LA SESSUALITA'

 

Dunque… prima d’iniziare una premessa.
La sessualità è un’invenzione umana e, per dirla tutta, gli atti non necessari ai fini riproduttivi sono considerati perversioni. Il “tenero bacio”, ricordi, è dal punto di vista naturale un artefatto mentre se riferito alla sessualità è una delle tante piacevoli pratiche atte a predisporre la coppia alla copula. Freud non dimentica mai le nostre origini. La sessualità, ha inizio, secondo una teoria da lui sposata, con l’avvento dell’homo erectus il quale, non trovando più i genitali femminili all’altezza del suo naso e meno vicine le tracce ormonali al suolo, inizia a subire un indebolimento del richiamo olfattivo. Nel tempo a seguire, poi, sia per fini igienici sia per tabù totemici, le zone genitali furono anche coperte per cui venne ancora meno tale funzione primaria. L’adeguamento fu d’obbligo. L’uomo sempre più distante dai ritmi biologici naturali iniziò a cercare forme d’approccio sessuale diverse al fine di attivare canali di risposta miranti a soddisfare un bisogno elementare non più appagato in modo primario.
A riprova di questo, il diverso comportamento di tutti gli altri mammiferi che popolano la terra: il maschio ignora sempre la femmina non in calore… anche se profumata con chanel n.5.
Di qui l’angoscia dell’incertezza e quindi la necessità di rivolgere all’oggetto sessuale un investimento durevole in attesa della successiva pulsione. Propria di questa fase è la sopravvalutazione sessuale e cioè la completa assenza di critica che tende a idealizzare l’oggetto amato.