Al maestro appena scomparso voglio mettere solo un riverente saluto. Voglio dare spazio all'amico e cognato Santo che durante il rito dell'estremo saluto lesse un foglietto scritto in fretta poco prima della cerimonia. Premetto che a Farra d'Alpago, quando il paese accompagna per l'ultimo viaggio un suo componente, tale è la partecipazione che chiunque non può non accorgersi che il dolore per la persona mancata è presente in tutta la comunità.

Ecco Santo e le sue parole di addio:

"Caro maestro Guido: io lo so che tu non lo vorresti, ma non posso farne a meno, devo dirti quello che sento nell'animo. La tua morte ha lasciato tutti ed in paricolare i tuoi cari nel più profondo dolore e sconforto; ha fatto riaffiorare in me tanti, lontani, sopiti ricordi.
Rivedo due ragazzi allegri e spensierati, due studenti a volte anche scapestrati; rivedo le lunghe serate fredde, passate sui libri di scuola; le interminabili discussioni dalle quali scaturiva sempre il tuo desiderio e vocazione all'insegnamento, il forte bisogno di trasmettere il tuo sapere, il tuo amore per la natura. Sei stato per tutti un buon amico. Ricorderemo con affetto quanto hai trasmesso di bene a tutti noi e soprattutto ai miei e nostri figli, e non soltanto perchè hai insegnato loro a leggere, scrivere e far di conto, ma soprattutto per le tue lezioni di vita; l'ostinazione al sapere, la pazienza, la sottile ironia, la serenità, l'amore alla famiglia ed ancora l'amore alla natura verso la quale nutrivi un assoluto rispetto.
Per tutto questo e per quant'altro conosciamo di te, noi tutti ti diciamo grazie maestro.
Arrivederci amico, arrivederci maestro Guido, arrivederci zio Guido."

Santo