Ancora un amico che se ne va, Nani. Non bastasse, anche Marzia la figlia se ne è andata con lui. Incredibile, una disgrazia di tali dimensioni sconvolge l'intera comunità. Giovanni 44 anni lo conosco da sempre, un paesano, un bravo "bocia" prima e un bravo padre di famiglia poi.
Quando si sposò ero con lui, sull'altare con la sua sposa e con il prete. Giovanni dapprima curava il negozio di generi alimentari e gestiva anche il piccolo bar dai quali ricavava quel po di risorse che servivano alla sua famigliola.
Ultimamente la distribuzione del latte per conto di una grossa azienda, era la sua occupazione. Per chi non lo sapesse, al mattino, mentre molti di noi fanno l'ultimo pisolino, lui con il suo furgone era già in movimento. Grande la sua operosità, svolgeva il suo compito in modo esemplare. Marzia, ventiduenne, bella ragazza, lo aiutava nella parte contabile, d'amore e d'accordo tutto procedeva ottimamente.
Ricordo Giovanni, gran lavoratore, estroverso, aveva il potere di accattivarsi le simpatie di chiunque lo stesse ad ascoltare.
Ricordo quando aiutava il cognato, Fortunato, nelle occasioni delle gare di pesca, al Lago di S. Croce. Lui non si tirava mai indietro, sempre servizievole, sempre pronto a dare una mano a chiunque e il destino crudele se li ha portati via in un tratto di strada che tutti noi conosciamo molto bene.
Erano in sella alla loro moto, chissà per quale motivo, è successo l'irreparabile. Il luogo dell'impatto mortale si trova a circa un km dal bar della sorella e altrettanto da casa loro. Incredibile.
Mi viene la pelle d'oca al solo pensiero. Nonobepi non trova il coraggio di presentarsi al cospetto dei familiari, proprio non lo trova, troppo grande è la disgrazia, troppo il dolore che i loro cari hanno dentro per poter ascoltare quelle quattro parole che può dire uno come me. Solamente questa paginetta a ricordo di un amico e di sua figlia scomparsi tragicamente per volere di un destino che dire crudele è solo fare un complimento.
Ciao Nani e ciao Marsia, vegnarò a trovarve ogni tant, co 'ndarò da Leo me pare, da Lauro, da Noè, da Toni Finanxa, da Leto Pasqual, da Bèpi e Bépin Baio, dal maestro Guido, da Caio, da Angelino Fiorenxa, da Renxo, da Guerino e che i scuse tuti quei che adès no me vien in mente, la vita la e fata così: se nase, se vive e se mór, ma morir così caro, Nani e cara Marsia, propio le na desgrasia masa granda, no ò pì parole, me vién da piandér. Ciao ancora, se vedarón.

nònobèpi