INTRODUZIONE

Gli obiettivi della semeiologia delle vie lacrimali sono:

1)         documentare l’esistenza di una ostruzione al deflusso;

2)         descrivere l’anatomia delle vie di deflusso e quindi la sede dell’ostruzione :

                alta                  canalini o dotto comune

                bassa               sacco o dotto naso-lacrimale

3)         riconoscere la causa dell’ostruzione (generalmente flogistica o malformativa)

4)         indicare il trattamento adeguato.

SEMEIOLOGIA FISICA

Appartengono a questo ambito l’ispezione (studio della conformazione dei puntini lacrimali e della regione presacculare), la palpazione (identificazione del sacco lacrimale dilatato); la digitopressione (per evidenziare l’eventuale rigurgito del materiale presente nel sacco, indicante una ostruzione bassa); l’irrigazione (che rivela solo la presenza di una ostruzione e non la sua sede, e che si svolge in condizioni non fisiologiche di pressione elevata); il sondaggio.

TEST CON COLORANTI

Test di Jones 1 e 2: nel test 1, in condizioni fisiologiche, si instilla del colorante nel sacco congiuntivale e se ne osserva la comparsa in corrispondenza del meato inferiore. Nel test 2 viene stabilita la sede dell’ostruzione con irrigazione forzata.

SEMEIOLOGIA STRUMENTALE

Si avvale di metodiche ormai ampiamente sperimentate come la dacriocistografia (anche con la TC), l’ecografia, la TC, la RMN. Con tali tecniche, impiegate in casi selezionati di dubbia eziologia, la struttura delle vie lacrimali, delle pareti ossee e dei tessuti molli circostanti viene delineata con precisione, consentendo di evidenziare processi tumorali o affezioni rare (diverticolo del sacco lacrimale)[1].

Note

[1] Polito E, Leccisotti A, Menicacci F, et aa. Imaging techniques in the diagnosis of lacrimal sac diverticulum. Ophthalmologica 1995; 209: 229-32