Il sitino di NònoBèpi Amici di nònobèpi che non  ci son più,  
se  ne sono andati, andati per sempre




Tòni Camàlo. Lo ricordo così.                       

Una domenica dell'anno 1956.
Allora avevo 17 anni. Mio padre ed io eravamo in piazza, vicino alla nostra bella fontana. Le donne di casa s'apprestavano a fare provvista d'acqua. Arriva Tòni con il suo passo da bersagliere e rivolgendosi a mio padre fa:
- Leo ! Vutu che 'ndón a Udine a vedèr la partida de balón ?
- Si pó Tòni ! Fece mio padre. Poi ripensandoci disse:
- Ma Tòni, nó te par che sia masa tardi ?
- No no ! Leo, rispose il bravo Tòni.
In un batter d'occhio, Tòni, Leo, Gusto, Faustino e Bèpi erano già in macchina.
A quei tempi. uno era già fortunato se possedeva una bicicletta, figuriamoci, una vettura !
Era una vecchia "Topolino" di color scuro, due posti a sedere e dietro uno sgabuzzino di pochi "centimetri cubi" dove abitualmente il nostro Tòni trasportava dal burro di montagna ai maialini, quindi posto particolarmente adatto a noi tre giovincelli :-).
Da qui l'appellativo di "porseléra", cioè auto per i pòrci.
Un'avventura ! Tutta da raccontare.
Pronti via.
Siamo già in movimento, dopo pochi km di velocità supersonica :-)) a Fadalto ci tocca sostituire una ruota posteriore. Siamo fortunati, i prossimi km sono in discesa, ma alle porte di Vittorio Veneto altro inconveniente, altro pneumatico che salta. Già pensavamo di tornare a casa a piedi. Avevamo finito la scorta ruote :-). Ma l'indemoniato Tòni esce con una battuta delle sue:
- paura nò bòce, ò 'n amigo a Vitòrio che 'l me presta na góma, voialtri vegnè a piè che mi ve spéte là.
Detto fatto, dopo una ventina di minuti eravamo già in macchina di nuovo. Intanto il tempo trascorreva veloce. La Topolino faceva del suo meglio, ma con 5 omoni e pochi cavalli faticava a raggiungere i 300 km all'ora :-).
- Dai Tòni, se nò rivón a partida finìda, dai Tòni dai !
E Tòni s'impegnava al massimo, tanto al massimo che ad un certo punto, dopo aver preso velocità, fa un sorpasso, fuori la freccia, eheheh ! Che ti credi ? Che sia matto ? Fuori proprio la freccia, perchè allora le freccie uscivano ai lati delle vetture come una piccola appendice laterale, un braccettino che all'occorrenza segnalava lo spostamento della vettura. Pronti adesso ce la facciamo e ce l'avevamo fatta. Tòni aveva sbagliato posto e vettura, il sorpasso alla vettura della Polizia ed in curva poteva costarci caro, ce la cavammo con mille lire di multa ed un sermone degli amici poliziotti che appena saputo che andavamo a Udine per la partita ci diedero la loro benedizione :-).
Finalmente arrivammo, ma a partita iniziata, se non ricordo male quel giorno c'era la Fiorentina di Julino e Montuori. Qualche goals era già fatto, ma eramo felici perchè anche noi eravamo là, assieme a tutti gli sportivi della zona.
Andò a finire che il ritorno mio padre ed io lo facemmo con degli amici che trovammo allo stadio e Tòni con la Topolino arrivò a tarda notte con Gusto e Faustino.
Tòni, luni 1° de lùio se èra tuti là, par saludàrte. Son sicur che a Fàra te ghe mancarà, parchè 'n òn come ti ghen vegnarà ancora, ma nó sò quando.
Ciao Tòni, se vedarón.

nònobèpi


29 Giugno 2002.
Dopo lunghe sofferenze ci ha lasciato per cieli più tersi e sereni, l'amico Anrtonio Tollot (detto Camàlo) di Farra d'Alpago.
Ha finito la sua corsa a 80 anni. Corsa, perchè è stato un bersagliere, uno dei pochi fanti della provincia di Belluno, prigioniero di guerra e grande invalido. Fu fondatore e direttore della banda municipale di Farra d'Alpago ed uno dei fondatori della fanfara dei bersaglieri della nostra provincia. Ai famigliari tutti il senso del nostro profondo cordoglio.

Amico Osvaldo Noro


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