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  Complicazioni della fotocoagulazione panretinica per il trattamento della retinopatia diabetica

 

INTRODUZIONE

 

Molti studi dimostrano l’efficacia del trattamento laser per ostacolare il calo del visus nella retinopatia diabetica (1-3). La fotocoagulazione panretinica porta a riduzione dell’edema maculare con miglioramento del visus con un meccanismo ancora sconosciuto (4).

 

Però il trattamento laser non è del tutto privo di effetti secondari, che in genere sono dovuti ad impatti troppo intensi e troppo ravvicinati (1,2) (Tab. I, II).

 

Bisogna eseguire spots contigui, non confluenti e vanno evitati i tempi lunghi (1 sec.). E’ sconsigliabile eseguire la FPR in una sola seduta (oltre 1500 impatti) : vi è rischio di edema del PP, distacco di coroide, ipertono.Inoltre la fotocoagulazione peripapillare con argon laser può provocare lesioni del nervo ottico adiacente e scotomi arcuati che coinvolgono la fissazione (3).

 

Riportiamo qui gli effetti secondari osservati in alcuni pazienti sottoposti a fotocoagulazione panretinica per retinopatia diabetica.

 

Tab. I - TRATTAMENTO LASER

 

- Diametro dello spot : 200-500 micron

- Tempo di esposizione : 0,2-0,5 secondi

- Potenza del raggio : da 150 a oltre 200 milliwatt (colore rosa salmone - bianco della zona trattata

- Numero degli spots : 400-600 per seduta

sedute ad intervalli di 5-10 giorni

 

PAZIENTI E METODI

E’ stata riesaminata la documentazione relativa a 107 occhi di 56 pazienti, 25 maschi e 31 femmine, di età compresa tra 35 e 65 anni sottoposti a fotocoagulazione panretinica per retinopatia diabetica nel periodo 1988/1991, con un follow-up compreso tra 3 e 48 mesi.

In ogni paziente prima del trattamento laser erano stati eseguiti l’esame del visus e la fluoroangiografia.

Tutti i pazienti erano stati sottoposti a fotocoagulazione panretinica eseguita in più sedute.

La fluoroangiografia fu ripetuta periodicamente per seguire il decorso della retinopatia (edema maculare, aree non perfuse, neovasi papillari) dopo il trattamento laser.

 

Tab. II - EFFETTI SECONDARI DEL TRATTAMENTO LASER

 

- Ustioni corneali

- Deformazione pupillare

- Fori retinici (dosaggi troppo elevati)

- Emorragie retiniche (neovasi)

- Emorragie coroideali (dosaggi troppo elevati)

- Ischemia della papilla ottica e scotomi centrali (coagulazioni intense in prossimità della papilla ottica

- Edema maculare

- Distacco retinico essudatizio

- Distacco di coroide - CA bassa - Glaucoma acuto (trattamenti molto intensi)

- Edema maculare cistoide (stasi capillari venosi)

- Emorragie tardive (recidiva neovasi)

- Membrana preretinica, retrazione della limitante (coagulazione di emorragie preretiniche ed intraretiniche)

- Distacchi di retina (proliferazioni gliali, emorragie vitreali)

 

RISULTATI

Prima del trattamento laser 48 occhi (44,8%) avevano una acutezza visiva di 20/40 o più; 37 occhi (34,5%) avevano una acutezza visiva compresa tra 20/50 e 20/100; 31 occhi (28,9%) avevano un visus di 20/200 o meno (Tab. III).

 

Tab. III - Acutezza visiva (107 occhi)

Visus

Pre-laser (%)

Post-laser (%)

20/20 - 20/40

48 (44,8)

32 (29,9)

20/50 - 20/100

37 (34,5)

44 (41,1)

≥ 20/200

22 (20,5)

31 (28,9)

 

45 occhi furono seguiti per meno di un anno; di questi 8 (17,7%) persero due o più linee di visione. 40 occhi furono seguiti per più di un anno ma meno di due; di questi occhi 7 (17,7%) persero due o più linee. 22 occhi furono seguiti per più di due anni. Di questi occhi 3 (13,6%) persero due o più linee (Tab. IV). Il follow-up va da 3 a 48 mesi. Dei 107 occhi trattati 18 (16,8%) avevano perso due o più linee al momento dell’ultimo controllo (Tab. V)

 

Tab. IV - Follow-up (anni)

 

< 1 anno

1-2 anni

> 2 anni

Totale

Occhi con calo AV ≥ 2 linee

8

7

3

18

Totale n° occhi

45

40

22

107

Occhi con AV ridotta/totale

17,7%

17,7%

13,6%

16,8%

 

DISCUSSIONE

Nei nostri pazienti la causa più frequente di menomazione del visus è stato l’edema maculare persistente, insorto dopo il trattamento laser, che ha provocato la perdita di due o più linee in 8 occhi (7,4%). In altri 5 occhi (4,6%) la menomazione del visus fu dovuta ad emorragia intravitrea. Questo indica che vi è stata una regressione incompleta della neovascolarizzazione.

In due occhi (1,8%) fu rilevato un distacco retinico da trazione che interessava la macula, con perdita di due o più linee. La trazione vitreoretinica può provocare grave menomazione del visus; questa trazione in alcuni occhi può essere accelerata dal trattamento laser.

Distacchi localizzati possono stabilizzarsi senza menomazione del visus, ma possono anche estendersi alla macula provocando grave menomazione del visus. In due occhi (1,8%) dopo il trattamento si svilupparono membrane preretiniche con perdita di due o più linee. La trazione vitreoretinica può provocare una trazione tangenziale, causando calo del visus se viene coinvolta la macula. Il trattamento laser può stimolare la contrazione di queste due membrane e provocare raggrinzimento maculare.

Infine in un occhio (o,9%) fu riscontrato un quadro di fibrosi sottoretinica maculare senza evidenza fluoroangiografica di neovasi coroideali, non associata a rottura della membrana di Bruch o emorragia sottoretinica (5,6).

In conclusione, la possibilità di calo del visus provocato dal trattamento laser va considerato quando viene eseguita una fotocoagulazione panretinica ed il paziente andrebbe informato della possibilità di un calo del visus, oltre che degli effetti benefici del trattamento laser.

 

Tab. V - Complicazioni dopo FPR

 

casi

%

- edema maculare cronico dopo FPR

8

7,4

- Emorragia intravitrea

5

4,6

- DR da trazione

2

1,8

- Membrane preretiniche

2

1,8

- Fibrosi sottoretinica maculare

1

0,9

 

SUMMARY

Complications of argon laser panretinal photocoagulation for diabetic retinopathy

Panretinal photocoagulation reduces visual loss in diabetic retinopathy, but adverse effects of laser treatment are described in some patients. We reviewed 107 cases of diabetic retinopathy treated with panretinal photocoagulation in the years 1988/1991, with a follow-up of 3-48 months. After photocoagulation we observed macular edema in 8 eyes (7,4%), vitreous hemorrhage in 5 eyes (4,6%), traction retinal detachement in 2 eyes (1,8%), preretinal membrane in 2 eyes (1,8%), submacular fibrosis in 1 eye (0,9%). Complications pathogenesis is unk-nown; ischemia of the retina is often observed.

 

BIBLIOGRAFIA

 

1) Brancato R., Menchini U. Microchirurgia laser in oftalmologia. Ghedini ed., Milano 1989.

2) L’Esperance FA Jr. I Laser in oftalmologia. Fotocoagulazione, fotoradiazione e chirurgia. Medical Books, 287, Palermo 1985.

3) Swartz M, Apple DJ, Creel D. Sudden severe visual loss associated with peripapillary burns during panretinal argon photocoagulation. British Journal Ophthalmology 1983; 67: 517-519.

4) Gardner TW, Eller AW, Friberg TR. Reduction of severe macular edema in eyes with poor vision after panretinal photocoagulation for proliferative diabetic retinopathy. Graefe’s Arch Clin Exp Ophthalmology 1991; 229: 323-328

5) Han D., Mieler WF., Burton TC. Submacular fibrosis after laser photocoagulation for diabetic macular edema. American Journal Ophthalmology 1992; 113: 513-521

6) Guyer DR, D’amico DJ, Smith CW. Subretinal fibrosis after laser photocoagulation for diabetic macular edema. American Journal Ophthalmology 1992; 113: 652-656

 

AUTORE : Alessandro Perrone in collaborazione con Piero Casini

CENTRO DI RIFERIMENTO : Dipartimento di Scienze Oftalmologiche e Neurochirurgiche Direttore Prof. Renato Frezzotti;  Scuola di Specializzazione in Oftalmologia, Direttore : Prof. A.M. Bardelli. Università degli Studi di Siena

PUBBLICATO SU :  comunicazione presentata al X Congresso della Società Italiana LASER in Oftalmologia (SILO), Cortina D’Ampezzo 27-29 gennaio 1994, Atti : Editoriale INC Innovation-News-Communication, Piazza G. Mazzini, 15 Tel. 06 3295219


 

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