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(Young e
la Rover
lunare)I
SPACE FLIGHT NEWS 61 ( history )
Dopo un riposo ristoratore e un pranzo "lunare",
il 22 aprile John Young e Charles Duke scendono di
nuovo la scaletta del Modulo Lunare Orion: è l'inizio della seconda attività
extraveicolare. La loro meta è un'altura a circa 4 chilometri dal LEM
detta "Montagna di Pietra". Il quotidiano nazionale Il Giorno così
descrive la nuova straordinaria giornata dei due astronauti americani: <<
I due astronauti di Apollo 16, Young e Duke, hanno
oggi compiuto la loro seconda passeggiata lunare, domani effettueranno la terza
ed ultima che durerà soltanto cinque ore, poi lunedì 24 alle 2.22 ora italiana,
lasceranno il satellite per raggiungere in orbita il collega Mattingly. Alle
7.12 di martedì avverrà l'accensione del motore per l'inserimento sulla rotta
della Terra, dove giungeranno giovedì 27 aprile alle 21.30, con un giorno di anticipo sulla data prevista. E' questo il nuovo
programma elaborato dai tecnici del Centro di Controllo di
Houston per Apollo 16. La seconda passeggiata lunare è cominciata alle 17.41
ora italiana. Per primo è disceso di nuovo il comandante Young, seguito due
minuti dopo da Duke: i due astronauti erano in
perfetta forma avendo dormito un'ora in più del previsto. Appena usciti si sono
divisi i compiti: Duke si è incaricato di sistemare sulla "Rover", la
jeep lunare, tutto l'equipaggiamento che sarebbe servito più tardi, mentre
Young, su istruzioni da Terra, ha orientato verso il
pianeta "di provenienza" la telecamera a raggi ultravioletti dopo
averla messa all'ombra di Orion per timore che l'intenso calore della
superficie lunare battuta dal Sole possa danneggiarla. I preparativi per la
partenza, destinazione la "Montagna di Pietra", sono durati 50
minuti. Intanto da Houston hanno comunicato a Young che sarà inutile tentare di
aggiustare il cavo rotto ieri inavvertitamente da Duke. Si tratta di un cavo
elettrico che doveva collegare all'ALSEP, ( il gruppo di strumenti scientifici
lasciati dagli astronauti sulla Luna per lo studio del nostro satellite), lo
strumento per la misurazione del flusso termico lunare. Poiché sul Modulo
Lunare non ci sono forbici o "grattafili", la riparazione di emergenza avrebbe potuto danneggiare l'apparecchiatura e
perfino mandare in corto circuito tutto il complesso. Alle 18.20 la jeep,
pilotata da Young, è partita verso la "Montagna di Pietra", un
panettone alto 510 metri
che si trova a circa 4
chilometri da Orion. Dall'esame delle rocce che Apollo
16 porterà sulla Terra dalla "Montagna di
Pietra" gli scienziati si aspettano molto: in pratica si potrebbe
dimostrare che è vera l'origine "dinamica" della Luna, cioè che il
nostro satellite naturale ha avuto i suoi vulcani e che non è un "pezzo
morto" di roccia catturato dalla forza della Terra. La scalata alla
montagna non è stata facile: la jeep è partita a buona velocità, sui 13 chilometri orari,
ma poi è stata costretta a rallentare perché il terreno si era fatto
accidentato. La velocità si è così ridotta a 5 chilometri orari ed
è diminuita ancora quando Duke e Young hanno iniziato la scalata vera e propria
del monte. A 200 metri
si sono fermati per guardare il panorama. << Che
spettacolo stupendo >>, ha esclamato Duke, << vediamo voragini e
rovine Houston, e vediamo anche il nostro LEM >>. Approfittando della
sosta, i due astronauti hanno rimesso in funzione la telecamera posta sulla
"Rover", così anche a Terra si è potuto ammirare lo spettacolo: si è
visto un terreno cosparso di grosse pietre grigie e bianche. Anche
dalle immagini televisive la pendenza della collina è stata nettamente
percettibile. Duke ha segnalato: << Ragazzi, camminando qui sembra di
attraversare un campo arato da poco sul quale sia appena piovuto >>. Da
Houston gli hanno risposto: << Charles, fotografa tutto, più che puoi
>>. E Duke: << Base, non smetto un attimo
di schiacciare il bottone! >>. I due astronauti, prima di riprendere il
viaggio sulla jeep, hanno raccolto alcuni campioni di rocce che hanno rinchiuso
in speciali sacchetti di plastica e accuratamente catalogato. Il loro
"raccolto" totale dovrà essere di oltre 80 chili fra rocce e polvere
lunare. La seconda uscita extraveicolare di Young e Duke è durata più di sette
ore, quasi tutte trascorse sulla "Montagna di Pietra". I due
esploratori sono ritornati alla loro "casa" verso le ore 1.00
italiane. Domani usciranno da Orion alle 16.52 per la terza e ultima uscita:
durerà soltanto cinque ore, un programma ridotto per risparmiare le forze dei
due astronauti in vista del ritorno sulla Terra. La destinazione della terza ed
ultima EVA, ( Extra Vehicular Activity ), è il cratere "Raggio del
Nord" che si trova al centro di una zona assai tormentata >>. Il lavoro
di John Young e Charles Duke sulla superficie lunare sta procedendo
magnificamente, in un futuro non molto lontano, sarà grazie a questi due
"inviati" dalla Terra, insieme a quelli che
li hanno preceduti e a coloro che li seguiranno, se un giorno i misteri
dell'Universo saranno finalmente svelati…
(Fine))
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