COMITATO BERSANI-MORGANDO
newsletter n°12 del 6 Novembre 2009

Cara/o amica/o,
ringrazio i quasi 160.000 elettori piemontesi che hanno fatto del 25 ottobre un grande evento politico, una dimostrazione di vitalità e di forza dell’iniziativa politica del PD che è fondamentale per consentire al partito di essere il perno di un’alternativa di governo al centrodestra. Desidero ringraziare tutti i volontari che hanno prestato il loro aiuto nei seggi (più di 1.400 persone!) ed i candidati delle diverse liste, perché questo risultato non sarebbe stato possibile se non ci fossero stati centinaia di militanti del PD piemontese che hanno coinvolto se stessi in prima persona presentandosi alle elezioni per le Assemblee nazionale e regionale. Il terzo ringraziamento va a tutti coloro che hanno votato per le tre liste che mi hanno sostenuto (“Bersani con Morgando”, “Per il Lavoro con Bersani” e “Con Bersani democratici per Morgando”) . La vittoria è il riconoscimento del lavoro fatto in questi ultimi due anni, lavoro che rappresenta la base per la costruzione del futuro.

Sono consapevole delle responsabilità che mi derivano dall’incarico conferitomi dalle primarie: abbiamo di fronte scadenze importanti, a cominciare dalle elezioni regionali, e dobbiamo rafforzare il partito per renderlo protagonista della vita politica della nostra Regione. Affronto questi impegni con l’umiltà di chi sa di aver bisogno dell’aiuto di tutti, ma anche con la determinazione di chi ha la consapevolezza di un’ampia legittimazione popolare a governare il partito.
Anch'io non sarò un uomo solo al comando, credo di averlo dimostrato in questi anni, e sarà il punto di raccolta del contributo di idee e di competenze che mi aspetto da tutti.
Durante la campagna elettorale ho ricordato più volte lo spirito unitario con cui è nata la mia ricandidatura e credo che l’unitarietà non sia qualcosa di formale, infatti si costruisce sui contenuti e sulla messa a disposizione delle competenze e delle idee.
In questi due anni mi sono fatto una mia idea sul partito: su che cosa vuol dire un partito plurale, un partito con contenuti programmatici chiari, un partito orgoglioso del suo ruolo. Questa esperienza intendo ora metterla a frutto.
Domenica 15 novembre si svolgerà la prima Assemblea regionale del Partito Democratico del Piemonte. Sarà la prima tappa di questa nuova storia.

Grazie!

Gianfranco MORGANDO
Segretario Regionale del PD del Piemonte


Gianfranco Morgando è stato eletto Segretario del PD piemontese dal 54% dei quasi 160.000 piemontesi che domenica 25 ottobre hanno affollato i seggi per le primarie. Cesare Damiano ha ottenuto il 29% delle preferenze, Roberto Tricarico il 17%.
Le tabelle con i risultati definitivi relativi all’elezione del Segretario Nazionale e del Segretario Regionale, nonché gli elenchi degli eletti alle rispettive Assemblee sono a disposizione sul sito www.pdpiemonte.it

FESTA!

Lunedì 9 novembre , alle 19.30 , presso la Polisportiva Conco rdia (Via Frejus 36, zona Piazza Adriano-Corso Racconigi), a Torino , si svolgerà la Festa per l’elezione di Gianfranco Morgando a Segretario regionale del PD del Piemonte.
Alle ore 17.30 , è stata convocata la riunione dei Delegati all’Assemblea Regionale eletti nelle tre Liste che hanno sostenuto Pierluigi Bersani e Gianfranco Morgando (“Bersani con Morgando”, “Per il Lavoro con Bersani” e “Con Bersani democratici per Morgando”) .


MORGANDO: “BASTA CON GLI EQUILIBRISMI FRA CORRENTI”.
(da "La Repubblica" del 27/10/2009)


« Affronterò questo impegno con l´umiltà di chi sa che ha bisogno dell’aiuto di tutti e non escludo che il presidente del partito, una figura che vogliamo autorevole e di prestigio, possa essere un rappresentante di altre mozioni». Nel giorno della vittoria, Gianfranco Morgando sceglie la concisione, un invito all´unità del partito, l´appello per un contributo di idee e di proposte da parte di tutti. E aggiunge che dopo aver smussato gli angoli le decisioni dovranno essere prese senza tentennamenti: «Sarò un segretario forte».
Morgando, da adesso in avanti primarie sempre, a cominciare dal segretario provinciale per arrivare al sindaco di Torino?
« Sono convinto che ci siano due livelli di partecipazione, quello dei cittadini che si sentono militanti, vanno nei mercati e fanno attività e quello di altri che preferiscono una partecipazione debole, ma vogliono dire la loro con le primarie. Dobbiamo riuscire a trovare un equilibrio per evitare un meccanismo troppo macchinoso riflettendo sul fatto che un conto è andare a votare alle primarie una o due volte all´anno, altro è andare alle urne ogni quindici giorni. Proveremo a capire come raggiungere una sintesi sostenibile, ma è indubbio che la grande partecipazione del 25 ottobre va letta come una richiesta di poter scegliere».
Cosa non rifarebbe in questo secondo mandato?
« Meno bilancini, ne abbiamo usati troppi in passato. Il rischio che vorrei evitare è il perseguimento di equilibri costruiti ancora sul bilanciamento delle correnti. L´unico modo è puntare sulle competenze. Solo così si può sparigliare. Ed è per questo che vorrei partire da un presidenza di garanzia che sia davvero autorevole. Nella direzione indicata da Bersani con Prodi».
Qualche idea sul nome?
« Troppo presto, ma non ho preclusioni sul fatto che possa provenire dalle mozioni di Damiano o Tricarico».
Come analizza il voto delle primarie?
« Posso dire che a differenza di due anni fa sono il segretario della provincia. La città di Torino è il punto debole e dobbiamo riflettere su questo, ma in tutti i Comuni della provincia il nostro risultato è stato ottimo. Sottolineo inoltre che non c´è alcuna contraddizione fra il voto degli iscritti e quello degli elettori. Anzi, contrariamente alle previsioni di alcuni, abbiamo avuto anche più consensi rispetto al congresso».
Ha preso decisioni sulla composizione della sua squadra? Ci saranno ancora due vicesegretari?
« Ne parleremo in un prossimo incontro con Damiano e Tricarico, ma insisto su un punto, chiedo un forte contributo sulle competenze e mi aspetto proposte».
Il buon risultato di Marino e Tricarico sposta l´asse del Pd in direzione di una maggiore laicità?
« Mi rendo conto che questo tema sia molto delicato e senza dubbio il voto ci insegna qualcosa, anche se continuo a pensare che non sia la laicità il tema prioritario del nostro partito. Prioritari sono i temi sociali, del lavoro, della crisi».
I Popolari che l´avevano abbandonata per Damiano adesso torneranno a casa?
« Mi stupisce immaginare che chi ha fatto un lungo percorso insieme alla fine, di fronte all’esigenza dell’unità del partito, si ritrovi su posizioni diverse».
Sente clima di abbandoni e di scissioni?
« Mi auguro proprio di no».

“ IL SUCCESSO DELLE PRIMARIE UNA VITTORIA PER TUTTO IL PARTITO”.

La grande partecipazione alle primarie in tutto il Piemonte rappresenta un ottimo risultato e, indipendentemente dalla scelta di chi sarà il segretario, una vittoria per tutto il partito.
Le primarie hanno concluso bene il percorso democratico del PD. Abbiamo dimostrato vitalità e forza. Grazie ai nostri elettori da questa sera il PD sarà il perno dell’alternativa al centro destra” . Gianfranco Morgando - Segretario PD Piemonte

 

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