(Il Columbia sulla
rampa di lancio)I
Venerdì 10 aprile 1981. Il Sole è sorto da poco sul complesso di lancio 39A di Cape Canaveral,
in Florida. Il conto alla rovescia, che si esaurirà con la
partenza dell’avveniristica navetta spaziale Shuttle, continua. Il
lancio è fissato per le 6.50 ora della Florida, le 13.50 italiane. Sin dalle
prime luci dell’alba le autostrade e i ponti che portano all’isola di Merritt, dove si erge la grande
base spaziale Kennedy, sono state intasate da code di
macchine lunghe fino a
Il
giorno successivo il corrispondente da New York del quotidiano
L’Unità scrive: << La più ambiziosa, la più costosa e anche la più
rischiosa delle imprese spaziali è stata rinviata di due giorni per un guasto
ad uno dei cervelli elettronici installati sulla navicella pronta per
avventurarsi in 36 giri e mezzo attorno alla Terra. In un primo tempo si era
parlato di una disfunzione correggibile rapidamente e quindi di un ritardo
della partenza di tre ore e mezzo soltanto. Poi il
nuovo lancio è stato fissato per domani mattina, domenica, alle 6.50 ora
dell’America atlantica equivalenti alle 13.50 italiane. La coincidenza, se il
lancio avverrà proprio in quella data, sarà casuale ma significativa.
Esattamente il 12 aprile di venti anni fa il primo uomo, il cosmonauta
sovietico Yuri Gagarin, si
avventurava nello spazio. Gli astronauti di quest’ultima
impresa, John Young e Robert Crippen hanno lasciato la
piattaforma di lancio alle 11.10, le 18.10 ora italiana. Apparivano
visibilmente stanchi e scuri in volto. Hanno
trascorso, e del tutto inutilmente, sei lunghe ore nell’abitacolo del veicolo
spaziale in una delle posizioni più scomode, stesi sulla schiena e con le gambe
dritte sollevate … >>.
Pur
tra la delusione generale, il rinvio del lancio dello Shuttle Columbia accresce
ancora di più l’interesse e anche l’ansia per una prova che segna una nuova
fantastica tappa nella corsa verso il Cosmo.
(continua)
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