corto
Male alle mani.
Febbre.
Un’infezione. Non curata.
Male alla testa.
Feroce.
Graffi. Profondi.
Male ai piedi.
Male al petto.
Male alle gambe.
Il corpo è dolore. Continuo.
Aspirazione di riposo.
D’immersione.
Nella fuga del pensiero.
Nell’assenza di emozioni.
Pulsazioni.
Alle tempie. Alle costole.
Sorde.
Ritmate.
Stridente cremagliera.
Godot.
On attend Godot.
Bocca amara.
Barba lunga. Troppo.
Utile comunque.
Occulta magrezze.
E zigomi puntuti.
E occhiaie bulinate.
Godot.
Sei atteso.
Puzzo ceroso.
Ghigni cerati.
Animi cerei.
Godot.
Lucido di cera.
Atteso.
Ma questa attesa spolpa.
Spompa.
Consuma
Attenzione monomane.
Sollecitazione incessante.
Senza requie.
Più o meno eterna.
E intanto s’attende.
Godot quando viene Godot ma Godot non verrà Estragone Vladimiro intenzione
d’impiccarsi e s’impicchino attendono Godot cosa s’aspettano da Godot
l’ultima volta che ho accolto l’invito sono stato inchiodato non mi
chiamavano Godot ma mi aspettavano.
Egualmente.
Godot.
Sei atteso.
Godot.
Ombre.
Grigliate.
Si gioca.
A tris.
Godot.
Non attendetemi.
Non verrò.
Più.
Mai più.
papera
NON TI ASPETTEREMO
il male non è dolore
le ferite sono indifferenza
contempli un corpo non tuo
membra stanche negano volontà
vittime di amore non curato
sono fedeli al tuo distruggere
all'elogio della carne
alla potenza delle lodi
per nutrire la tua apparente poesia
aneli al riposo e fagogiti un buco nero
l'assenza della galassia
la via di fuga che cerchi
ma l'emozione negata
conferma la tua esistenza
trascina la penna
subisce il cuore
si arrende al tempo
piange in un battito
crea una sincope
addolcisce i lineamenti
e ascolta lo stridere senza guardarlo
sai chi è Godot
ami Godot
labbra chiuse
sotto un'irta peluria
maschera di una finzione
ipotesi di un'apparenza
amante complice invadente
fine della corsa prima del volo
barba fitta e fedele ladra
di un sorriso devoto
Godot ti ama
tu non vorresti
Godot sei arrivato
troppo atteso
rovente e potente
hai sciolto la cera
che racconti leggenda
perché sai plasmarla
calore innato
coccole amare
da te stesso manipolate
passioni pensierose
vissute e mai tradite
sogni intatti
soddisfazione eterna
profonda indipendenza
sempre conquistata
mai attesa
Godot è venuto, sta arrivando, tornerà , ma non sarà una carota per il
piacere di Estragone, non sarà un diritto , non ha mai fatto rumore e mai lo
farà , sarà tutto, senza cambiare niente.
Godot sei temuto
verità incessante
sei palese per difetto
disincanti un bacio
paghi a ore la ragione
vinci l'impossibile
ancheggi tra le statue
Godot
non ti aspetteremo.
Sei già qui
grida più forte
sussurra brividi
sempre di più.
sole
Amori
Amor profano
Del procace corpo
Vendevo.
Bella o meglio generosa,
sensuale, intrigante.
Non c’erano discorsi,
affetti,concetti,
mentre accoglievo
vogliose ansie,
subitanei bisogni,
soddisfacevo immediati istinti.
Pagavano l’illusione
e sorridevo ironica
sull’uscio del lupanare,
mentre spacciavo per vero
l’amor profano.
Amore Sacro,
mi colse nel silenzio
della luce di uno sguardo,
soggiogata e persa,
ora,
non nella carne
ma nella tenera ansia
nell’avvolgente bisogno,
nel totalizzante istinto.
La sua castità
mi ha restituito
l’essere vergine.
Quest’Uomo
attendevo,
speravo
sognavo.
Mio unico amore,
Amore Sacro.