La ferrovia Ellera Tavernelle: La Storia

Forse quello stabilito dalla ferrovia Ellera Tavernelle è un record imbattuto, in meno di un decennio, dall'inaugurazione nel maggio 1953, alla chiusura nel luglio 1960 (fu soppressa ufficialmente il 12 aprile 1965), sono racchiuse tutte le contraddizioni del suo mancato sviluppo fino a Chiusi. Non era nata infatti come un binario morto, ma nelle speranze della popolazione del territorio era solo la parte di un progetto di collegamento del capoluogo regionale con Chiusi e la Direttissima Roma Firenze.

Il fatto che la linea fosse ad un solo binario, fosse priva di elettrificazione, furono caratteristiche sfavorevoli che contrastarono con aspetti invece vantaggiosi come lo scartamento ordinario e la gestione diretta da parte delle Ferrovie dello Stato.

Si cominciò a discutere di una possibile linea da Siena verso Chiusi e quindi Piegaro e Fontivegge già nel lontano 1846 ma il primo progetto di un possibile collegamento Perugia Chiusi venne alla luce tra il 1889 ed il 1890; si trattava di una tramvia a scartamento ridotto che avrebbe servito, secondo gli studi, un bacino di utenza di 311.000 abitanti. Furono anche quantificati i costi annui chilometri-treno (33.000 lire) e per il personale (97.000 lire).

Tutto ciò restò solo sulla carta e bisognerà aspettare fino al 1913 per un nuovo studio che prevedeva l'itinerario Perugia, Castel del Piano, Capanne, Pilonico, Castiglion della Valle, Monte Petriolo, Fontignano, Tavernelle, Piegaro, Tre Mulini, Chiusi. La tratta avrebbe permesso più facili comunicazioni tra Perugia e Roma ma anche tra Foligno, Assisi e la Toscana. Lo studio si soffermava anche sulla mancanza di difficoltà tecniche per la costruzione visto che il territorio non presentava particolari ostacoli naturali.
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