INATTESO

davar

Gli amici riuniti intorno al tavolo quando tu ci hai raggiunto, angolista, dietro Renato. V'eran Roberto, Giorgio, Silvana, Lella ed io.
- Vi presento un amico, digita Renato.
- Come va? chiedi cordialmente.
- Tutto ok
- Posso guardare?
- Certo! ma dopo questa mano devo andare. Vuoi prendere il mio posto? Lei è brava sai?      ti   divertirai.
- Con piacere.

- Renatoooooo, la vuoi fare questa licita?

- Vuoi la guerra? Peggio per te! Un senza.
- Sei senza.
- Contro.
- mmmmm, interessante.......


- Bravissima! le hai fatte!
- Grazie.
- Bye a tutti, alla prox.
- Ciaoooooooo


- Naturale, lungo/corto?
- Ok.


- Ops, che stupida, ho sbagliato come una pivella.
- No problem.


- Stasera mi sono proprio divertita, ma è ora di andare a ninne, scrive Silvana.
- Anche per me, digita Roberto
- Anch'io.
- Anch'io...
- Buonanotteeeeeee.


- Siamo rimasti soli, facciamo due chiacchiere?
- Volentieri, non ho sonno. E' buffo, abbiamo giocato insieme per due ore e non so                     nemmeno se sei uno studente o un papà.
- Un papà attempato. Sbaglio o eri un po' distratta?
- Un po' di malinconia; un caro amico mi ha dimenticata.
- Fa male?
- Sì.
- Sei dolce, e molto intelligente, sai che questo può accadere. Passerà.
- Passerà.
- Sai, mi è capitato una cosa curiosa oggi.
- Davvero? racconta...........
..............................................


- Ora è veramente tardi, sarà bene chiudere.
- Caspita, non mi era mai successo, e domani al lavoro! Il tempo è passato troppo in fretta.
- Mi sento in colpa, avrei dovuto avvisarti prima.
- Non devi, è stato bello conversare con te. Ci troviamo domani sera?
- Va bene.
- Dolce notte.
- Anche a te.
- Clic.
- Clic.

sole

All’improvviso il cicalio richiama l’attenzione sulla nuova entrata.
Un sobbalzo . Guardo l’orologio. Troppo presto per quest’ora.
- Ciao !
- Ciao.
- Cosa fai qui a quest’ora ?
- Sono entrato per te, maledizione. Mi mandi certe mail a cui non si può fare a meno di rispondere. Ma sei una strega ?
- Ma no – Sorrido compiaciuta e ringrazio il cielo di non avere la web- ho solo scritto quello che penso.
- E come pensi, ragazza mia!!! Son restato senza parole . Ho trovato i miei pensieri, ma non pensieri simili i MIEI IDENTICI . Non ti conosco abbastanza da sapere come hai fatto, ma è evidente che abbiamo qualcosa su cui lavorare insieme-
- Si… qualcosa su cui lavorare, non si smette mai di avere le mani in pasta con se stessi, non trovi ?-
- Si, è vero…ma cosa hai ? sento un tono più basso..come se fossi a disagio. Apriti con me, lo sai che ti puoi fidare. –

Si , lo so che mi posso fidare, era la risposta a certe mute preghiere di attesa, la luce che trova la sua ombra, l’albero accoppiato al giusto frutto, il mare che sbatte sullo scoglio che ha sempre cercato.
Come un vulcano troppo contenuto , improvvisa , un’ondata di piena di sensazioni, di pensieri lontani, di antichi ricordi, di malconci dolori, di nuove speranze esce e traborda dal letto della normale circostanziata confidenza per sfiorare quegli invisibili confini dell’anima che si incolla all’altra anima, di una goccia d’acqua che gioca con l’altra e ne diventa una sola, grande, smarrendo il confine del se , tutto a favore del confine allargato e comune dello stesso sentire.
Un tempo indefinito ha cancellato la distanza fisica e quella temporale, ci si ritrova a guance infiammate, come sempre capita quando si pensa troppo e si entra in un contatto intimo con se stessi.
- Ti ho regalato una bomba. – si percepisce il sussurro, anche se in realtà sto digitando e per la prima volta perdo la baldanza delle mani che corrono sulla tastiera.
- Si…debbo riflettere, pensare, mi hai regalato una parte della tua vita, ma non è affatto semplice, debbo riflettere, pensare… pensare…
- A cosa ? io non voglio una cura, io sono in questo modo , balordo se vuoi, ipocrita probabilmente, ma sono io , ed è l’unico modo in cui so essere. Dobbiamo parlare ancora, ci rivediamo ?
- Si, ci rivediamo. –

Avverto freddo ora. Non so perché mi son lasciata trasportare dalle mie emozioni, da quel bisogno di dire : non sono quello che non si vede, ho la mia parte buia, sporca e cattiva , parafrasando il titolo di un famoso film…
Freddo ancora … il gelo di un’anima che non troverà mai pace…