SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Lousma fuori dallo Skylab)I

SPACE FLIGHT  NEWS 72 ( history )

 

Il 28 luglio 1973, a meno di un mese dal rientro a terra del primo equipaggio, un nuovo razzo Saturno 1B lancia nello spazio in direzione del "laboratorio celeste" Skylab altri tre astronauti. Si tratta di Alan Bean, comandante della missione e veterano dello spazio, Owen Garriott e Jack Lousma. A meno di otto ore dal lancio la capsula Apollo compie un perfetto "attracco" con il laboratorio orbitale. Subito dopo essersi trasferiti al suo interno, i nuovi "inquilini" della Stazione spaziale si mettono subito al lavoro. Il programma della missione è denso e molto articolato. Durante i due mesi previsti trascorsi a bordo, i tre astronauti effettuano con successo numerosi esperimenti che riguardano la biologia, la medicina dello spazio, l'osservazione del Sole e dello spazio interplanetario, nonché un attento studio dal cielo del nostro "pianeta madre". Un altro importante, e curioso esperimento, è quello commissionato da uno studente americano riguardo la possibilità da parte di un ragno di tessere la propria ragnatela in condizioni di totale assenza di gravità. Per questo a bordo del complesso spaziale oltre ai tre astronauti americani si trova anche come "carico utile" il ragno Arabella. Il 7 agosto Garriott e Lousma escono dallo Skylab e compiono una lunga "passeggiata" nello spazio della durata di sei ore e mezzo, per montare una nuova e più efficace "tenda parasole" sopra quella stesa dal precedente equipaggio. Il 25 settembre, dopo una permanenza record di 59 giorni a bordo del complesso orbitale, Bean, Garriott e Lousma rientrano sulla Terra con uno spettacolare tuffo nell'Oceano Pacifico. La ventinovesima missione umana americana nello spazio, si chiude con un bilancio più che positivo. I tre astronauti di Skylab 2 riportano a terra una quantità incredibile di dati scientifici e tecnici, che per essere analizzati completamente richiederanno diversi anni. E mentre al Centro Spaziale Kennedy già si prepara la terza e ultima missione con equipaggio verso lo Skylab, il 27 settembre l'Unione Sovietica lancia nello spazio la Soyuz 12 con a bordo i cosmonauti Vasily Lazarev e Oleg Makarov. E' il primo volo umano sovietico dopo la tragedia della Soyuz 11 del giugno 1971. I due uomini, al loro primo viaggio cosmico, collaudano la nuova nave spaziale profondamente modificata al suo interno; Radio Mosca nel notiziario serale informa che: << …l'equipaggio è costituito da due soli membri per far posto al sistema logistico che consente agli astronauti di indossare le tute spaziali al momento del lancio, del "docking", con un laboratorio cosmico o un'altra capsula Soyuz, e al momento della separazione dal modulo orbitale prima del rientro, come misura di sicurezza suggerita dal disastro della Soyuz 11 >>. Dopo quasi quarantotto ore dall'inizio del volo, il 29 settembre, Lazarev e Makarov rientrano sulla Terra nella regione di Karaganda, in Kazakistan, dimostrando la piena affidabilità della capsula Soyuz e rilanciando le ambizioni spaziali dell'Unione Sovietica.

 Il 16 novembre 1973 parte da Cape Canaveral la terza ed ultima missione umana verso lo Skylab. E’ la spedizione più lunga e la più proficua tra quelle effettuate; gli astronauti Gerald Carr, Edward Gibson e William Pogue, tutti e tre al loro primo volo nello spazio, conducono e portano a termine con successo numerose osservazioni astronomiche ed esperimenti medico-scientifici. Come gli equipaggi che li hanno preceduti, gli uomini di Skylab 3 passano molte ore ad osservare con interessanti risultati il nostro meraviglioso “pianeta blu”, ottenendo più di 41 000 immagini e fornendo abbondanti informazioni nei diversi campi di studi terrestri: agricoltura, ecologia, geologia, geografia, meteorologia, idrologia e oceanografia. Un altro esperimento portato a termine con successo e quello della fusione di metalli in assenza di gravità, grazie ad una speciale fornace portata a bordo del laboratorio. Il 25 dicembre, giorno di Natale, Carr e Pogue escono dallo Skylab per più di sette ore, per compiere alcuni lavori esterni e poter osservare, grazie a speciali strumenti, la cometa Kohoutek, che si trova a passare in quei giorni vicino alla Terra. I primi tre uomini della storia ha “festeggiare” nello spazio la fine di un anno solare e l’inizio di un altro, rientrano sulla Terra l’8 febbraio 1974 dopo 84 giorni trascorsi nel cosmo e dopo aver compiuto 1214 orbite intorno al nostro pianeta, nuovo record di permanenza umana nello spazio. Concluso con successo il programma Skylab ora per la NASA, l’ente spaziale americano, si apre una nuova grande sfida. La costruzione di un veicolo spaziale non più a “perdere” come i normali razzi finora lanciati, ma di un vero e proprio traghetto riutilizzabile più volte nello spazio: lo Space Shuttle!

                                                                                     ( Continua)

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