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  ATTRAZIONE GRAVITAZIONALE?... ...GRAZIE, NO!

SCIENZA!

I misteri dell’universo

E-mail: racia.c@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TEORIE A CONFRONTO

Quando Galileo divenne professore di matematica a Pisa, nell’anno 1589, si dice che, per dimostrare ai suoi allievi, l’errore del filosofo greco Aristotele, vissuto tra il 384 e il 322 a. c., secondo il quale, la velocità di caduta dei corpi era direttamente proporzionale al loro peso, egli abbia lasciato cadere, contemporaneamente due oggetti di peso diverso dalla Torre Pisa, forse una piuma e una palla di piombo, dimostrando così  che i due oggetti, indipendentemente dal loro peso, lasciati cadere, simultaneamente, in assenza di aria, da qualunque altezza, arriva a terra, impiegando lo stesso tempo.

Galileo era nato a Pisa nel 1564 e morì a Firenze nel 1642, anno in cui, purtroppo nasceva anche Newton, l’inventore della tanto nota quanto fasulla teoria dell’ATTRAZIONE GRAVITAZIONALE, definito anche il più grande scienziato di tutti i tempi. Secondo la leggendaria storiella della “MELA” che cadde in testa a Newton, nel suo frutteto, tra gli anni 1665 e 1666, egli concepì e formulò la celebre TEORIA, ovvero “LA LEGGE DELLA GRAVITAZIONE UNIVERSALE” che testualmente dice: “DUE CORPI SI ATTRAGGONO CON UNA FORZA DIRETTAMENTE PROPORZIONALE AL PRODOTTO DELLE LORO MASSE ED INVERSAMENTE PROPORZIONALE AL QUADRATO DELLA LORO DISTANZA”. Da oltre 300 anni, tale teoria è il pilastro della fisica e fa parte di dei “SACRI TESTI DELLA SCIENZA”, ma purtroppo, tutti gli SCENZIATI, nell’arco di questi 300 anni, applicandola e tramandandola, non si sono ancora accorti che è priva di ogni principio razionale e contrasta, nettamente, con se stessa e con ogni concetto di fisica ed è, matematicamente inapplicabile, come cercherò di dimostrare, per ora, con alcuni esempi, ma se ne potrebbero fare innumerevoli, e non solo per la fasulla principio generale di Newton. Comincio dalla fatidica “MELA” che, si narra che, dopo che la “MELA” cadde in testa a Newton, egli si chiese: come mai la mela cadde verso la terra e non verso il cielo, ne conseguì che, meditando su tale fenomeno, riuscì ad inventare la bizzarra teoria dell’ATTRAZIONE GRAVITAZIONALE, ma se Newton, dopo essersi domando perché la mela cadde verso il basso e non verso l’alto, si fosse domandato anche come abbia fatto la mela a trovarsi al disopra della sua testa, attaccata al ramo del melo, forse avrebbe risparmiato a tutti di studiare ed applicare una insulsa teoria e, forse, avrebbe scoperto anche che, un qualunque corpo, per cadere a terra, deve essere prima preso da Terra e portato in alto per poterlo poi far cadere e che per far ciò  bisogna impiegare una forza che, lo stesso corpo, poi, cadendo, restituisci la stessa quantità di energia impiegata per trasportalo in alto, così come il melo, attraverso i suoi vasi linfatici, ha adoperato una forza per succhiare dal terreno le sostanze nutritive

per crescere e per produrre le mele, ma c’è ben altro per dimostrare le lacune di detta teoria e soprattutto meraviglia come in 300 anni, tutti gli scienziati con tutti i premi Nobel per la fisica, fin ad oggi non si siano ancora accorti di questa insensata forza di GRAVITA’ contrastante con altre leggi della fisica, che la scienza proclama ed afferma con la stessa inconsapevolezza. Se l’universo, secondo la legge di Hubble è considerato in espansione, come certamente è, per logica, per principio concettuale e soprattutto razionalmente, i luminari della scienza dovrebbero domandarsi se è concepibile, in un universo in espansione una contemporanea forza di “ATTRAZIONE” detta di GRAVITA’, pertanto se nell’universo esistesse una forza di attrazione, lo stesso universo non potrebbe espandersi, non solo perché le due forze sono contrapposte, ma tutto l’universo sarebbe un gran groviglio di materia che non avrebbe potuto dare origine nemmeno al nostro minuscolo sistema solare e noi non saremmo qui a parlarne, purtroppo la scienza non sa ancora che cos’è la MATERIA, ma perde tempo a cercare “L’ANTIMATERIA” e fa una gran confusione nell’affermare concetti, teorie e formule varie che contrastano tra loro e spesso, non sapendo spiegare dei fenomeni, ricorre a paradossali termini impropri, afferma che nella caduta dei corpi la “MASSA” non influisce, ma nello stesso tempo osa dire “LA CADUTA DEI GRAVI” dimenticando o ignorando che nel concetto di “GRAVITA’ ” si fa il prodotto delle masse che è inversamente proporzionale al quadrato della distanza, non ricordando più gli esperimenti di Galileo. Povera scienza e miseri scienziati! Non c’è tanto da meravigliarsi, anche Einstein nella sua RELATIVITA’ “RISTRETTA o GENERALE” parla di “COSTANTE UNOVERSALE” riferendosi alla velocità della luce, uguale a 299.792.458 m/sec, nella sua enigmatica formula E = MC2 ed anche questo è contrastante ed insensato, anche perché, lo stesso Einstein prima afferma che la luce viaggia in linea retta, non ha massa o è senza massa e poi sostiene che la luce, pur non avendo massa e viaggiando il linea retta, vicino alle grandi masse, oltre ad esserne attratta si incurva. Insomma, questa “LUCE” che certamente non è come la scienza la immagina e la  descrive, può essere senza massa, ed essere attratta dalle grandi masse, viaggiare in linea retta ed incurvarsi e nello stesso tempo, essere definita  una costante universale in un contesto relativo?  In questa confusione di concetti, i luminari della scienza, quando parlano di luce, brancolano nel buio! Corpuscolare, ondulatoria, onde magnetiche, frequenze, senza massa, viaggia in linea retta, ma s’incurva, la sua velocità è costante in tutto l’universo; certamente alcuni degli elementi citati sono fondamentali nelle misteriosa struttura fisica della luce, ma non ne definiscono la sua natura, ammesso che la velocità della luce proveniente dal Sole, misurata in un determinato punto sulla terra, sia all’incirca di 300.000. Km/s, provate a domandarvi e a domandare agli scienziati, come fa la luce ad avere una simile velocità? Qual è la forza che glie la imprime? Ma poiché anche la luce emessa da un cerino acceso in una stanza buia viaggia alla stessa velocità di quella proveniente dal Sole, domandatevi e domandate anche come si sviluppa e come agisce la forza che imprime a questa, esigua fonte, una velocità istantanea, così vertiginosa! Sono convinto che nessuno si è mai posto  una simile domanda, ma sono anche certo che chiunque, adesso, se la ponesse o la ponesse, non potrà darsi o avere una risposta, eppure il meccanismo di tale “oscuro” fenomeno della luce è più semplice di quanto si possa immaginare, basta cercare, con razionalità, nella direzione giusta per scoprire anche che la velocità della luce, di qualunque fonte, misurata  sulla nostra terra, è all’incirca di 300.000 Km/s ma non è uguale in tutto l’universo e tanto meno nel nostro sistema solare, non viaggia in linea retta e non si incurva, si espande sfericamente in ogni direzione, è composta da due elementi, uno visibile e l’altro invisibile, quello visibile, se proiettato, in apparenza viaggia in linea retta. Se si potesse andare a misurare la velocità della luce proveniente dal Solo su Giove, si scoprirebbe che è di gran lunga superiore a quella misurata sulla Terra, mentre se misurata su Venere si riscontrerebbe una velocità inferiore. Per far muovere un corpo, allo stato apparente di quiete, è necessaria una forza, che lo spinga, diversamente non si muoverà, ragion per cui e, conseguentemente, almeno per logica, anche la velocità della luce dovrebbe essere generata da una forza, qual’è dunque questa forza che imprime alla luce, anche a quella emesse da un cerino un simile velocità ?

Einstein ha anche affermato che  -LA MASSA DI UN CORPO VARIA CON IL VARIARE DELLA SUA VELOCITA’-, è forse l’unica cosa esatta che ha detto, anche se è incompleta, prima perché la massa di un corpo non varia solo col variare della sua velocità, ma concorrono anche altri elementi che modificano non solo la massa ma anche la struttura fisica del corpo stesso e poi perché, non mi risulta che Einstein o altri abbiano spiegato perché ciò avviene e che cosa succede al corpo quando la sua massa varia.

Cercare di spiegare cosa avviene nell’universo o ipotizzarlo, forse è un po’ più complicato che spiegare quello che accade sulla nostra Terra, ma purtroppo, la scienza, servendosi ed applicando la teoria di Newton, ha distorto e complicato la natura dei molti fenomeni, come le alte maree, che, secondo i “SACRI

TESTI DELLA SCIENZA” sarebbero provocate dall’ATTRAZIONE GRAVITAZIONALE” LUNISOLARE, ma non riesce poi a spiegare perché le alte maree, sul nostro globo terracqueo, variano e di molto nei vari punti, infatti a Venezia l’alta marea non supera m.1,50; nella baia di Fundy (Canada) raggiunge m. 19,6; a Puerto Gallegos (Argentina) m. 18; nel canale di Bristol (Inghilterra) m. 16,8; a Collir Bey (Australia) m. 14; a Mesampho (Corea) m. 13,2; a Sunrise (Alaska) m.12,9, solo per citare le più note, ma, se la scienza afferma che in un giorno lunare si hanno due movimenti ascendenti (flussi) e due discendenti (riflussi), ognuno dei quali ha la durata di 6 ore e 12 minuti, ma se un’alta marea si verifica tutti i giorni, nello stesso posto ed inizia e termina sempre alla stessa ora, conseguentemente, se fosse la luna a provocarle, anche il giorno lunare dovrebbe avere una durata fissa di 6 ore e 12 minuti, ovvero sorgere e tramontare tutti i giorni ogni alla stessa ora, ma sappiamo tutti che il giorno lunare, come quello solare varia tutti i giorni, quindi, le alte maree hanno un’origine ben diversa. A dimostrazione meglio le contraddizioni della scienza, può servire il progetto “MOSE” per Venezia, il progetto “MOSE” prevede la costruzione di dighe mobili per chiudere alcuni canali della laguna, per salvare Venezia dalle alte maree, ma le dighe mobili servono, certamente, per impedire all’acqua di fluire in senso orizzontale, non in senso verticale, allora vuol dire che non è l’attrazione gravitazionale della Luna a provocare le alte maree, visto che la Luna è nell’alto dei cieli e quindi la sua fantomatica forza di attrazione gravitazionale dovrebbe venire dall’alto, ma la cosa strana e contrastante è che mentre a Venezia è in atto un’alta marea, contemporaneamente piove, così. Mentre l’acqua della laguna sale l’acqua della pioggia scende, come quella che esce dal rubinetto o si versa da una bottiglia, forse la forza gravitazionale ha delle preferenze attrattive verso l’acqua dei mari!

Che le alte maree siano un fenomeno prettamente di natura terrestre e di movimento delle acque in senso esclusivamente orizzontale, forse può essere indicativo tenere conto che nello stretto di Messina, tutti i giorni ed  alla stessa ora, le acque, ogni 6 ore (sei) senza l’aggiunta di 12 minuti, defluiscono dal mar Tirreno allo Ionio e dallo Ionio al Tirreno, indipendentemente dalla presenza o all’assenza della Luna, che comunque non sorge e tramonta ogni 6 ore.

L’inesistenza di una forza di attrazione gravitazionale, configurata secondo la formula della teoria di Newton, contrasta nettamente, anche con ciò che avviene nel nostro limitato sistema solare, la formula newtoniana, di detta forza, stabilisce che è inversamente proporzionale al quadrato della distanza, tutti sappiamo che la Luna, girando intorno alla Terra  compie un’orbita ellittica, così come fa la Terra girando intorno al sole e tutti gli altri pianeti del sistema solare, ma cosa succede?  Succede che quando la Luna si trova al punto più vicino alla Terra (perigeo) si allontana dalla Terra, viene respinta e quando invece si trova al punto più lontano (apogeo) si avvicina, viene attratta, esattamente il contrario di quanto sostiene la teoria di Newton. Concettualmente dunque e, dopo, questo sintetico approccio con un modo più razionale di concepire la scienza, che non può comunque, essere imposta come dogma, visto anche la sua lacunosità ed il suo pressappochismo, in molte circostanze, forse sarebbe opportuno considerare che la scienza, non è solo quella esercitata nei laboratori strumentalmente attrezzati per la ricerca, ma che più spesso viene generata nel più angusto spazio di un cranio, ove risiede l’unico strumento idoneo ad elaborare e a concepire tutto ciò che si racchiude nel concetto di scienza. Mi auguro pertanto, che qualche luminare della scienza, ateneo, stampa specializza, o ente di cultura, come chiunque possa essere interessato a tale argomento, nel leggere quanto esposto, sia stimolato ad approfondire l’argomento contattandomi per concordare un modo o una opportuna sede in cui poter dimostrare che l’equilibrio universale non è e non potrebbe essere regolato da una forza di ATTRAZIONE che, per il suo intrinseco significato, ha la sola prerogativa di agire a senso unico ed irreversibile, almeno che, non le si contrappone poi, un’altra forza per invertirne il senso, alternativamente all’infinito, nel qual caso, si otterrebbe solo un moto rettilineo alternato. Certamente l’equilibrio di tutta la materia sparsa nell’universo è regolato da una forza, una forza UNICA, insita nella MATERIA, direi che esiste l’una in quanto esiste l’altra e che l’una genera l’altra, ciclicamente all’infinito. Per precisare meglio il concetto di “FORZA” la si deve intendere prodotta dall’ENERGIA e, l’ENERGIA, non è UGUALE alla MASSA per C2, secondo la formula di Einstein, ma l’ENERGIA è UGUALE alla MATERIA in funzione del suo dinamismo in evoluzione positivo e, ovviamente, la MATERIA è  UGUALE all’ENERGIA in funzione del suo dinamismo in evoluzione  negativo. Il concetto di MATERIA ed ENERGIA, non è poi così complicato, se si riescono ad individuare le specifiche caratteristiche della MATERIA che, sono solo DUE e rappresentano, il principio base delle sue evoluzioni dinamiche in “ positivo” “o negativo”.

Riservandomi di svelare, ciò che appare un mistero, in una sede opportuno, porgo a tutti un saluto   ed un invito per un confronto sul tema.

 

Email: racia.c@libero.it                  

  

 

 

 

 

 

 

 

 

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