O D I

 

 

x sole

Riesce, solo tuo nome, ad evocar
calor di languida piacevolezza
... ma non ti basta ... e della vita il mar
ogni giorno increspi con tua brezza!
E così anche "bifronte" ringraziar
ora vuole, per contagiosa dolcezza
che apre di quest'Oasi il bazar
ogni dì ... portando l'allegrezza!

 

ALLA DONNA CHE AMO

Grande, intimo, doloroso bene.
Sensazione confusa di piacere,
sofferenza che premia le mie pene,
lucida certezza del non sapere.

Fonte di ansia, stupido patema,
gioia profonda e oscuro pozzo,
vita che sconfigge ogni patema
... morte di lucidità è il prezzo!

Isteria che tutto vuole capire.
Tranquillità che non si accontenta,
brama, stupido possesso ... non dire.
Follia di mente vuota, disattenta.

Voler per me ogni tua attenzione,
cercare di riempir le tue giornate.
Vedere il vuoto, udir canzone
... soddisfar la mia anima dannata.

Pioggia fine e triste di detriti,
che ora colman spazi e buchi neri
... poi, subito dopo, quasi pentiti,
fan galleggiar lontani dispiaceri.

Amore mio, non ti sia d'inganno
il dolore del quale non mi privo,
non nascondo ... or sono in affanno
... ma sei la ragion del mio esser vivo!

FANTASTICARE

Nulla di te il mio cuore ignora,
conosce bellezza, sensibilità
e la dolce passione, mia Signora.
E quando solo, senza te, sen sta
"ricorda" ... e già questo lo fa pieno!
Pensa - sì, un poco arditamente -
al tuo corpo ambito, al tuo seno
al sorger del piacere nella mente
pria ancor che il corpo ne sia pieno.

Sogna veder tua fronte corrugarsi,
perder la voce e vibrar le reni
... poi giacer, vicini, abbandonarsi,
le mani strette ... di piacer ormai pieni.

Amore nuovo, amore invento,
magico calor hai provocato
nel petto di colui che, controvento,
lottava per domar lo scritto fato
che lo voleva ormai già recluso
tra le pareti di un castello,
che del quotidian era l'abuso
... ma non riuscia ad apparirgli bello!

X PAPERASELVAGGIA

Papera curiosa ed arruffata
cosa tormenta il tuo pensiero?
Che io sia fragola o patatta
non temer, esisto davvero!

E per fugar ogni domanda
ti mando più di mille baci
che, senza temer morigeranda,
di giocherellar siamo capaci!

Lascia che scopra s'ella è Ugo
e quanti primavere abbia vissuto
e ... se non saran piene di sugo
saran tagliatelle che ho perduto!

TANTISSIMO.........

Sempre temer dell'errore l'agguato!
Come brigante, malvagio e disperato,
Usa sua malvagità con grande arte ...
Spia il momento, stando in disparte
Approfitta della noia di un viaggio
Mette zizzania con un solo messaggio
Ingenera rabbia nel suo dolce cuore
!! e più non ti senti chiamar "amore" !!

cantiamo l'amore!!!


Nasce dal freddo nevaio del cuore,
e dalle profondità della mente.
Sentimento impetuoso di amore,
travolgente, gonfio, come torrente!

Trova la strada, entra nel suo letto,
diviene fiume, è ancor possente.
Primavera di giovane folletto
cui nulla appare, giammai, negletto.

Poi si fa lago, un poco si quieta
gode maggior pace, e di ciò si bea
assaporando di sua vita lieta
quel che gli regala una magica dea!

Ma, non contento, riforma il fiume,
riprende a correr, sogna correnti
…del lago rifugge le grigie brume,
è ancora preda dei sentimenti.

Infin raggiunge il sognato mare
scopre il calor da tanto cercato
il cammino dovuto affrontare
lo rende maturo ed appagato!