SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Lo Skylab in orbita intorno alla Terra)I

SPACE FLIGHT  NEWS 71 ( history )

 

 

A sette ore e trenta minuti dal lancio, come previsto dal piano di volo, l'equipaggio di Skylab 1 è a poca distanza dal laboratorio orbitale. << Ehi ragazzi >>, dice Conrad rivolgendosi agli uomini del Centro di Controllo a terra, << Questo "coso", (lo Skylab), visto qui ora nello spazio, sembra ancor più grande e gigantesco di quanto già non lo fosse sulla Terra! >>. Girando intorno alla Stazione, dall'interno della capsula Apollo, i tre astronauti confermano alla base a terra che uno dei due pannelli solari è andato perduto mentre l'altro è bloccato da un frammento dello schermo antimeteoriti. << Ok Houston >>, dice sempre il comandante Conrad, << è giunto il momento per noi di entrare nel vivo della nostra missione! Per prima cosa cercheremo, con una passeggiata nello spazio, di liberare il pannello solare superstite >>. Per Conrad, Weitz e Kerwin inizia ora la fase più difficile e rischiosa della loro avventura. Le radio e le televisioni di tutta America seguono con il fiato sospeso, minuto per minuto, la missione dei primi tre "meccanici spaziali" della storia. Dopo avere indossato le tute per l'uscita nello spazio, Conrad manovra l'Apollo il più vicino possibile allo Skylab, mentre Weitz tenuto saldamente per le gambe da Kerwin, si sporge dal portello della capsula tenendo tra le mani una lunga asta in cima alla quale sono state fissate un paio di "speciali" cesoie. Nonostante gli sforzi sovrumani di Weitz il pannello non si smuove. A questo punto, rinunciando ad ogni altro tentativo, su consiglio dei tecnici del Centro Spaziale di Houston, i tre astronauti compiono con successo la manovra di aggancio al laboratorio orbitale. Stanchi ma con il morale alto, Conrad, Kerwin e Weitz decidono per ragioni di sicurezza, di passare la loro prima notte nello spazio a bordo della capsula Apollo. Il giorno successivo entrano cautamente nel grande laboratorio americano protetti da maschere antigas, nell'evenienza che metalli e materie plastiche surriscaldati, data l'alta temperatura presente sullo Skylab, abbiano sprigionato pericolose sostanze tossiche. Le condizioni all'interno si mostrano invece tollerabili e i tre astronauti possono così iniziare ad affrontare uno dei primi compiti a loro assegnati, cioè lo spiegamento della grande "tenda parasole" attraverso una camera di compensazione per esperimenti che si affaccia su un lato del laboratorio. L'operazione, nel giro di poche ore, viene portata a termine con pieno successo. Ciò permette di abbassare notevolmente la temperatura a bordo del grande laboratorio scientifico. Il successivo 7 giugno, dopo un'accurata preparazione, Conrad e Kerwin escono nello spazio per 3 ore e mezza per liberare "l'ala" di pannelli solari rimasta bloccata. All'inizio, sporgendosi dal portellone per le uscite extraveicolari dello Skylab, Conrad tenta di tagliare il pezzo di metallo che tiene bloccata il pannello con delle cesoie assicurate all'estremità di una lunga asta, ma senza successo. Egli è allora costretto a strisciare lungo l'esterno della Stazione per guidare le "speciali" cesoie da vicino, e solo a questo punto, grazie anche all'aiuto dell'altro astronauta Kerwin, dalla sua posizione posta alla sommità del laboratorio, il comandante della prima missione Skylab è finalmente in grado di tagliare il fastidioso pezzo di metallo. A questo punto dopo aver assicurato un lungo cavo di circa nove metri alla trave di sostegno dei pannelli solari, Conrad si allontana ad una distanza di sicurezza, si passa lo stesso cavo lungo una spalla della sua voluminosa tuta spaziale e tira. La trave come per incanto si apre facendo estendere il pannello solare. Terminati alcuni altri piccoli lavori esterni, i due "meccanici spaziali" esultanti rientrano a bordo dello Skylab scoprendo che "l'ala" di pannelli solari estesi sta già ricaricando le batterie della Stazione. Con il ritorno a livelli normali di potenza, l'equipaggio e così finalmente in grado di riprendere il programma originale della missione. Durante il loro soggiorno sul grande laboratorio scientifico americano, Conrad, Weitz e Kerwin effettuano, grazie ai potenti telescopi installati a bordo, numerose osservazione del Sole e dello spazio interplanetario e fotografano più di dieci milioni di chilometri quadrati della superficie della Terra. Vengono anche condotti con successo, più esperimenti biomedici di quelli previsti dall'originale programma di volo, dando segni incoraggianti sulla possibilità di far lavorare degli uomini nello spazio per lunghi periodi. Il fantastico viaggio intorno alla Terra del primo equipaggio a bordo di Skylab termina il 22 giugno 1973, dopo 28 giorni trascorsi nel cosmo. Un vero record !

Per la NASA, l'ente spaziale americano è un nuovo successo. Gli astronauti Charles Conrad, Joseph Kerwin e Paul Weitz con la loro impresa hanno scritto una nuova esaltante pagina nella grande storia dell'esplorazione umana nello spazio.

 

                       (continua)

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