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(Apollo 11 in orbita lunare)I
SPACE FLIGHT NEWS 36 ( history )
La marcia di avvicinamento di Apollo 11 alla
Luna dura tre giorni, durante questo tempo gli astronauti a bordo e gli
specialisti della NASA a terra sono impegnati in una serie di esperimenti
scientifici riguardanti la navigazione interplanetaria, oltre al continuo e costante
controllo degli equipaggiamenti e degli impianti di bordo. Vengono effettuati
anche numerosi collegamenti televisivi. Tutto procede bene. Il quotidiano La Stampa del 18 luglio 1969
così descrive la fantastica "trasvolata spaziale": <<
Oltrepassato l'ipotetico punto a metà strada fra la Terra e la Luna, Apollo 11 sfreccia
verso la meta. "Tutto è perfetto- ha dichiarato un portavoce della Nasa a Houston- Questo volo è
impeccabile come una equazione". L'astronave si è trovata alla medesima
distanza fra la Terra
e la Luna questa
mattina, 17 luglio, alle 10.35 ora di New York, corrispondenti alle 16.35 in Italia; 193.130 chilometri
da una parte, 193.130
chilometri dall'altra. La somma delle due misure è 386.260 Km., l'attuale
distanza fra il nostro mondo e quello che Armstrong, Aldrin e Collins si apprestano a
scoprire. I tre astronauti stanno bene. Le loro rare frasi- nel solito stile
laconico e tecnico- indicano calma, buon umore e soddisfazione. L'equipaggio di
Apollo 11 viene anche tenuto informato su ciò che succede sulla Terra; in
particolare Armstrong, Aldrin
e Collins sono interessati agli ultimi sviluppi
riguardanti il volo della sonda sovietica Lunik
15…>>. Infatti, proprio alla
vigilia del volo di Apollo 11, il 13 luglio, l'Unione Sovietica ha lanciato
verso la Luna la
sonda Lunik 15. Nessuno sa quali compiti siano
affidati al nuovo ordigno spaziale. Radio Mosca, nei suoi brevi bollettini, si
limita a comunicare che la missione di Lunik 15
rientra "…nel programma sovietico di esplorazione del nostro satellite naturale,
cominciato con successo dieci anni fa con il lancio del Lunik
1". Il mistero che circonda la
missione induce a pensare che i sovietici stiano preparando una grande impresa.
L'opinione di molti scienziati di fama mondiale e che la sonda possa discendere
automaticamente sulla Luna, prelevare dei campioni del suolo e ritornare sulla
Terra, precedendo così all'ultimo momento la spedizione americana. Sui giornali
di tutto il mondo intanto si forniscono notizie sulle caratteristiche della
Luna, il corpo celeste che ha sviluppato la spettacolare "gara
spaziale" tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Il nostro satellite naturale
ha un diametro di 3.476
chilometri, pari a poco più di un quarto del diametro
terrestre. La distanza media rispetto alla Terra è di 384.400 chilometri.
Il tempo di rivoluzione della Luna intorno al nostro pianeta è di 27 giorni
terrestri, mentre il tempo di rotazione intorno al proprio asse è uguale a
quello di rivoluzione, per questo la
Luna ci presenta sempre la stessa faccia. La gravità sulla
superficie selenica rispetto a quella della Terra è di un sesto. Le forti
escursioni termiche, dai +130 gradi C delle regioni illuminate dal Sole ai -150
gradi C delle zone in ombra, sono dovute all'assoluta mancanza di atmosfera. Le
vaste zone oscure della Luna, visibili anche ad occhio nudo da terra, sono i
cosiddetti Mari. Altre zone, più piccole o isolate, prendono i nomi di Lacus (lago), Sinus (baia) e Palus (palude). Le zone più chiare della Luna, infine, sono
dette Terre, ed è quanto è rimasto della primitiva crosta selenica.
Sabato 19 Luglio: sono le 19.47 ora italiana,
dopo aver percorso quasi 400.000 chilometri, Apollo 11 entra in orbita
lunare. E' la voce di Armstrong a dare l'annuncio alla
base a terra: << Houston, manovra perfetta : Apollo 11 è in orbita
intorno alla Luna! >>. << Ricevuto Apollo 11, siete a bordo del
miglior veicolo che esista! >>, rispondono dal centro di controllo. E' la
conferma della perfetta immissione dell'astronave in orbita selenica, un
ulteriore conferma che tutta la missione sta procedendo regolarmente. Sulla La Stampa del 20 luglio 1969
si legge: << La desolata superficie lunare scorre adesso sotto lo scafo
dell'Apollo. I tre americani hanno raggiunto la meta. La spedizione partita da Cape Kennedy è entrata oggi in
orbita attorno al satellite e, domani, alle 22.19 ora italiana, Armstrong e Aldrin atterreranno,
nel goffo ma agile LEM, sulla "spiaggia" sud-occidentale del Mare
della Tranquillità. Poche ore dopo- dovrebbero essere dieci, ma potrebbero
essere assai meno- Armstrong uscirà dal veicolo e
sbarcherà, primo uomo, sulla Luna. Dice Isaac Asimov,
lo scienziato-scrittore: << Sarà una delle poche date storiche che gli
uomini ricorderanno fra qualche millennio >>.
Finora, tutte le manovre compiute da Armstrong, Aldrin e Collins non sono che la ripetizione di manovre analoghe
eseguite già nelle precedenti missioni di Apollo 8 e Apollo 10. Da ora in
avanti, comincia l'avventura nell'ignoto. Il " grande momento" si sta
avvicinando…
(continua)
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