SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Il lancio della Soyuz 21)I

SPACE FLIGHT  NEWS 76 ( history )

 

La Terra, un’immensa “astronave” che gira nelle profondità dello spazio alla fantastica velocità di 30 chilometri al secondo, attorno ad una stella chiamata Sole. Intorno a questo pianeta, il nostro, girano centinaia di satelliti artificiali costruiti grazie all’ingegno dell’uomo. A quelli già in orbita, la mattina del 22 giugno 1976 si aggiunge il quinto laboratorio spaziale sovietico: Salyut 5. La prima navicella a raggiungere la stazione il 6 luglio è la Soyuz 21, ( la Soyuz 20 venne lanciata senza equipaggio per una missione di prova ), con a bordo i cosmonauti Boris Volynov e Vitaly Zolobov.  Ecco come il quotidiano Il Resto del Carlino descrive l’inizio della missione: << MOSCA- L’Unione Sovietica ha lanciato oggi una nuova navicella spaziale con due cosmonauti a bordo, per agganciarla al laboratorio orbitale lanciato lo scorso 22 giugno. La Soyuz 21 è partita alle 14.09 ora italiana, come ha precisato la TASS, per un “esperimento congiunto” col laboratorio spaziale Salyut 5. Si tratta del primo volo pilotato dal luglio dello scorso anno, quando americani e sovietici effettuarono assieme la storica impresa dell’Apollo-Soyuz. I due cosmonauti a bordo sono il comandante Boris Volynov e l’ingegnere di volo Vitaly Zolobov. Il primo ha 41 anni ed è un veterano del corpo dei cosmonauti sovietici. E’ entrato nel programma spaziale sovietico nel ’60 e nel gennaio del 1969 ha comandato la navicella Soyuz 5. L’ingegnere di volo Zolobov ha 39 anni ed è alla sua prima esperienza nello spazio. Già ufficiale dell’esercito, si arruolò nel corpo dei cosmonauti nel 1963. E’ il 35.o cosmonauta sovietico che viene mandato in orbita. I protagonisti di questa nuova avventura spaziale, appena la navicella Soyuz 21 è entrata in orbita, hanno comunicato al centro di controllo di Baikonur che tutte le apparecchiature funzionano regolarmente e che sono pronti a svolgere il loro previsto programma di volo. Radio Mosca ha annunciato l’inizio del volo poco prima delle 17 ora locale, con i caratteristici segnali che vengono usati soltanto per gli annunci più importanti. Si ritiene che l’Unione Sovietica abbia in programma per il prossimo futuro altre importanti missioni spaziali pilotate, mentre gli Stati Uniti non dovrebbero riprendere il loro programma spaziale umano prima dell’inizio dei voli delle navette spaziali, dopo il 1978. In una intervista alla TASS rilasciata all’inizio dell’anno, il cosmonauta Alexey Leonov, che è stato uno dei sovietici nello spazio nel programma “Apollo-Soyuz”, aveva annunciato che l’Unione Sovietica non si prefigge uno sbarco di uomini sulla Luna e che le stazioni orbitali rimangono l’obiettivo principale della ricerca spaziale sovietica. Poco prima del lancio di oggi, una leggera pioggia è caduta sul cosmodromo di Baikonur, la prima da due mesi >>. Dopo il perfetto aggancio al laboratorio orbitante il 7 luglio, gli scopi della missione di Volynov e Zolobov vengono descritti ampiamente nei notiziari quotidiani di Radio Mosca come tecnologici ed  applicativi che includono tra l’altro la fusione di metalli e di accrescimento di cristalli. I due cosmonauti sovietici, usando uno speciale spettrometro portatile, controllano inoltre la presenza di inquinamento nell’atmosfera terrestre, compiono osservazioni della corona solare e scattano numerose fotografie per lo studio delle risorse terrestri con un accenno particolare sui giacimenti di minerali e sui danni ecologici causati nelle zone montane dai torrenti e dagli impianti idroelettrici. Con un secondo gruppo di spettrometri, l’equipaggio della Salyut studia le radiazioni ultraviolette del Sole e misura le variazioni di ozono e vapore acqueo presenti nella parte superiore dell’atmosfera terrestre. Ancora una volta i sovietici su un loro laboratorio orbitale, pongono l’accento sulla importanza della coltivazione di alghe e piante in una “serra spaziale”. A bordo vi sono anche campioni di batteri, moscerini della frutta, tessuti di criceto e uova di rana. Il 24 agosto, dopo 49 giorni trascorsi con successo nello spazio, Volynov e Zolobov rientrano a terra alle 21.33 ora di Mosca, a 200 chilometri a sud-ovest di Kokcetav, nel Kazakistan.

Una nuova importante tappa nell’esplorazione dell’Universo e del nostro pianeta è stata portata a termine. 

  ( continua )                                                                                     

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