Geografia

Agiografia

 

Gli N.N.D, nacquero la sera del 28 ottobre 1998, in una birreria torinese noto covo di estremisti di destra. La data fatidica, il tipo di locale non privo di precedenti fascinosi, la scelta compagnia, tutto sembrava annunciare un evento cosmicamente e penalmente rilevante. Accade dunque in quella mitica sera che uno Strimpellatore Solitario (S.S. Nello) s’incontrasse con la solita banda, armata di fede e di boccali, per rag-giungere un conveniente tasso alcolico e poi cantare. Alla riunione partecipavano numerosi loschi figuri, neri di cuore e di fedina, e per di più stonati. Ma dopo la terza pinta nessuno ci faceva più caso. L’autoproclamatosi S.S. (Strimpellatore Solitario) Gruppenfhürer Nello, convinto a torto di essere l’unico sobrio in quella banda di ciucchi, aveva dunque il suo bel da fare nel condurre i cori del pubblico. Piovevano le richieste più varie. Da "Il domani appartiene a noi" ai canti dei cosacchi, da "All’armi siam fascisti" a "La Vandeana", da "Amici del vento" a "Me lo prendi papà", da "Claretta e Ben" a "Quarantaquattro gatti", dall’inno di T.P. a "Mamma, solo per te la mia canzone vola". Venne il momento in cui si stufò definitivamente, e disse che avrebbe suonato soltanto pezzi suoi. Tra gli astanti serpeggiò lo scontento e un brivido di preoccupazione. Peraltro l’autoproclamatosi S.S. (Strimpellatore Solitario) Gruppenfhürer Nello, arrogante e tirannico come suo solito, disse che se agli astanti ciò non aggradava, potevano tranquillamente andare a prendersela in quel posto. Ciò detto incominciò. Per la cronaca, i pezzi piacquero, e non solo a chi già li conosceva, ma anche ad alcune facce nuove le quali, dopo la fine dell’indegna esibizione, si fecero avanti barcollando e gli proposero di formare un gruppo. Essi erano, per la cronaca, Luca il tastierista e Cristian il chitarrista. Detto fatto, furono reclutati altri elementi e cominciò così, tra canti di ubriachi e i fumi dell’alcol, la gloriosa storia degli N.N.D.

 

La formazione originaria comprendeva anche il benemerito Luigi, chitarrista solista e capace, Paolino, seconda voce, Luca cugino di Paolino al basso, e Salvo, collega di Paolino, alla batteria. Ci mettemmo a provare, con l’obbiettivo di un concerto a Torino e di registrare un C.D. quanto prima. La formazione, come avviene in tutti i grandi gruppi, conobbe diverse vicissitudini. Il primo concerto, quando gli N.N.D. suonarono con Gabriele Marconi a Grugliasco, nella cintura di Torino (vicino alla fibia), fu trionfale. La gente fece ressa e code lunghissime per entrare. Appena Gabriele ebbe finito e cominciammo noi, fece a pugni per uscire. Poi si persero alcuni elementi, come il quaquaraquà Salvo che, tra la soddisfazione generale, fu sostituito dall’ottimo e volenteroso Francesco. Il secondo concerto fu tenuto a Como, come spalla e omero e scapola dei magnifici 270bis. Fu poi registrato il primo C.D., "Apologia", con un nuovo e virtuoso bassista, Manuel, e grazie all’aiuto tecnico di Paco. A quel punto il destino beffardo, invidioso del nostro talento o forse stanco delle nostre canzonacce, intervenne a disperdere i componenti del gruppo. Eppure il seme della gloria era stato gettato, e non poteva non germinare. Fu così che, perseverare diabolicum, Cristian e Nello si ritrovarono a Torino per strimpellare, indegnamente peraltro, insieme a Brixia, gli Imperium, Gabriele Marconi, Francesco Mancinelli, Marcello de Angelis, Pippo, Pluto e Paperino. Il concerto, nonostante gli N.N.D., fece un pienone di pubblico (narrano le cronache del tempo che decine e decine di migliaia di persone si accalcarono ai cancelli, ma i limiti di capienza della sala ne limitarono l’ingresso a poche centinaia). Per l’evento musical-culturale si mobilitò il fior fiore della stampa e dei media internazionali, ma la solita congiura demo-pluto-giudaico-massonica censurò la notizia. Commossi sì dal successo, ma più che altro cerebralmente (le canzoni piacquero tanto che il pubblico ci bersagliò con segni tangibili di stima, ammirazione e delirante fanatismo come boccali vuoti, lattine piene, petardi etc.), gli N.N.D., ormai ridotti al solo autoproclamatosi S.S. (Strimpellatore Solitario) Gruppenfhürer Nello, decisero di darsi non all’ippica (verso la quale, chissà perché, sembravano spingerli i cori unanimi dei fans), ma alla produzione di un nuovo orrendo misfatto, il C.D. "Giovinezza".

 

 

 

 

 

NND Geografia

Geograficamente parlando, gli N.N.D. possono vantare una composizione piuttosto multietnica, essendo Luca un sannita (Caserta), Luigi un dorico-messapico (Taranto), Francesco un longobardo, Manuel un celta, Cristian un illirico-istriano, Nello un meridionalaccio trapiantato ad Augusta Taurinorum.

 

NND Agiografia

Si tramandano numerose leggende sugli N.N.D. Si narra, infatti, che Nello sapesse cantare (affermazione scientificamente smentita dalle registrazioni oltre che dalla memoria storica di quanti ebbero la sventura di ascoltarlo); che Cristian sapesse suonare la chitarra (affermazione invero fantasiosa oltre i limiti del leggendario) e che col suo alito alcolico riuscisse, nel mese digennaio, a sbrinare il parabrezza della sua auto in 5 secondi (in realtà gliene occorrevano oltre 10); che Salvo, noto nella sua tribù d’origine del basso salento come "scella pezzata", fosse un uomo e non un gorilla; che il bel tenebroso Manuel non riuscisse a prender sonno se non stretto al suo coltellaccio da Rambo, e piangesse se glielo toglievano; che Luca il tastierista avesse i capelli di plastica (recenti ricerche hanno stabilito trattarsi di gel) ed avesse sul petto tatuati gli stemmi delle 38 divisioni Waffen SS (in realtà possedeva un’unica maglietta); che Luigi fosse nato con la mano destra geneticamente mutata in telefonino e girasse normalmente in Mercedes ma, quando andavamo a provare, ricorresse volentieri alla popolare Fiat Uno dell’autoproclamatosi S.S. (Strimpellatore Solitario) Gruppenfhürer Nello (in realtà non voleva umiliarci col suo macchinone e non disdegnava una vettura più nazional-popolare); che Paolino pretendesse di inserire pezzi di armonica dovunque (suono, dunque esisto); che per sentire i colpi di Francesco sul rullante fosse necessaria una sofisticata e potente amplificazione; che Luca il bassista fosse fisicamente incapace di suonare un giro di tre note usando due corde diverse. Infine si narra che, in osservanza allo regola templare, i membri degli N.N.D. si serbassero vergini e astemi. Tutto questo, ed altro ancóra, costituisce l’ormai copioso corpus leggendario che riguarda i favolosi N.N.D.

 

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