corto
Incorniciato d’intagli, osservo la
vita passare. Immota. Fissa. Fiumana da sguardo vitreo. D’indagine ottusa.
Uomo, libero di sparire nella smemoria comune, dannato invece all’immortalità:
da prospettica illusione.
Privilegio pagato a prezzo pieno: sottoposto allo stupido sguardo. Che non vede.
paperaselvaggia
un calore di ribellione ravviva i
miei antichi colori, tracce d'olio di un sapiente pennello, oggi vivrete un
giorno maestro, mia fedele cornice ti esorto a spolverare i tuoi intagli, quali
cavalli bianchi per la carrozza dei miei propositi, questo è un giorno maestro,
quello che insegna e volge lo sguardo sul quel che verrà, folli folle, non mi
murate nel mio ritratto, non mi agitate nei vostri pensieri, non fate di me uno
specchio delle vostre pene, l'interpretazione della mia faccia non è per voi,
semplici e insulsi mortali, illusi di capire la magia dell'eterno, il compenso
non voluto per tanto osservare e per l'ingrato compito di tacere ... no, oggi
balenerà nelle vostre menti una sensazione di infinito, di potere oltre le
nuvole, vicino alle stelle, oltre le gravità familiari, oggi avrete quel dono
che tocca a pochi, la consapevolezza di non capire, la porta sull'infinito,
l'inizio dell'amore, il desiderio di volare.
chi di voi tremerà, si allontanerà con la paura degli ignoranti, con
l'illusione di aver scelto disprezzando, chi di voi sarà rapito, non saprà mai
cos'è la vita, si rifugerà nel mio sogno e nulla di se stesso mai gli
apparterrà, chi di voi gioirà, per un momento, sorriderà sentendo quel calore
che solo la complicità di un sentimento possiede, ecco, sarà beato nella più
suprema e splendida umanità e la mia non sarà mai più immortalità.
sole
Vi vedo passare e scrutare nel mio
volto quello che non sapete neppure cosa sia.
Vi accalcate per scoprire chissà quale mistero. Per ricevere in dono chissà
quale grazia.
“Guarda… mi osserva”
“ sembra che lo sguardo ti segua”
“ che sorriso enigmatico, di cosa sorriderà tanto dolcemente beffarda ?”
… Ma di voi sorrido, miei signori ovvio…
Mentre vi sperdete nel calore del mio colore io vi scruto nell’anima, e indago
i freddi grigi del vostro vivere. Inutile.
A volte avverto abissi di solitudine.Talvolta stolta indifferenza. Curiosità
animata.
O voragini di vuoto che inutilmente cercate di colmare con il mio sguardo, con
il mio sorriso.
Io qui, immota , da secoli sorrido delle vostre piccole vite, a metà tra la
beffa e la derisione.
Vana è la ricerca della mia essenza che nulla ha a che fare con il vostro
essere.
Il mio sguardo vi penetra e avverto il disagio del vostro sentirvi nudi,
scoperti.
Smarrita ogni difesa .
Siete uguali da sempre. Vi ho guardati alla ricerca , inutilmente affannati dei
vostri giorni.
Mistero ? ma no . Piuttosto specchio del vostro scettico vivere.
Non siete spettacolo meritevole del mio sguardo.
E allora continuo a sorridere beffarda.
eva
No. Non è lui che vedete,
adesso, ma me: il fratello di un assassino.
Mio padre ha commissionato questa "copertura" sperando che a casa non
rimanesse traccia di tanto disonore...
Ma ora ditemi, sono curioso, cosa avreste preferito voi che vi soffermate ad
osservarmi? Un cavallo bianco imbizzarrito che tenta di disarcionare un figlio
DOC o un cavallo nero dominato dallo staffile di quel bastardo? Uno sguardo
limpido e leale? O degli occhi sprezzanti e maliziosi?
Non sorridete da dietro gli occhialini!
Rispondete imbecilli!
skydive
vita da cani
In un museo qualsiasi.
Ehi…ma dove guardi? Ma…ma…la cornice?! Oh Gesù! E pensare che sono il
frutto di mesi di lavoro. Non rappresento solo una figura… in me c’è tutta
l’introspezione del maestro… ecco…bravo… vai vai…
e tu … ma che dici? Cielo… non hai capito niente… no…no… non è così…non
confondere anche gli altri… Aghhhhhhhhhhh un flash… CUSTODIIIIIII! c’è un
cretino che fotografa! Ma da dove sbuca?
No, no… NOOOOOO bambino, non toccare la teca… valà…che schifo… nutella!
…beh… però quel tocco di marroncino, li… non male…
Ufff, che noia!
Oh, eccone uno serio! Dai avvicinati… si, mi ha visto. E’ la direzione
giusta, prosegui… si…si… no, eh no! …non lasciati distrarre da quel culo…
dai, un po’ di serietà… ehi, ma dove vai?
Toh… una coppia; sempre più rare…
STAREI BENE IN CUCINA??!! Mah!… qui non si tratta d’essere snob… ma in
cucina…!
Guarda guarda… un critico d’arte; molto più pericoloso dell’intellettuale
che almeno non scrive recensioni. Ma come mi osserva! Chissà domani che
cappottino mi cucirà addosso…
E tu signora? Perché chiedi il nome dell’autore? Non vedi la targhetta sotto
la cornice? Ma… allora… Benedetta donna, metti gli occhiali se sei miope!
Ah… la vanità!
E’ ora di chiusura… meno male! Che giornata! Se non fosse stato per quel
ragazzo oggi avrei avuto una crisi d’identità. Chissà vedendomi cosa gli ho
suscitato, quali corde ho fatto vibrare. Era smarrito disorientato…sicuramente
era la prima volta che dialogava con se stesso senza il filtro del razionale.
Non capiva soprattutto come mai avessi alcune parti proiettive del suo
inconscio… ma sì sa… l’universalità è proprio questa… per questo sono
immortale!
epilogo di corto
Incorniciato d’intagli, osservo
la vita passare. Immota. Fissa.
Fiumana dallo sguardo vitreo.
D’indagine ottusa.
Uomo, libero di sparire nella smemoria comune, da secoli votato all’immortalità
per prospettica illusione. Altrui.
Privilegio pagato a prezzo pieno: sottoposto allo stupido sguardo. Che non vede.
Incarnato, il mio, macchiato d’invidia.
Per Dorian.