitoni).
Le alterazioni sono momentanee quando sono messe davanti alle note che si vogliono alterare e durano per tutte le note successive entro la battuta (il bequadro annulla le alterazioni)
Le alterazioni sono costanti quando sono messe fra la chiave e il tempo, e hanno sempre valore.
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