SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Bean accanto al  Surveyor III)I

SPACE FLIGHT  NEWS 43 ( history )

 

Il 20 novembre Conrad e Bean indossati nuovamente casco, guanti, stivali e zaini scendono per la seconda volta la scaletta del LEM. Ha inizio così la seconda attività extraveicolare sulla superficie lunare, in Italia sono le 5.01 del mattino. Dopo una breve fermata nei pressi della "stazione scientifica", installata il giorno prima, i due "pedoni lunari" si dirigono verso il grande cratere dove il 20 aprile 1967 scese dolcemente la sonda americana Surveyor III. E' la prima volta che l'uomo ritrova, su un corpo celeste che non è la Terra, un veicolo da lui stesso lanciato nello spazio. I due astronauti non riescono a nascondere una certa emozione, ma vengono anche colpiti dal fatto che il Surveyor presenti uno strano colore marroncino. << Houston, vi ricordate di che colore era quando è partito? >>, chiede Conrad. << In parte bianco, in parte blu >>, rispondono da Terra. << Ora la sonda appare uniformemente ricoperta da una polvere finissima, probabilmente la stessa polvere lunare che il Surveyor ha sollevato due anni e mezzo fa' quando atterrò all'interno di questo cratere >>, spiega Bean. Per il resto la sonda spaziale risulta in eccellenti condizioni e i solchi che il suo braccio automatico aveva scavato sulla superficie selenica, sono ancora lì intatti. Dopo averlo ampiamente fotografato da ogni angolo, Conrad e Bean provvedono a staccarne alcuni pezzi, come la telecamera, la piccola radio trasmittente ed altre apparecchiature. Finita l'esplorazione, i due astronauti tornano verso l'Intrepid carichi come cercatori d'oro che abbiano incontrato un ricchissimo filone di pepite. Del loro lavoro nell'Oceano delle Tempeste Conrad e Bean sono fieri e felici, hanno raggiunto tutti gli obiettivi previsti dal programma di volo. Alle 8.45 ora italiana, dopo Bean anche Conrad risale a bordo del LEM, ha così termine anche la seconda escursione sulla superficie lunare. Ormai il soggiorno sulle desolate lande seleniche volge alla fine. Alle 15.26 viene acceso il motore dello stadio di ascesa del LEM. Comincia la lunga salita verso l'orbita, verso l'appuntamento con il terzo membro dell'equipaggio di Apollo 12, Richard Gordon. Alle 19.01 tutto il mondo assiste in diretta televisiva, al perfetto aggancio tra il Modulo di Comando Yankee Clipper e il Modulo Lunare Intrepid. E' un "docking" da manuale: come due vagoni in manovra sui binari! Anche il viaggio di ritorno, così come tutto il resto della missione, si svolge rispettando il programma stabilito. Il 24 novembre alle 21.58 ora italiana, Conrad, Gordon e Bean tornano felicemente sul nostro pianeta ammarando nell'Oceano Pacifico a meno di cinque chilometri dalla portaerei di recupero "Hornet", dopo un fantastico volo durato 244 ore, 36 minuti e 25 secondi.  

                                                                                                                                               (continua)

                                                                                                                         

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