SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Capo Kennedy dalla Gemini 5)I

SPACE FLIGHT  NEWS  19 ( history )

 

Agosto 1965. E' sempre una grande emozione per noi che viviamo quaggiù sul pianeta Terra sentire una voce provenire dallo spazio. Da quello storico 12 aprile 1961 venti uomini e una donna ci hanno parlato dal cosmo. Ora sono attese dall'orbita terrestre altre due voci, quelle di Gordon Cooper e di Charles Conrad: gli astronauti di Gemini 5. Il lancio è fissato per il 20 agosto, ma quando i due astronauti si trovano all'interno della capsula da circa un'ora, a causa di un guasto viene deciso il rinvio al giorno successivo. La mattina del 21 agosto il conto alla rovescia procede con assoluta regolarità, la sveglia ai due membri dell'equipaggio è stata data con le consuete modalità. Dopo la colazione, viene eseguito un ultimo accurato controllo medico: i due astronauti sono trovati in perfetta forma fisica. Potenti teleobiettivi delle principali reti televisive americane sono puntati verso la rampa di lancio di Capo Kennedy; Cooper e Conrad entrano nella Gemini alle 13,13 ora italiana. Per Gordon Cooper questo è il secondo volo cosmico, avendo già trascorso 34 ore in orbita a bordo del Mercury nel maggio 1963, mentre Charles Conrad riceve con questa missione il "battesimo" dello spazio. Finalmente alle 15, (ora italiana), la Gemini 5 s'innalza dalla rampa di lancio, dopo circa sei minuti avviene la regolare entrata in orbita. << Tutto bene Terra, è sempre tutto bello quassù! La vista è meravigliosa ! >>, sono le prime parole di Cooper. Dopo le prime orbite però giunge una notizia che fa restare col fiato sospeso tutti i tecnici del Centro spaziale di Houston: i generatori di energia, le "fuel-cells" della Gemini 5, non funzionano più; ogni manovra manuale del veicolo viene sospesa, come anche tutti gli esperimenti in programma. Per la prima volta dallo spazio viene pronunciata una drammatica parola: avaria! Si prospetta l'ipotesi che Cooper e Conrad debbano anticipare il loro rientro sulla Terra. Il 22 agosto però, dopo ore di attesa e di ansia, giunge la notizia che la NASA ha autorizzato i due astronauti a proseguire la loro missione nel cosmo. Il direttore del volo, Christopher Kraft, in una conferenza stampa dichiara ai giornalisti: << Non vi è nulla per ora che ci impedisca di continuare il volo programmato di otto giorni. Tutto si sta svolgendo nei migliori dei modi sulla Gemini 5. I due piloti stanno bene >>. In realtà però la conferma di continuare la missione nello spazio viene data da Houston ogni ventiquattro ore. Il 28 agosto, sabato, il corrispondente del Corriere della Sera scrive: << Gordon Cooper e Charles Conrad torneranno sulla terra domani, domenica 29 agosto, dopo aver raggiunto il confine degli otto giorni nello spazio. In attesa del rientro, essi continuano il loro volo ancora una volta "alla Lindbergh" come nei primi giorni. Un vecchio aviatore di Houston ha paragonato il "black out" della Gemini 5, al volo di Charles Lindbergh sullo "Spirit of Saint Louis". La capsula ha pagato a caro prezzo i suoi record di permanenza in orbita. A Houston la chiamano "Jalopy", catorcio, con le sue 19 avarie grandi e piccole. La principale è quella dei generatori di energia, ma altri se ne sono aggiunti col passare delle ore: il moto rotatorio costante che gli fa compiere una capriola completa ogni mezzo minuto, a causa della paralisi di due getti di posizione, ciò porta i due piloti a girare come eliche, per fortuna lentamente. Nel vuoto cosmico, quando sono a testa in giù a stento se ne accorgono e non avvertono vertigini o malessere. Stamattina Cooper e Conrad hanno superato un altro confine, la "barriera dei sei giorni". Vari medici spaziali americani e russi hanno sostenuto la tesi che dopo sei giorni nel cosmo si comincia ad avvertire un declino fisico: riduzione del volume del sangue per disidratazione, senso progressivo di svenimento, debilitazione per perdita di calcio nelle ossa e psicologicamente "angoscia cosmica" per il prolungato distacco dall'ambiente terrestre. Cooper e Conrad hanno invece pressione regolare e battito cardiaco perfetto. Sono solo indolenziti per la semi immobilità nell'angusto abitacolo e non provano alcuna angoscia nel vedere la terra di sotto come un mappamondo. Superato questo confine i due astronauti si sono sentiti dare da Houston l 'avanti fino a domani… >>.  Il 29 agosto la Gemini 5 conclude la sua lunga cavalcata nello spazio, con un perfetto ammaraggio nell'Oceano Atlantico. Gordon Cooper e Charles Conrad hanno stabilito numerosi primati spaziali e questo grazie al loro coraggio e alla loro audacia. Ma hanno soprattutto dimostrato che un uomo può sopportare un viaggio di andata e ritorno dalla Terra alla Luna. Tecnicamente il viaggio è possibile, ma chi arriverà per primo sulla Luna ?

 

                                                                                                 (continua)

                                                                                                                          

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