In
tema di tutela della vita e della salute di ogni cittadino,
dove per salute si intenda uno stato di completo benessere
psicofisico e non la mera assenza di malattia, si può
affermare che da una parte attraverso una azione educativa,
informativa e quindi preventiva, dall’altra con un
armamentario diagnostico e terapeutico, medico e chirurgico,
molti risultati sono stati raggiunti.
La durata media della
vita nei paesi occidentali si è innalzata e con questa si è
fatta viva l’esigenza di una “qualità” della stessa.
Per un anziano
l’autosufficienza è un elemento determinante per una
esistenza dignitosa e gratificante. Decine di migliaia di
individui anziani nel nostro paese non possono badare a se
stessi perché ipovedenti o addirittura non vedenti, comunque
invalidi per handicaps visivi. Molti di questi, mediante un
intervento preventivo efficace o nella peggiore delle
ipotesi mediante una azione diagnostica e terapeutica
precoce e mirata, avrebbero potuto badare a se stessi e non
gravare sulle loro famiglie o sulla collettività.
Due tra le cause più
frequenti di invalidità visiva sono : il Glaucoma Cronico
Semplice e la Cataratta Senile. Due entità cliniche
differenti ma accomunate dalla elevata incidenza e dal grave
handicap visivo che possono determinare. Per queste
caratteristiche si possono considerare più di tutte le altre
“ malattie sociali.
Il glaucoma è una
malattia insidiosa e subdola che non si manifesta se non in
una fase tardiva dove l’intervento medico e/o chirurgico può
soltanto arrestare la sua progressione ma non può riparare
ai gravi danni sul nervo ottico prodotti fino a quel
momento, ne garantire un recupero funzionale.
Riveste pertanto un ruolo
determinante la prevenzione esplicantesi nel sottoporsi
periodicamente ad una accurata visita specialistica che
possa mettere in evidenza la malattia nella sua fase
iniziale.
Per cataratta senile si
intende una opacizzazione del cristallino, condizione che
risulta in moltissimi casi invalidare profondamente la
capacità visiva del soggetto anziano.
Le esigenze visive di un
soggetto di età avanzata si sono profondamente modificate
negli ultimi decenni; un anziano oggi guida un’automobile,
utilizza un videoterminale, guarda la televisione anche come
compagnia non infrequentemente esclusiva. La cataratta può
incidere negativamente sull’espletamento di queste e di
altre attività, manifestandosi con un annebbiamento
progressivo della vista, creando non pochi disagi e
spiacevoli frustrazioni.
Se è vero che a scopo
preventivo disponiamo di pochi strumenti per arrestare
l’evoluzione di questa condizione, è altresì vero che nel
mondo oggigiorno milioni di individui si sottopongono ad un
intervento di microchirurgia attraverso il quale si rimuove
l’ostacolo visivo, ripristinando una capacità visiva buona a
meno della coesistenza di problemi di natura diversa. In
questo modo l’anziano potrà riprendere quelle attività che
l’handicap visivo gli precludeva.
Sottolineamo pertanto
l’importanza di controlli specialistici periodici ed
accurati.
In conclusione possiamo
affermare che le conoscenze e le tecniche attuali della
scienza oculistica consentono in numerose fattispecie di
restituire o di conservare ad un soggetto anziano quella
capacità visiva necessaria per poter vivere e godere una
terza età felice.
AUTORE
: Alessandro Perrone
PUBBLICATO SU : Filo Diretto Senior, numero unico |