corto
Navigar corpo in perenne tempesta
Morbidezze, inganni di faro cieco
Sirena mentitrice il tuo desiderio
luce nera per scogliere spuntate.
Sottratta attenzione
all’affannosa rincorsa
di scie d’abbandoni
di solchi di languori
la tua menzogna.
E’ tracciar un’anima, la tua,
la mia assurda illusione.
papera
illusione
assurda e perenne e mia, illusione, in ogni nota che respiro, tra melodie di
ogni scricchiolo di vita, tra eterni oggetti fonti di nuovi ricordi e giovani
silenzi nati da antiche grida.
scivola e rotola , diviene e vive, in me, per te, scrivendo le ore di un tempo
ormai nostro, privo di ingenui timori, ricco di mani per toccare, dissacrare,
profanare e appartenere, in una sublime dimensione, creatura degli anni.
tempesta perenne tu navighi in me, fino all'onda più alta dove sarai abisso di
pace e vedrai il vortice del vento adorare il suo centro ed illudersi anch'esso,
fino al più profondo silenzio.
corto
notturno
..già, è uno di quei giorni che ti prende....la malinconia? il vizio di
vivere? il saltabeccare nella propria memoria, con cedimenti ad accidiosi
compiacimenti: voluttuosi ? l'orrore dello specchio per paura di scorgervi
invecchiamenti e appiattimenti del corpo e della mente?
In tutto avrò quattro o cinque foto di me...una lunga vita senza tracce
visibili...è la mia massima aspirazione: scomparire, lasciando solo qualche
idea di me e per il tempo strettamente necessario per rendere più piacevole
l’oblìo.