Occultazioni asteroidali






Fai clic per consultare le occultazioni asteroidali per l'Italia    (1)



Le occultazioni asteroidali si verificano quando un pianetino (detto anche asteroide) per effetto del suo moto, combinato con quello della Terra, eclissa una stella. In alcuni casi si può osservare una occultazione di asteroide da parte della Luna: oppure due o più asteroidi possono essere reciprocamente eclissati. Anche la Luna nel suo movimento fra le stelle può occultare simultaneamente più di un asteroide. In linea di massima quando parliamo di occultazioni asteroidali, vale la definizione data in apertura. Se tuttavia sono coinvolti due pianetini io proposi che al posto di occultazioni doppie (cioè occultazioni reciproche di asteroidi) si possa sostituire l'espressione occultazioni omologhe.

La previsione delle occultazioni asteroidali viene effettuata con un metodo più semplice di quelle lunari e i risultati sono proporzionalmente meno accurati. Se desideri approfondire l'argomento dovresti visitare un sito specifico dedicato alle occultazioni asteroidali.

È importante che gli astrofili osservino col telescopio ed idonea strumentazione di ripresa le occultazioni di asteroidi perché i risultati ottenuti permetteranno agli astronomi di migliorare la conoscenza delle dimensioni dell'asteroide e, indirettamente, della sua massa. Più osservazioni telescopiche ci saranno e meglio conosceremo i parametri delle loro orbite. È sbagliato pensare che esistono occultazioni asteroidali più o meno importanti da osservare: una eventuale distinzione va fatta in merito alla facilità dell'osservazione.



Occultazioni asteroidali: definizione sintetica


Le occultazioni asteroidali si hanno allorché un pianetino nella sua traiettoria rispetto alle stelle fisse transita davanti a una stella. L'osservatore sulla Terra percepisce un netto e repentino calo della luminosità della stella mentre simultaneamente si genera un'ombra di forma cilindrica che, per effetto della rotazione terrestre, produce un corridoio di oscurità ampio alcuni chilometri che interseca meridiani e paralleli secondo angoli variabili con continuità.

Le dimensioni dell'ombra dipendono da quelle dell'asteroide e quindi la superficie terrestre interessata  dalla totalità è spesso esigua. Non vi possono essere fasi di "parzialità" come nelle eclissi di Sole e di Luna e ciò a causa della piccolissima dimensione angolare della stella (in pratica un punto) che delle dimensioni apparenti dell'asteroide.

Per quanto sopra esposto è da disapprovare il comportamento di coloro (spero pochissimi) che si sentono in diritto di minimizzare l'interesse scientifico delle occultazioni di asteroidi relegandole a migliore opportunità e a qualcosa che potrebbe assomigliare più ad un happening mondano che a una dignitosa occasione scientifica.

L'osservazione di un evento "positivo", vale a dire di una occultazione che rispecchi le previsioni, è sì abbastanza raro ma, non per questo, deve frenare il vero astrofilo studioso dal tentare ogni osservazione col massimo impegno perché le occultazioni asteroidali sono anche un sistema di misurazione indiretto delle dimensioni del pianetino. Non è poi nemmeno vero (come dichiarno certi falsi astrofili) che ci si debba spostare per andare incontro alle occultazioni quando la statistica ci informa che, in un anno solare, viene occultato un territorio vasto almeno quanto l'Italia. Non si tratta di un'affermazione consolatoria, ma di una evidenza che scaturisce dall'attenta interpretazione delle dimensioni geometriche dell'ellisse dell'incertezza che è sovrapposta ai planisferi ottenuti grazie al nostro speciale programma astronomico per il calcolo specifico delle occultazioni asteroidali e lunari, Occult. Leggi le note essenziali.



Occultazioni asteroidali: strumentazione


La strumentazione minima necessaria per questo genere di osservazioni astronomiche è alla portata di qualunque Astrofilo. Un telescopio rifrattore da 60 - 70 millimetri di diametro oppure da 90 - 100 millimetri se riflettore, purché montati su basi ben stabili, permettono di osservare la maggior parte delle occultazioni previste in questo sito. I nostri filtri sono i medesimi dell' Euraster. Obiettivi con diametri superiori presuppongono una maggiore esperienza dell'operatore, un maggior peso da trasportare e un maggior costo. Va posta attenzione ai disallineamenti delle ottiche, più probabili a verificarsi nei riflettori. Come ultimo sistema ricettore è stata sperimentata la bontà di videocamere a 25 fotogrammi per secondo.



Occultazioni asteroidali: rilievo dei tempi


L'inserimento del tempo va verificato prima di ogni osservazione: si punta la videocamera contro la mostra di un orologio digitale radio controllato, per esempio dall'emittente svizzera HBG75 o dalla tedesca DCF77 del Physikalisch-Technische Bundesanstalt e si verifica se l'impulso inserito corrisponde al fotogramma impresso. Se ciò non avviene, ogni fotogramma mancante corrisponde a uno scarto di 0.04 secondi di tempo in valore assoluto. È sconsigliato l'uso del tempo ottenuto per mezzo del sistema di telerilevamento satellitare GPS in quanto non sono predicibili l'entità degli scarti nel tempo in arrivo al ricevitore di terra.



Occultazioni asteroidali: introduzione al calcolo


La previsione di occultazioni di stelle, o di pianetini, da parte dei pianeti o dei pianetini è in massima parte centrata sulla ricerca della congiunzione in ascensione retta dentro i limiti di differenza delle declinazioni che rendono possibile una occultazione. Questi limiti sono molto piccoli, pari approssimativamente alla somma della parallasse orizzontale e al semidiametro  del pianeta.

Le medesime osservazioni ci rendono utili informazioni sui diametri e sul profilo dei pianetini. Una reale previsione di occultazioni asteroidali segue i principi di base a cui soggiacciono quelli relativi alle eclissi, alle occultazioni ai transiti ma si utilizzano metodi più diretti e meno formali dal momento che gli angoli  interessati sono molto più piccoli e la previsione meno precisa.

Una occultazione avrà luogo, per un punto generico sulla superficie della Terra, quando la differenza
d- ds nelle declinazioni apparenti al tempo della congiunzione apparente, soddisfa la condizione

   ½ d -ds ½ <  (P + s) cosec r.

Dove  Ps  sono la parallasse equatoriale orizzontale e il semidiametro del pianeta mentre  r  è l’angolo di posizione della sua direzione di moto.

Un calcolo approssimativo dell’area geografica di visibilità delle occultazioni asteroidali, particolarmente i limiti Nord e Sud sul meridiano geografico di latitudine 
j N j S  rispettivamente, possono essere trovati (sempre che esistano) per mezzo della relazione:

   P sin (j N, S - ds) = d - ds ± s cosec r.

Nella quale il segno superiore è relativo al  limite geografico Nord.

Dovrà essere tenuto conto della posizione del Sole, proprio come nelle occultazioni lunari poiché di solito è generalmente inutile predire occultazioni di stelle durante il pieno giorno.

Le previsioni locali delle occultazioni asteroidali per una particolare località potrebbero essere condotte con un metodo grafico-analitico. Si disegni un diagramma in scala del pianeta tenendo conto, se è il caso, del suo schiacciamento polare e la relativa posizione geocentrica in diversi istanti di tempo compreso quello della congiunzione. In ognuno di quegli istanti è richiesta la conoscenza degli spostamenti parallattici del pianetino rispetto alla stella come li si vedranno da quella particolare località ed espressi in  r  e 
q  dove

   r= P cos (altezza)               q = angolo parallattico

ottenibili con le consuete formule. Le posizioni geocentriche verranno disegnate spostate e parimenti il percorso apparente della stella attraverso il disco del pianetino (o del pianeta). Le direzioni  r  e la velocità n possono essere dedotte approssimativamente dal solo moto del pianeta ed essere soddisfacenti per la maggior parte di previsioni di occultazioni asteroidali.




Occultazioni asteroidali: metodo di calcolo


I metodi di previsione delle occultazioni asteroidali e dei suoi reali limiti sulla superficie del globo terrestre sono descritti da Taylor in The Prediction of Occultation of Stars by Minor Planets, Journal of The British Astronomical Association, 65, 84 - 1955.

Il metodo di calcolo delle occultazioni dei pianeti e dei pianetini è perciò simile a quello in uso per determinare le coordinate relative dei satelliti rispetto al pianeta maggiore e cioè mediante le sue coordinate rettangolari planetocentriche. In termini più contingenti, è il metodo che viene seguito quando si vogliono determinare le eclissi di Sole, le occultazioni lunari e i transiti di Mercurio e di Venere per una specifica località terrestre senza la pretesa di tracciare sulla superficie terrestre il percorso con i limiti del massimo oscuramento né di applicare le correzioni al lembo tramite le carte di Watts o di Kaguya SELENE.




Occultazioni asteroidali: previsioni in questo sito


Nonostante non sussistano i presupposti di una costanza di aggiornamento, in questo sito vengono ugualmente presentate delle previsioni di occultazioni asteroidali per una località dell’Italia centro-settentrionale sub-appenninica fino ad un limite di 800 chilometri da essa. Il filtro del programma fa sì che possano essere comprese anche le Nazioni confinanti.

La stella occultata non sarà mai più debole della dodicesima (12.5) magnitudine e nessuna previsione sarà data per fenomeni di durata inferiore ad un (1) secondo di tempo.
I grafici che il nostro programma Occult è in grado di produrre sono talmente semplici da leggersi che quasi ogni altra delucidazione è superflua. Tuttavia nel link  abbiamo aggiunto alcune note esplicative che invitiamo a leggere attentamente!.

quanti desiderassero una trattazione più estesa e approfondita sia del nostro programma che delle occultazioni asteroidali, specie per la costanza dell'aggiornamento, può consultare il sito di Steve Preston. Altro sito raccomandabile per le previsioni a lungo termine è euraster (francese e inglese) sebbene da verificare caso per caso con l'ultimo archivio di asteroidi: si suggerisce quello del Lowell Observatory curato da Ted Bowell: introduction to astorb dat. Ultimo, ma non certo per importanza, è lo European Asteroidal Occultation Network con i contributi di vari studiosi fra cui quello del noto astronomo e calcolatore belga Edwin Goffin oppure presso il Vereniging voor sterrenkunde.  Per l'organizzazione di spedizioni campali si suggerisce la lettura di introduction.



Uno speciale ringraziamento va alla signora Maelle Sevrin-Jubien che dal 1 marzo 2008 continua le previsioni       (Torna a leggere)
CANA Sezione Occultazioni Asteroidali European Asteroidal Occultation Network euraster.net - European Asteroidal Occultations Société Astronomique de France
Home Page
    Torna in alto     
 
 
 
Google