LA GIOSTRA

SOLEDAGOSTO

Era stata spesso alle giostre, tutte la attiravano ma quella per cui sognava era la giostra con i cavalli elegantemente bardati dalle lunghe criniere bionde.
Le luci scintillanti e la musica dolce di una romantica canzone accompagnavano il lento movimento circolare.
C'era anche una carrozza reale ma lei lì non era mai salita : non si sentiva affatto principessa, piuttosto preferiva essere un cavaliere o un'ardita damigella.
Con gli occhi sognanti saliva sulla giostra , con ansia attendeva che iniziasse il giro e nell'attesa correva da un cavallo all'altro, insicura su quello da scegliere, incerta se quel destriero sarebbe stato quello che le avrebbe donato l'avventura del sogno.
La giostra girava e i volti degli adulti ai bordi di quel mondo a loro precluso sfumavano in un girare sempre più deciso e vorticoso.
L'eccitazione dei giri sempre uguali cresceva, mentre spingeva con i piedi sul meccanismo di ferro, aumentando a dismisura il movimento dondolante del cavallo di legno.
E finalmente avvenne : il cavallo nitrì, scosse la bella chioma con elegante movimento, lei lo accarezzò sul collo, rassicurandosi a vicenda e spiccarono il volo per il mondo del mai visto.
Corsero su prati azzurri, sotto uno splendido cielo arancio dorato, in cui nuvole verdi formavano fantastici disegni di fiori, mimando aquile, passerotti e gabbiani dai colori splendenti e cangianti.
Si fermarono stanchi dal gran correre e vedere accanto ad un lago rosa dove uno splendido albero rosso fece loro da riparo e riposo.
Sfinita per il lungo viaggio e per la grande emozione la bimba si addormentò nel suo sogno colorato, non prima di aver deciso di coler restare per sempre nel magico mondo del mai visto.
Tuttora, di tanto in tanto, vado a cercarla e la trovo serena e gioiosa nel più segreto nascondiglio del mio cuore.

 

CORTO IL MALTESE

Si chiama andrea. Un cromosoma, quanto poi maledetto non so, gli ha addolcito i lineamenti, lo ha spalancato alla gentilezza. Nei giorni di pioggia, nel luna park abbandonato da capricci e cattiverie, cavalca nel verde del suo sogno, in groppa a un cavallo evaso dai ceppi di una giostra. E sorride. Più del solito. Si chiama andrea, ha 48 anni.

 

 

 

 

DAVAR

Si chiama Sarah/Farah. Una bomba le ha portato via gli arti inferiori.
Nei giorni di sole, nel luna park affollato, sorride ai ragazzi che urlano, felici sulla giostra.
E' bella come una bambola, nella sua carrozzella.
Si chiama Sarah/Farah, ha 20 anni....