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(Il rientro a terra
di Grechko e Romanenko)I
SPACE FLIGHT NEWS 83 ( history
)
Il 4 marzo 1978 si fa festa sulla Salyut 6: Gheorgy Grechko e Yuri Romanenko superano il primato di permanenza umana nello
spazio, detenuto dal febbraio 1974 dall’equipaggio di Skylab
3, (Carr, Gibson, Pogue).
L’inviato del quotidiano Il Resto del Carlino da
Mosca, così racconta la nuova prodigiosa impresa spaziale sovietica: <<
MOSCA- Il record di permanenza umana nel cosmo è passato oggi dagli americani,
che lo avevano conquistato nel 1974 con l’equipaggio dello Skylab
3, ai sovietici della stazione spaziale Salyut 6.
Alle 3.36 ora italiana infatti, il record di 84
giorni, un’ora e sedici minuti degli astronauti americani Carr,
Gibson e Pogue, è stato
superato dai cosmonauti sovietici Yuri Romanenko e Gheorgy Grechko lanciati nello spazio l’11 dicembre scorso a bordo
della capsula cosmica Soyuz 26. Il giorno successivo,
i due cosmonauti hanno agganciato la
Salyut 6, vi si sono trasferiti
vivendoci ininterrottamente fino ad oggi. Probabilmente vi resteranno per molti
altri giorni. Ai due cosmonauti sovietici, che hanno festeggiato insieme
all’equipaggio “ospite” della Soyuz 28 il nuovo
primato, gli astronauti americani Carr, Gibson e Pogue, ex detentori
hanno inviato dagli Stati Uniti un messaggio di congratulazioni. Anche il direttore del Centro spaziale americano “Johnson”, Christopher Kraft, ha inviato un messaggio di felicitazioni agli
scienziati e ai tecnici sovietici che hanno lavorato per la riuscita della
missione del complesso spaziale dell’URSS. Ieri nella tarda serata, come è noto, Romanenko e Grechko sono stati raggiunti dall’equipaggio della
navicella spaziale Soyuz 28, il sovietico Alexey Gubarev e il cecoslovacco
Vladimir Remek, con cui hanno festeggiato lo storico
avvenimento. I due nuovi arrivati hanno portato loro rifornimenti, posta,
giornali freschi, notizie del nostro pianeta. Il capo dello stato sovietico Breznev e quello cecoslovacco Husak
hanno inviato oggi un messaggio di felicitazioni ai
quattro cosmonauti a bordo del complesso spaziale. “La cooperazione
internazionale nello spazio”, e detto fra l’altro nel messaggio, “costituisce
un’ulteriore prova delle relazioni fraterne fra i
paesi socialisti…” >>. Gubarev e Remek rientrano sulla Terra con la Soyuz
28 il 10 marzo, dopo aver trascorso otto giorni a bordo della Salyut 6; Romanenko e Grechko a bordo della Soyuz
27 il giorno 17, dopo essere rimasti nel cosmo per ben 96 giorni: nuovo
record di permanenza umana nello spazio!
Il primato dei due cosmonauti sovietici
entrati nella storia è destinato però a durare poco: già nello stesso anno, il
1978, il 15 giugno viene lanciata la Soyuz
29 con a bordo i cosmonauti Vladimir Kovalenok e Alexander Ivanchenkov, che
rimangono nello spazio sulla Salyut 6 per 139 giorni.
Durante la loro lunga permanenza sulla struttura orbitale, vengono
raggiunti dagli equipaggi della Soyuz 30, ( lancio:
27 giugno- rientro: 5 luglio / cosmonauti: Piotr Klimuk e Miroslaw Hermaszewski, primo astronauta polacco della storia ),
della Soyuz 31, (lancio: 26 agosto- rientro: 3
settembre / cosmonauti: Valery Bykovsky
e Sigmund Jaehn, primo
astronauta della Repubblica Democratica Tedesca ) e dai carghi
Progress 2, 3, 4, per i rifornimenti alla stazione e ai cosmonauti stessi. Quando ritornano sulla Terra il 2 novembre 1978, atterrando
tra le steppe del Kazakistan, Kovalenok
e Ivanchenkov portano a compimento una nuova,
importantissima tappa nella storia dell’esplorazione umana del Cosmo.
(continua)
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