ETICA e RELIGIONE
Tutto ha inizio con la morte, in essa va ricercato
l’origine del sentimento religioso nell’uomo, vuoi che si chiami
FEDE oppure CREDO, ed infine RELIGIONE.
Si cerca di interpretare la natura delle forze che sono
responsabili della sorte degli uomini per trovare quello che si ritiene
soprannaturale e sacro.
Ci si domanda il perché della sofferenza ma
soprattutto come liberarsene o come affrancarsi da essa non prima di aversi
chiesto da dove veniamo e dove andiamo.
L’uomo fin dall’origine riconosce che il mondo e
quel che contiene e con quel che lo circonda è un mistero che vuole
spiegazione; vuole capire l’INFINITO anche sotto nomi diversi o sotto
molteplici travestimenti e si sforza di concepire l’INCONCEPIBILE per non
sentirsi solo e per dare un significato alla propria esistenza.
In ogni modo l’ETICA o MORALITA’ la si
può definire un principio di natura interiore che eleva l’uomo
rendendolo capace di perfetta sincerità in modo da evitare di far del
male agli altri anzi lo sprona a compiere azioni benevole a favore del prossimo
ed a se stessi.
E’ un principio innato, insito proprio
nell’animo umano, non è trasmissibile geneticamente però va
coltivato, educato, ricono-
sciuto, applicato.
Non è FEDE, non ha dogmi, non ha riti, non ha chiese
o templi e non si crea domande e non vuole risposte; è obbedienza
intelligente a regole di cui si comprende lo scopo; è scelta
dell’agire in un senso già codificato: fare quel che è
giusto fare senza chiedersi che cosa succederà.
Si dice spesso che la MORALITA’ uccide la verità
perché non sempre ciò che è morale rispecchia il proprio
modo di pensare e di operare senza con ciò significare che i pensieri
pensati e gli atti attuati siano immorali o contro la morale per il solo fatto
di aver pensato ed agito in modo non conforme alle regole; ne consegue che
pensare ed agire per il proprio tornaconto può essere anche moralmente
riconosciuto perché si è operato nel rispetto di se stessi e
senza aver recato grave danno agli altri.
In definitiva ama il tuo prossimo come te stesso è
atto morale non certo religioso e si può non nuocere agli altri pur non
amandoli.
Della religione si ha un concetto sbagliato allorché
è intesa come doveroso sentimento degli umili, dei deboli, dei poveri
oppure dei miti, dei generosi, dei mistici.La religione come insieme di
credenze e di riti intorno ad oggetti o simulacri sacri
non riguarda la
FEDE, è soltanto una mappa che serve ad orientare i
seguaci nel corso dell’esistenza.Ma mentre per i primi (poveri
ecc…) ha un significato di richiesta d’aiuto e di sollievo alle
sofferenze, per i secondi è conforto dello spirito e della
serenità di vivere.
Il senso religioso è l’apertura al mistero che
sostiene il mondo e l’esistenza umana.E’ vissuto all’interno
di una comunità mediante l’accettazione di una dottrina, del culto
pubblico e dell’osservanza di norme morali.Il linguaggio è pieno
di simboli e d’analogie mentre con i riti si riceve l’energia per
mantenere la vita dentro un comportamento giusto che lo faccia partecipare
all’ordine sapiente del mondo. Ma come orientarsi nelle numerose e
diverse religioni? Molte sono le varietà di dottrine d’istituzioni
d’immagini d’oggetti di riti e luoghi sacri.
Forse a dimostrazione che l’animo umano è
rivolto costantemente al perché della vita e soprattutto al
perché della morte.Si va così alla ricerca di un benessere
interiore, passando attraverso esperienze di modi di vivere dettati da uomini
ritenuti <santi> per la loro condotta esemplare e per gli innumerevoli
messaggi di vita pratica sapientemente dosati.
Sono religioni? NO! Sono strade che vanno verso una sola
direzione che gli uomini percorrono a balzi per non sentirsi soli.
La religione vera è quella che conduce ad un ENTE
SUPREMO che pur sentendolo vicino ci appare lontano, senza volto e senza nome,
potrei dire un DIO IGNOTO che però si è rivelato all’uomo
il quale ha avuto dalla natura (dalla sua creazione?) la capacità di
conoscere qualcosa a SUO riguardo. NIente ragionamento, niente teorie
filosofiche, niente elucubrazioni più o meno tortuose:
l’intelligenza dell’uomo è stata in grado di ricevere la
rivelazione della SUA esistenza fino ad arrivare all’affermazione che
quel DIO IGNOTO si è fatto uomo per innalzarlo fino a LUI.
“””L’uomo viene da Dio e va a Dio;
soltanto in LUI può trovare la verità e la felicità che
cerca incessantemente”””
(pensieri inutili di R.S.)