SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Apollo 16 in diretta TV)I

SPACE FLIGHT  NEWS 62 ( history )

 

Il 23 aprile Young e Duke iniziano la terza ed ultima attività scientifica sulla Luna. L'uscita dal LEM viene anticipata di circa trenta minuti rispetto al programma originale; in Italia le lancette dell'orologio segnano le 16.27. I due astronauti si dirigono con la jeep lunare verso il cratere "Raggio del Nord", dove oltre a compiere un interessante lavoro geologico, teso a saggiare le profondità del nostro satellite e la consistenza degli strati del sottosuolo, raccolgono il più grosso campione singolo di roccia lunare mai riportato a Terra; il suo peso: 18 chilogrammi! Terminata la lunga esplorazione i due "lunauti" ritornano verso il Modulo Lunare ripercorrendo la stessa rotta d'andata, ricalcando le stesse tracce lasciate precedentemente dalla "Rover". Sulla Terra, al Centro di Controllo di Houston, gli scienziati e i tecnici in ascolto registrano il divertente dialogo tra i due. Dice Duke: << Ehi John! Guarda, quelle sono delle tracce! Abbiamo trovato delle altre tracce sulla Luna! >>. Ribatte Young: << No, Charlie, sono le nostre! Stiamo tornando a casa, stiamo tornando verso il nostro Modulo Lunare! >>. Raggiunto il veicolo di allunaggio, Young e Duke rientrano a bordo chiudendo per l'ultima volta il portellone del LEM. La terza uscita sul suolo lunare è durata 5 ore e 40 minuti. La NASA, l'ente spaziale americano, può ritenersi soddisfatta: nel corso di tre spettacolari passeggiate sul suolo selenico, sotto l'occhio stupito di milioni di telespettatori di tutto il mondo, sono stati raccolti più di 100 chilogrammi fra pietre e polvere lunare, è stata poi installata una nuova stazione strumentale scientifica e montato il primo osservatorio astronomico su un altro corpo celeste! Entusiasti lo sono anche gli scienziati dell'intera comunità scientifica internazionale che, visto i numerosi dati raccolti, hanno calcolato che ci vorranno anni di lavoro prima che tutto il materiale portato a Terra da Young e Duke possa essere accuratamente analizzato, in modo da raccogliere le maggiori informazioni necessarie sulle origini e sulla struttura del nostro satellite naturale. Concludendo, tutti i principali obiettivi della missione Apollo 16 sono stati raggiunti, e questo nonostante alcuni piccoli e grandi inconvenienti che hanno messo in dubbio in alcune fasi del volo la perfetta riuscita della penultima missione umana sulla Luna. Il 24 aprile, alle 2.26 di notte ora italiana, in diretta televisiva, lo stadio di ascesa di Orion con a bordo Young e Duke decolla regolarmente dalla Luna, ricongiungendosi dopo un lungo e spettacolare inseguimento al Modulo di Comando Casper. Eseguito il trasbordo del materiale selenico raccolto, di quello fotografico e di alcuni strumenti scientifici, il LEM viene sganciato e fatto precipitare sulla superficie lunare provocando il previsto "lunamoto" artificiale registrato, questa volta, oltre che dagli strumenti delle precedenti missioni, anche dal nuovo osservatorio installato da Young e Duke su Cartesio. Qualche ora dopo, prima della definitiva uscita dall'orbita lunare, i tre astronauti, così come era avvenuto nella precedente missione di Apollo 15, rilasciano un mini-satellite destinato a studiare "l'astro della notte" per circa un anno. A questo punto Young, Duke e Mattingly concluse tutte le operazioni scientifiche e tecniche loro affidate, riprendono finalmente la via di casa. Lo straordinario viaggio dei tre astronauti americani è ormai entrato nella sua fase conclusiva. Non rimane che un ultimo spettacolare esperimento: il 25 aprile, nel bel mezzo del percorso Luna-Terra, Thomas Mattingly esce nello spazio per recuperare all'esterno della capsula Apollo tutti gli strumenti scientifici e fotografici che hanno funzionato durante il periodo orbitale lunare. E' la seconda passeggiata in pieno spazio interplanetario nella storia dell'astronautica. Il pilota del Modulo di Comando, l'unico dei tre ha non aver calcato il suolo lunare, rimane all'esterno per un'ora e ventiquattro minuti. Il 27 aprile, la fantastica avventura di Young, Duke e Mattingly giunge finalmente al suo epilogo: le radio e le televisioni di tutto il mondo, collegate in presa diretta dall'Oceano Pacifico, trasmettono il perfetto "splashdown" della capsula Apollo; in Italia sono le ore 20.44 . Sono trascorsi 11 giorni, 1 ora e 51 minuti dal momento del lancio da Cape Kennedy.

Con il volo di Apollo 16 un'altra pagina del grande "libro dello spazio" è stata scritta. Ma per una missione che va in archivio un'altra è già pronta a "salpare": si tratta di Apollo 17, che porterà per l'ultima volta l'uomo sulla superficie del nostro satellite.

 

                                                                                      ( Fine )

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