SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Lo spettacolare lancio di Apollo 12)I

SPACE FLIGHT  NEWS 41 ( history )

 

Sono le 17.22 ora italiana del 14 novembre 1969, quando dalla rampa di lancio di Cape Kennedy la immane fiammata del gigantesco razzo Saturno V fa ancora una volta tremare la terra e l'aria. Lo spettacolo è forse meno suggestivo della partenza di Apollo 11, certamente è più terrificante. Una pioggerella intermittente a speranzose schiarite caratterizza la situazione meteorologica sul cosmodromo americano, finché proprio al momento del lancio, si scatena un violentissimo temporale. I direttori responsabili del volo e delle operazioni di lancio, dopo un rapido consulto decidono di non procedere ad alcun rinvio. Il momento drammatico avviene poco dopo il distacco del Saturno dalla rampa di lancio: una violenta scarica di fulmini si abbatte sul più grande complesso spaziale della storia! Quello che avviene nella capsula Apollo posta in cima al razzo vettore è veramente agghiacciante: l'erogazione dell'energia elettrica a bordo si interrompe, le comunicazioni con la base a terra subiscono una battuta d'arresto. Subito entrano in funzione i circuiti di emergenza, poi fortunatamente tutto riprende a funzionare regolarmente. Ristabilito il contatto radio con la Terra, Conrad riferisce: << Ragazzi, qui ci è caduto addosso tutto il mondo! Non sono sicuro, ma credo che siamo stati colpiti da un fulmine. Ho visto una sorta di bagliore. Sapete, tutti i segnali d'allarme sono scattati, c'erano tante luci accese che non riuscivamo neppure a contarle >>. Alle 17.34 ora italiana, Apollo 12 raggiunge l'orbita terrestre. Dopo il drammatico incidente, comunque, l'ottimismo più giustificato prende stabile possesso alla NASA. Tutti i controlli eseguiti dai tecnici del Centro di Controllo di Houston e da Conrad, Gordon e Bean nello spazio assicurano che ogni apparecchiatura a bordo di Apollo, funziona alla perfezione. Alle 20.09, esattamente come stabilito dal piano di volo, gli astronauti di Apollo 12, compiuto un giro e mezzo in orbita intorno al nostro pianeta, riaccendono il terzo stadio del Saturno e fuggono dalla Terra immettendosi nella prevista traiettoria translunare. Successivamente con una prima trasmissione televisiva a colori dallo spazio, i tre astronauti mostrano al mondo il distacco del Modulo di Comando Yankee Clipper dal terzo stadio del Saturno ed il conseguente aggancio al Modulo Lunare Intrepid. Il volo di avvicinamento di Apollo 12 al satellite naturale della Terra avviene regolarmente e senza nessun altro intoppo. Conrad, Gordon e Bean sono tranquilli, dormono, mangiano, lavorano e scherzano con i tecnici della base a terra. La missione di Apollo 12 riporta l'uomo sulla Luna. Quello che era stato un sogno di millenni si realizza due volte nello stesso anno, questo 1969 che non potrà passare alla storia se non come quello della conquista umana del nostro satellite. Ma se la straordinaria impresa dell'equipaggio di Apollo 11 era di dimostrare che l'uomo poteva scendere sulla Luna e ritornare, sano e salvo, a terra, il volo di Conrad, Gordon e Bean apre una nuova era nella storia dell'astronautica. Nel corso delle due previste "passeggiate" nell'Oceano delle Tempeste, i due "pedoni lunari", Conrad e Bean oltre a raccogliere una maggiore quantità di rocce rispetto ad Armstrong e Aldrin, dovranno installare la prima "stazione scientifica" sulla superficie del nostro satellite. Con Apollo 12 inizia la vera e propria esplorazione scientifica della Luna…                     

                                                                                                                             ( continua )

                                                                                                                          

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