Ci sono persone che ti passano
accanto e profumano di diverso.
Profumano di fascino e di sesso. Le vedi camminare in mezzo ad altri,
e hai l'impressione che il mondo le sfiori appena.
Non stanno in mezzo alla gente. E' la gente che sta intorno a loro.
Guardano lontano e dentro di se.
Li vedi che arrivano camminando come se si dondolassero,
come se cullassero il loro corpo.
Quando il semaforo diventa verde si muovono piano.
Non hanno fretta.Catalizzano il tuo sguardo,
e il tuo sguardo vi si perde sopra. Intorno. Dentro.
Lui era una di queste persone. Arrivava da chissà dove, e veniva verso di me.
Veniva come un alito di scirocco sul mio volto,
come una cascata di acqua fresca sul mio petto.
Veniva con quel passo sicuro e un po' curvo che hanno le persone che profumano
di sandalo.
Sapevo che mi sarebbe passato vicino, e che dopo l'avrei perso.
Non l'avrei mai più rivisto, e già ne soffrivo.
Il tempo passava lento, o forse si era fermato del tutto:
come se qualcuno avesse otturato la clessidra.
I suoi passi lo portarono davanti a me. Perfettamente davanti.
I miei piedi, le sue scarpe lise. I miei fianchi, i suoi jeans sbiaditi. I mio
petto, il suo maglione azzurro. Davanti.
Era come avere uno specchio di fronte, io mi limitai a specchiarmi nei suoi
occhi.
Ci sono persone che guardano e poi dimenticano.
Lui non era una di queste. Lui mi guardò e mi tenne stretta a se.
Mi legò con il filo invisibile dei suoi pensieri.
Per un solo brevissimo istante fui sua. Io lo guardai e lo desiderai.
Lo desiderai disperatamente, come si può desiderare solo una cosa che non si
avrà mai.
Due labbra. Due labbra che sorridono.
Due labbra che sorridono e chiedono scusa.
Mi evitò con calma, io che avrei voluto solo essere ricoperta e posseduta da
lui.
Mi passò accanto e lo annusai, a occhi chiusi. Profumava di sesso.
E non l'avrei mai più rivisto. Mai più amato.
Profumava di maglione appena lavato e di coccole.
Profumava di risate e di pianto. Profumava di potenza e di fragilità.
Di passione. Di sesso.
Davanti ai miei occhi chiusi vidi il suo ventre piatto,
i muscoli appena evidenti, un filo di peluria che scendeva a perdersi nei jeans
e le mie mani su di lui. Vidi le sue spalle magre e dritte,
una cicatrice a forma di stella che raccontava la sua storia e la mia bocca su
di lui.
Mi vidi scendere vogliosa lungo le strade morbide del suo corpo.
Avevo voglia di lui.
Desiderai scaraventarlo per terra e legarlo a me per l'eternità.
Desiderai farlo tremare, farlo urlare di piacere.
Desiderai farmi sciogliere dalle sue carezze,
farmi cullare dalla sua voce. Desiderai farmi prosciugare dai suoi baci.
Desiderai perdermi fra le sue braccia, farmi travolgere dalla mia irruenza...
Desiderai il suo corpo profumato solo per una manciata di secondi.
Giusto il tempo necessario ad aggiustare la clessidra otturata.
Poi il mondo ricominciò a funzionare, il semaforo tornò verde,
e lui fu solo un ricordo, un brivido dall'altra parte della strada.
( Dal web )
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