(Una Nebulosa
ripresa al telescopio)I
Mentre a Cape Canaveral
i tecnici della NASA lavorano alacremente per cercare di riparare il fastidioso
guasto ai computer che a provocato il rinvio del lancio della prima navetta
spaziale Shuttle, intorno alla Terra continuano ad orbitare a bordo del
laboratorio scientifico Salyut 6 i cosmonauti
Vladimir Kovalenok e Victor Savinyk. Sono stati lanciati dal Cosmodromo di Baikonur
la mattina del 12 marzo 1981 con la capsula Soyuz T
4. Raggiunto e agganciato con successo il giorno successivo il complesso
orbitale, i due sovietici hanno dato subito inizio a
un ricco e vasto programma di ricerche, come lo studio della Terra e dello
spazio interstellare. Durante la loro permanenza a bordo
della Salyut, Kovalenok,
veterano dello spazio e Savinyk al suo primo volo extra-atmosferico, ricevono la visita degli equipaggi della
Soyuz 39, (lancio: 22 marzo 1981- rientro: 30 marzo
1981 / cosmonauti: Vladimir Zhanibekov e Zhugderdemidyn Gurragcha, primo
astronauta della Mongolia), e della Soyuz 40,
(lancio: 14 maggio 1981- rientro: 22 maggio 1981 / cosmonauti: Leonid Popov e Dimitru Prunariu, primo
astronauta rumeno). Il 26 maggio i due cosmonauti compiute con successo tutte le operazioni a loro affidate, si
imbarcano nuovamente sulla Soyuz T 4 facendo ritorno
sul pianeta dopo 75 giorni trascorsi nello spazio. L’atterraggio avviene nelle
steppe del Kazakistan a non molti chilometri dalla
capitale Mosca.
Con
il felice rientro di Kovalenok e Savinyk
si chiude definitivamente l’attività umana a bordo della Salyut 6. Alla fine della sua lunga vita operativa,
il laboratorio scientifico sovietico ha totalizzato
676 giorni di attività con uomini a bordo, ospitando un numero totale di 27
cosmonauti. Sono state realizzate 16 spedizioni: cinque di lunga durata e
undici di “visita”, (di questi otto della serie “Intercosmos”),
e condotti a termine ben 1600 esperimenti di carattere scientifico ed
economico.
Considerati
i risultati straordinari ottenuti grazie alla Salyut
6, si può dire senza tema di esagerare che quest’ultima
ha superato per ricerche ed esperienze di permanenza e di
lavoro nello spazio tutte le precedenti missioni cosmiche nel loro
insieme.
Nel
programma spaziale dell’Unione Sovietica vi è ora la costruzione di un nuovo
laboratorio scientifico da inviare in orbita, più grande e con maggiori
capacità per l’equipaggio a bordo rispetto alla Salyut 6. Il suo lancio non avverrà però prima del
1982, e per quel momento l’intera opinione pubblica generale sarà già rimasta
stupita dal nuovo straordinario veicolo spaziale americano: lo Space Shuttle!
(continua)
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