SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Il Modulo Lunare Antares)I

SPACE FLIGHT  NEWS 50 ( history )

 

Il giorno successivo, 6 febbraio 1971, Shepard e Mitchell discendono di nuovo la scaletta del Modulo Lunare "Antares": è l'inizio della seconda attività extraveicolare per gli astronauti di Apollo 14 sul satellite naturale della Terra. Il loro obiettivo questa volta è raggiungere e scalare il "Cone Crater", il Cratere del Cono, distante circa due chilometri dal punto di atterraggio. Dopo due ore di faticoso cammino, << Il pendio è molto elevato e il terreno sembra essere più solido >> comunica Mitchell, i due astronauti sono ormai ad un passo dalla vetta quando dal centro di controllo a terra arriva perentorio l'ordine di rientro: << Dovete tornare indietro ragazzi, la scalata è sospesa! Dai dati medici che rileviamo avete un ritmo cardiaco molto elevato, state ansimando e traspirando…siete ormai al limite. Tornate indietro! >>. Ricevuto il messaggio ai due delusi astronauti non resta che eseguire l'ordine e ritornare sulla strada che conduce al Modulo Lunare. Durante il tragitto di ritorno Shepard e Mitchell continuano comunque la raccolta di campioni di roccia e polvere lunare. In questa seconda escursione sono circa 25 i chilogrammi di Luna raccolti. Poco prima di rientrare a bordo del LEM il comandante di Apollo 14 Alan Shepard estrae dalla tuta due palline da golf e, mediante l'asta del raccoglitore di campioni, le scaglia grazie alla ridotta gravità lunare, ad oltre due miglia di distanza. << Houston, come sapete sono un appassionato di golf, ma come giocatore a dire la verità sulla Terra sono un po’ scarso…così mi sono rifatto sulla Luna. Ora sicuramente dovrei essere il detentore del record di distanza per un tiro a golf! >>, commenta Shepard. Dopo quattro ore e quarantaquattro minuti trascorsi sul suolo, i due protagonisti del "ritorno alla Luna" richiudono il boccaporto del Modulo Lunare "Antares". Poi qualche ora dopo danno l'addio al satellite. Le fasi del decollo, l'inseguimento, l'avvicinamento e l'aggancio con il Modulo di Comando "Kitty Hawk" si svolgono regolarmente. Shepard e Mitchell rientrano sull'Apollo con un totale di 44 chilogrammi di campioni lunari, numerose foto scattate e centinaia di metri di pellicola. Il viaggio di ritorno verso la Terra si svolge tranquillamente, Shepard, Roosa e Mitchell compiono anche, per la prima volta nella storia del programma Apollo, alcuni importanti esperimenti medico scientifici. Il 9 febbraio 1971, a nove giorni dalla storica partenza da Cape Kennedy, la missione di Apollo 14 si conclude trionfalmente, con un perfetto ammaraggio della capsula nell'Oceano Pacifico. Ecco la corrispondenza di quel giorno dall'inviato speciale de Il Resto del Carlino: << Alle 22.05 ora italiana, con la stessa cronometrica precisione con cui il LEM aveva atterrato tre giorni fa sulla Luna, il modulo di comando dell'Apollo 14 con Alan Shepard, Edgard Mitchell e Stuart Roosa ha ammarato nell'Oceano Pacifico a poco più di 1400 Km. dall'Isola di Samoa. Dalla portaerei "New Orleans", che si era portata nella zona di ammaraggio, si sono levati gli elicotteri della marina incaricati di issare a bordo i tre astronauti. Si è così conclusa dopo un volo di nove giorni la terza avventura lunare della serie Apollo, senz'altro la più emozionante, la più perfetta e la più ricca per la scienza tra quelle finora compiute. "Ben tornati a casa" è stato il primo messaggio trasmesso dalla portaerei ai tre astronauti. Al momento di colpire l'acqua la velocità della navicella, appesa ai tre paracadute, era di 35 chilometri orari. L'ultima fase dell'impresa dell'Apollo 14 è stata perfetta. Le buone condizioni del tempo hanno consentito a milioni di telespettatori di seguire l'operazione di recupero subito iniziata, come è consuetudine, dagli uomini-rana. Uno alla volta i reduci della Luna sono usciti dalla navicella e sono stati issati a bordo degli elicotteri che li hanno poi trasportati sulla portaerei "New Orleans". Giovedì mattina, 12 febbraio, i tre astronauti raggiungeranno in elicottero Samoa e di qui, trasferitisi su un grosso aereo a reazione, raggiungeranno Houston nelle prime ore di venerdì. Li attendono per interrogarli gli scienziati del centro spaziale. Una volta giunto a bordo della portaerei, dopo il recupero, il comandante Alan Shepard, ha definito il volo dell'Apollo 14 un grande e clamoroso successo… >>. Una nuova grandiosa tappa nell'esplorazione dell'Universo circostante la Terra è stata raggiunta, altre presto ne seguiranno… 

                                                                                                                               (continua)

                                                                                                                          

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