A Gianfranco voglio dedicare la prima pagina degli amici di nonobepi, gli amici che non ci son più.
Gianfranco era un amico speciale. Soffriva di un grave malattia, ci vedeva poco, anzi pochissimo. Ultimamente girava sempre appoggiato alla sua bicicletta, qualche volta saliva anche in sella.
Chissà, non glielo ho mai chiesto, forse usava la bici per farsi scorgere meglio dalle auto che sfrecciano sulle nostre strade. Potrei parlare a lungo di lui, ma mi limito a dire delle nostre chiacchierate giornaliere.
Si parlava della nostra Italia, di quello, che secondo il nostro modesto parere, non funzionava.
Naturalmente noi si aveva la medicina per tutto e per tutti.
Un giorno, dovevo fare un salto fino a Lozzo di Cadore, suo paese natio. Gli parlai e salì in macchina con me. Fu quasi una scampagnata.
Pranzammo in un ristorante del paese. Chiacchierò a lungo con le due persone anziane che allora gestivano la piccola azienda.
Mi colpì l'azione che fece dopo aver pranzato.
Gianfranco si era portato con se una bottiglia, certamente qualcosa di pregiato. Ad un certo punto mi disse:
- siór bèpi, io vado a trovare un mio carissimo amico.
Non volle assolutamente che io lo accompagnassi. Ci arrivò da solo.
Seppi poi, che quel suo amico aveva dei problemi simili a suoi. Iddio li stava privando della vista.

Gianfranco, credo ti ricorderai di me, ciao.
nònobèpi