Bortolo. Lo ricordo così.
Premetto, non posso considerarmi amico di Bortolo, ho avuto una conoscenza piuttosto lontana.
Lui era un signore distinto, il più delle volte passava quasi inosservato per educazione e semplicità.
Sono venuto a conoscenza della malattia di Bortolo tramite l'amicizia che mia moglie ha con la signora Bertilla,
una delle sorelle.
Sono passate da poco le ore 16 e 30, sono rientrato a casa scosso. Ho partecipato all'ultimo saluto al paesano
Bortolo. Sul finire della S. Messa, il coro della parrocchia ha cantato il bellissimo brano del
m.o Bepi de Marzi: Signore delle cime.
Dio del cielo
Signore delle cime
un nostro amico
hai chiesto alla montagna
Ma ti preghiamo
su nel paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne
Santa Maria
signora della neve
copri col bianco
soffice mantello
il nostro amico
il nostro fratello
Su nel paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne.
Per noi, gente di montagna, questo brano fa accaponare la pelle, per quanto riesce a raccontare. In occasioni come questa le lacrime, a volte, non possono essere trattenute. Bortolo dopo una vita dedicata al lavoro, si ritirò in pensione qualche anno fa, finalmente poteva calpestare i sentieri delle magnifiche montagne che coronano il nostro orizzonte. Era un grande appassionato della montagna. Bortolo non potè godersi il sospirato riposo, "Il Signore delle cime" non gli ha concesso la grazia di realizzare il suo grande sogno. Per
gli sfortunati, i sogni non si realizzano mai. A Bortolo succede così. Bortolo si ammalò quasi subito. Pian piano la malattia lo ridusse ad aver bisogno di aiuto in qualunque momento della giornata. La moglie, le sorelle, i parenti e gli amici si sono adoperati oltre misura per alleviare le sue grandi sofferenze. Ultimamente Bortolo invocava "Il Signore delle cime" di concedergli la grazia di andarsene, per mettere fine al calvario a cui, la sua malattia, lo sottoponeva. Potrei aggiungere altro, ma non vorrei scrivere i grandi patimenti ascoltati, udendo le confidenze che la sorella faceva alla mia "vecéta".
"Il Signore delle cime" ha voluto a sè Bortolo, ora lo vorrà vicino, molto vicino a Lui.
Ciao Bortolo, se vedaron; nònobèpi |