Il sitino di NònoBèpi Amici di nònobèpi che non  ci son più,  
se  ne sono andati, andati per sempre




Claudio Fornèr. Lo ricordo così.                       

Caio, io lo chiamavo così, ma naturalmente il suo nome era Claudio. Voglio raccontare la figura da "èbete" che son riuscito a fare, non sapendo di quanto era accaduto.
Mi trovavo dalle parti di Longarone, avevo incontrato Ernesto, amico mio e genero di Caio. Naturalmente dopo i rituali saluti il discorso andò sul nostro Caio.
Senti Ernè... gli dissi:
- perchè non fai un regalo a Caio e gli porti un bel PC, con tutto l'occorrente per l'internet e visto che non si può muovere senza essere accompagnato? Potrà trascorrere qualche ora. Col tempo si farà degli amici e le sue giornate potrebbero essere meno lunghe e noiose.
- Ernesto mi guardava con incredulità, ad un certo punto sbottò
- Bèpi, Caio purtroppo non ha più bisogno di computer ne di altro è passato a vita migliore il 25 di novembre scorso.
Rimasi di stucco, sarei sprofondato, avrei voluto non aver mai fatto discorsi sul vècio Caio. Purtroppo oramai l'avevo fatta. Mi scusai, non ricordo con quale faccia, ma vi dico con certezza che l'accaduto mi disturbò parecchio.
Ora cerco di ricordare l'amico con due righette.
Caio, pensionato, ex fornaio di Farra d'Alpago, nativo di Auronzo, viveva nel paesino che costeggia il lago di S. Croce. La sua passione era la pesca. La pesca sul lago, era appassionatissimo a dare la caccia al persico reale.
Ogni giorno doveva adagiare il fondoschiena sulla sua barca prima, ultimamente sul pedalò con il quale girava in lungo ed in largo il suo lago. Pescava il persico sia con la canna che a tirlindana a volte anche con i "ciùci". Bei tempi quelli, quando si poteva usare il motore.
Recenti studi hanno "dichiarato" che il motore a scoppio: inquina, smuove il fondo, disturba e spaventa i pesci, quindi non adatto per far girare l'elica di una barca ! Vietato ! Ok ? Forse di chiederai ed il motore elettrico ? Mattooo ! Quellooo ? Ancora peggio ! Non chiedertelo ancora una volta altrimenti ti può sorgere il dubbio che il matto sei tu. Forse ti accorgerai che quello che dobbiamo sorbirci (ritocco questa paginetta nel 2006) oggi è quello che ci meritiamo.
Da allora Caio passò al pedalò.
Caio era un tipo brusco e schietto, non usava mai mezzi termini. Per un certo periodo fu anche presidente della Società Pescatori Sportivi Alpago, allora eravamo in seicento, se non ricordo male. Facevamo tanti progetti, li facevamo assieme, con un gruppo di sfegatati. Risultato che più si proponevano soluzioni atte a migliorare la situazione, più aumentavano le difficoltà, mille intralci ed impicci che ci facevano desistere dal proseguire.
Evidentemente per qualcuno o per la maggior parte dei pescatori e non, era meglio che si chiudesse il becco, perchè non autorizzati ne a parlare ne a proporre.
A nostra discolpa vorrei citare un detto che mia nonna, morta alla veneranda età di novantasei anni, usava dire: - "Val pi 'n pap... ke 'n coión ke 'n pap... solo" - Naturalmente i "coión" eravamo noi, i "pap...", va da sè, erano loro...

Ciao Caio, se vedarón.
nònobèpi


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