COSA SONO LE

INTOLLERANZE ALIMENTARI

A cura del prof. Gabriele Buracchi Nutrizionista e Psicologo

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I primi studi che hanno portato al concetto di intolleranza alimentare, nascono dagli studi di ecologia clinica, disciplina nata negli USA a partire dagli anni '60. Secondo l’ecologia clinica, le reazioni avverse agli alimenti ed agli additivi sono piuttosto frequenti, potendo determinare o aggravare disturbi cutanei, intestinali, neurologici, reumatologici, respiratori ed anche psichiatrici ad andamento cronico.

Già nel 1925 alcuni allergologi americani cominciarono a  sospettare che l'esposizione, giorno dopo giorno, a cibi comuni (pane, latte, uova, ecc.) potesse provocare, in certi individui, disturbi fisici e mentali. Il dott. Arthur Coca, fondatore dell'American Journal of Immunology, professore di farmacologia al Cornell Medical Center, nel 1942 pubblica "Familiar non reaginic food allergy“. In questo articolo scientifico ipotizza che alcuni alimenti verso cui l'individuo e’ intollerante, possono causare un'accelerazione dei battiti cardiaci.

Partendo da osservazioni su sua moglie e su se stesso, elabora il test del polso (o di Coca), che, sebbene non affidabile e preciso, è il primo dei test "alternativi" per la diagnosi di reazione avverse agli alimenti.
Il vero artefice delle ricerche di ecologia umana che hanno portato ad una più precisa definizione di "intolleranza chimica" è Ted Randalph, che pubblica un lavoro sulle reazioni allergiche mascherate (ritardate e non legate a risposte immunitarie) nel 1944. Perché Randalph capisse il fenomeno delle “reazioni mascherate" fu necessaria la conoscenza
delle teorie sullo stress di Selye, formulate su“NATURE” nello stesso anno.
Le reazioni avverse agli alimenti  seguono il ben noto andamento stabilito dagli studi di H. Selye caratterizzante la

 SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO

In sintesi, dosi ripetute di cibo intollerante esauriscono le capacità di adattamento individuali cioè la relazione fra asse ipotalamo-ipofisi-surrene e sistema psiconeuroendocrino ed immunitario, causando accumulo di "veleni" (tossine) in grado di determinare o complicare quadri inaspettati come: sordità, reumatismo, cronico, cefalea, mucosite auricolare, dermatite, colite, depressione, ecc. Secondo molti studi,  il 5% dei casi di Disturbo da Deficit d’Attenzione/ Iperattività (ADHD) sarebbero dovuti ad intolleranze alimentari.

Gli alimenti producono fondamentalmente due tipi  di reazioni da ipersensibilità:

1) REAZIONI ALLERGICHE PROPRIAMENTE DETTE

Sempre provocate da meccanismi immunologici, Ig E  mediati e generalmente dose indipendenti

2) INTOLLERANZE

Così è definita ogni reazione indesiderata scatenata dagli alimenti, che sia dose dipendente ma che non passi attraverso meccanismi immunologici Ig E mediati, probabilmente dovuta all’attivazione di linfociti B con produzione di Ig G ed Ig A

Pur non potendo escludere che qualsiasi alimento possa provocare intolleranze, gli alimenti piu’ frequentemente responsabili sono:

LATTE, UOVA, FRUMENTO, GRANOTURCO, ZUCCHERO, CROSTACEI e PESCI

Meno di frequente sono implicati:


POMODORI ED ALTRE SOLANACEE, CECI ED ALTRE LEGUMINOSE, CAFFE’, CACAO, FRUTTA

ALCUNI PROBABILI MECCANISMI D’AZIONE:
1) molecole chimiche, farmacologiche o metaboliti che si legano nell’intestino a “carriers” proteici o polisaccaridici, avviando meccanismi mediati dall’attivazione di linfociti B con produzione di Ig G  ed  Ig A

2) molecole antigeniche anche di grande peso molecolare che, nonostante i processi digestivi, superano l’epitelio intestinale attraversando gli enterociti.

 3) interazione con metalli pesanti, conservanti ed adittivi,tossici non biodegradabili, inquinamento atmosferico, radicali liberi.

4) tossine prodotte da batteri e virus intestinali o prodotti catabolici della flora intestinale.

Possiamo quindi dire che le intolleranze alimentari sono manifestazioni non ancora ben definite da un punto di vista immunologico.

Anche se non è a tutt’oggi chiaro il meccanismo   attraverso cui si instaurano le intolleranze ed anzi sempre più si pensa ad un processo multifattoriale, non deve essere sottovalutata l’ipotesi che attribuisce una importanza fondamentale alle contaminazioni ambientali, nonchè alla sofisticazione ed anche all’ adulteramento dei cibi

COME SI VALUTANO LE INTOLLERANZE ALIMENTARI?


1) TEST KINESIOLOGICO
gli esperti di osteopatia, chiropratica e posturologia affermano che è possibile una valutazione diretta e manuale del tono muscolare, senza l'impiego di strumenti di rivelazione. Non sono mai state prodotte però casistiche ampie e soprattutto controllate

2)TEST DRIA.
 Si basa sullo studio delle variazioni del tono muscolare in rapporto all'assunzione di cibi intolleranti. E ’ piuttosto affidabile e ripetitivo nei risultati, a patto di impiegare strumenti di buona qualità e personale ben qualificato. Il costo della strumentazione (in fondo un dinamometro ad alta sensibilità) è piuttosto elevato e rende la quota a carico dell'utente piuttosto alta. Si tratta praticamente dell'automazione del test kinesiologico.

3) TEST LEUCOCITOTOSSICO.
Documenta in vitro l'azione citotossica (vacuolizzante) di certi alimenti sui neutrofili del paziente. Nonostante numerose segnalazioni sulla sua affidabilità e riproducibilità, molti autori affermano che, eseguendo esami sullo stesso paziente e sul sangue dello stesso prelievo in centri diversi, si possono ottenere risultati nettamente differenti.

4) TEST EAV,VEGA TEST, BIO STRENGT TEST E LORO VARIANTI.
Si è sviluppato a partire dalle osservazioni dell'elettroagopuntura secondo Voll, sulle variazioni del potenziale elettrico cutaneo in relazione al contatto con alimenti intolleranti.L'elettro-agopuntura secondo Voll, nata negli anni 50, è il metodo diagnostico bioenergetico di elezione per  una diagnosi   di   sistema   che   traduce   misurazioni elettromagnetiche, effettuate su aree cutanee ben precise, in dati relativi allo stato di salute di organi, funzioni d'organo ed apparati.

vega

E' il metodo più usato per la determinazione di intolleranze alimentari. A fianco il modo assolutamente non invasivo in cui viene effettuato il test.

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