Wilmer. Lo ricordo così.
Novembre 2006. Eravamo assieme: io, te e Romeo ad accompagnare l'amico Bortolo.
Ci scambiammo un piccolo saluto, come è doveroso scambiarselo tra amici che da un po non si incontravano. Senza trascurare il luogo dove ci siamo incontrati per la penultima volta. Si, perchè l'ultima è stata il giorno 26 febbraio u. s., nella nostra Chiesa Parrocchiale.
Purtroppo non ce l'hai fatta.
Il male, che aveva invaso il tuo corpo, non mi lasciava prevedere una fine tanto veloce. Sebbene la nostra amicizia non fosse di quelle profonde, posso dire con certezza che sei stato una delle persone più gentili ed educate che io abbia incontrato nella vita.
Ricordo quando tuo figlio, Sanio, si avvicinò al karting. La tua disponibilità, la tua delicatezza e sincerità è sempre rimasta con me. Credimi Wilmer, mi dispiace, qualche anno in più te lo saresti meritato.
"Il Signore delle cime" ha chiamato anche Wilmer, ora è lassù con Bortolo.
Ciao Wilmer, se vedaron; nònobèpi
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