SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(L'equipaggio di Apollo 12)I

SPACE FLIGHT  NEWS 40 ( history )

 

La straordinaria impresa lunare compiuta dall'equipaggio di Apollo 11, chiude di fatto la fantastica "corsa" spaziale tra Stati Uniti e Unione Sovietica verso il nostro satellite. L'11 Ottobre 1969 dal cosmodromo di Baikonur viene lanciata verso lo spazio la Soyuz 6 con a bordo due cosmonauti, il comandante Gheorgy Shonin e l'ingegnere di volo Valery Kubasov. A pochi minuti dall'inizio del volo la Soyuz entra regolarmente in orbita ad un'altezza di 223 chilometri da terra. Dopo circa ventiquattro ore sempre da Baikonur prende il via una seconda missione di una capsula abitata, è quella della Soyuz 7. Al suo interno si trovano tre cosmonauti: Anatoly Filipchenko, Viktor Gorbatko e Vladislav Volkov. Altre ventiquattro ore dopo viene lanciata la Soyuz 8 con a bordo due cosmonauti veterani dello spazio: Vladimir Shatalov e Alexey Yeliseyev. E' il più importante esperimento messo a punto dall'Unione Sovietica: ben tre astronavi con sette cosmonauti a bordo volano contemporaneamente intorno alla Terra! Le orbite delle "navi spaziali" sono simili e ben presto iniziano le delicate manovre di appuntamento. Il 13 ottobre le tre capsule si avvicinano a pochi metri l'una dall'altra, volando in formazione, senza però compiere alcun aggancio; poi all'interno della Soyuz 6 l'equipaggio a bordo effettua una serie di esperimenti tra cui la saldatura di alcune parti di metallo in condizioni di assenza di gravità e alcune riprese fotografiche della Terra. Il 16 ottobre dopo aver compiuto 75 orbite la Soyuz 6 con a bordo Shonin e Kubasov rientra a terra, seguita ad un giorno di distanza l'una dall'altra dalla Soyuz 7 e dalla Soyuz 8. Dopo la conclusione della spettacolare missione l'agenzia sovietica TASS dirama un comunicato sulle finalità dell'impresa: << Il triplice volo spaziale che si è concluso oggi con il rientro dell'ultima Soyuz, segna una tappa fondamentale e indispensabile, nella realizzazione della prima piattaforma orbitante intorno alla Terra >>. Il 14 Novembre, gli occhi di tutto mondo sono di nuovo puntati su Cape Kennedy: non sono ancora trascorsi quattro mesi dalla fantastica "notte lunare" del 20 luglio, che già sulla rampa di lancio altri tre uomini, si apprestano a ripetere la grande impresa dello sbarco sul suolo del nostro satellite naturale. Protagonisti del "ritorno alla Luna" sono gli astronauti Charles Conrad, comandante, Alan Bean, pilota del Modulo Lunare Intrepid e  Richard Gordon, pilota del Modulo di Comando Yankee Clipper. Il luogo prescelto dell'allunaggio è nell'Oceano delle Tempeste; Conrad e Bean hanno in programma un compito specialissimo: il ritrovamento della sonda automatica Surveyor 3, allunata dolcemente nell'aprile del 1967. I due "pedoni lunari", una volta raggiunto l'ordigno, dovranno prelevare alcune parti fondamentali della sonda e riportarli a terra, insieme ad un vasto campionario di rocce lunari. L'inviato speciale del Corriere della Sera, Giancarlo Masini, così descrive nel suo articolo le ultime fasi alla vigilia del lancio: << Apollo 12 è pronto sulla rampa di lancio: la Nasa lo conferma, anche se all'ultimo istante è stato sostituito a tempo di record un serbatoio di idrogeno che si è rivelato difettoso durante il count-down. Nulla può impedire che domani, 14 novembre 1969, sia dato il go al grande Saturno V, destinato a portare Apollo 12, con tre uomini a bordo, sulla Luna per il secondo sbarco umano sulla superficie del nostro satellite. Il viaggio dei tre astronauti, Conrad, Gordon e Bean, ha rischiato di essere posticipato di un mese: durante il count-down infatti  si è rivelato un forellino impercettibile nel serbatoio di idrogeno, un forellino di cui nessuno si era accorto, ma che aveva lasciato scappar via tutti i chilogrammi di idrogeno che conteneva. Nella notte tra mercoledì e giovedì ( oggi è venerdì, vigilia del lancio ) i camici bianchi di Cape Kennedy hanno lavorato come schiavi alla sostituzione del pezzo difettoso. E siccome dei pezzi in magazzino non ce n'erano, hanno staccato quello già pronto su Apollo 13, e l'hanno montato su Apollo 12. E' stato un giorno pieno di attese, che i tre astronauti hanno trascorso pilotando jet, per tenersi in allenamento ma soprattutto per non pensare alla prossima impresa. Ora i pezzi della nave, del vascello spaziale, sono OK: Saturno V, Yankee Clipper (il modulo di comando) e Intrepid (il LEM) , sono a posto. Cominciano intanto ad arrivare turisti e curiosi a Cape Kennedy, anche se la giornata è plumbea e non vi è il proverbiale sole della Florida: è una di quelle giornate che nessun depliant turistico descriverebbe volentieri. Tra gli  astronauti, protagonisti di questo nuovo volo, il novellino ai viaggi spaziali è Bean, Alan Bean che continua a guardare l'orologio e non ne può più di partire, è il più entusiasta dei tre. La stampa mondiale in questi ultimi giorni si occupa del lancio: non vi è più però l'attesa spasmodica di Apollo 11, ormai si fa pieno affidamento sulla scienza e la tecnica, pare proprio che andare sulla Luna sia un giochetto da ragazzi…>>. Una nuova grande avventura sta per incominciare. A Cape Kennedy il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli…

                                                                                                                                             ( continua )

                                                                                                                         

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