SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Il laboratorio spaziale Skylab)I

SPACE FLIGHT  NEWS.. (speciale anniversari)

  1973-2003: TRENT'ANNI FA IL PROGRAMMA  "SKYLAB"

 

 

Anno 1973: l'America impegnata nella conquista della Luna trascura, fino all'inizio degli anni settanta, il lavoro e la sperimentazione tecnico-scientifica in orbita terrestre. La lacuna viene però colmata la mattina del 14 maggio, quando un potente razzo vettore Saturno V parte da Cape Kennedy trasportando nello spazio, in orbita intorno alla Terra, lo Skylab, il "laboratorio del cielo".  Skylab è una stazione orbitante ricavata adattando il terzo stadio del Saturno V, al quale sono stati tolti i motori e i grandi serbatoi del propellente. La struttura pesa 76 tonnellate e ha una lunghezza complessiva di 36 metri. Il suo interno è suddiviso in due comodi ambienti: la sezione inferiore contiene la "zona" di lavoro e di riposo degli astronauti; quella superiore un ampio vano dove gli "inquilini" spaziali possono "nuotare" in assenza di peso. Sopra di essi è montato un importante strumento per l'osservazione del Sole, l'Apollo Telescope Mount. Il volume interno totale di Skylab è di circa 331 metri cubi, quasi lo stesso di una piccola casa di due stanze. Le vettovaglie, l'acqua e il vestiario per i nove astronauti dei tre equipaggi delle missioni programmate per Skylab, sono state immagazzinati in speciali contenitori prima del lancio. Nulla è stato tralasciato per assicurare il massimo comfort agli astronauti che si avvicenderanno nel grande laboratorio. Respireranno una miscela di ossigeno e azoto in un ambiente mantenuto alla temperatura costante di 21° centigradi. Subito dopo l'immissione in orbita a 435 chilometri di altezza, senza uomini a bordo, il centro di controllo a terra si rende conto di un imprevisto che rischia di mandare a monte l'intero programma Skylab: lo scudo protettivo contro le micrometeoriti e il surriscaldamento dovuto ai raggi del Sole si stacca, distruggendo uno dei due grandi pannelli a celle solari per l'energia elettrica e danneggiando seriamente l'altro. Alla NASA decidono comunque di andare avanti e così, il 25 maggio, una capsula Apollo trasporta sul laboratorio il primo terzetto di astronauti: il veterano Charles Conrad, Paul Weitz e Joseph Kerwin. I tre si fermano a bordo per ventotto giorni, inaugurando l'attività scientifica della stazione; con un'abile attività extraveicolare riescono a stendere un parasole dorato e a riparare il pannello solare danneggiato. Il rientro a terra dei primi "meccanici" dello spazio avviene con successo il 22 giugno. Il 28 luglio altri tre astronauti raggiungono lo Skylab, sono Alan Bean, Owen Garriott e Jack Lousma, i quali istallano un nuovo e più efficace parasole e avviano una proficua attività di osservazione della Terra e delle protuberanze solari. Il secondo equipaggio di Skylab ritorna a casa il 25 settembre dopo cinquantanove giorni di permanenza nello spazio. La terza e ultima missione verso il laboratorio celeste, inizia il 16 novembre 1973. A bordo della capsula Apollo vi sono gli astronauti Gerald Carr, Edward Gibson e William Pogue. Il loro impegno più gravoso consiste in una attività extraveicolare di sette ore, nel giorno di Natale, durante le quali sostituiscono le pellicole fotografiche negli strumenti astronomici e osservano la splendida cometa di Kohoutek che sta transitando vicino al nostro pianeta. Carr, Gibson e Pogue soggiornano sullo Skylab per ottantaquattro giorni, stabilendo il nuovo primato di permanenza umana nel cosmo. Il loro rientro a terra avviene l'8 febbraio 1974. Dopo queste missioni la NASA decide di mettere a riposo lo Skylab, bisognoso di troppe manutenzioni, nella speranza di poterlo riparare durante uno dei primi voli dello Shuttle. La stazione però non riesce a vivere così a lungo: entrata in contatto con gli strati superiori dell'atmosfera, rallenta la sua velocità orbitale perdendo progressivamente quota, fino al tuffo finale verso la Terra l'11 luglio 1979. Lo Skylab si disintegra in miriadi di pezzi al di sopra dell'Oceano Indiano e in alcuni territori desertici dell'Australia occidentale.

                                                                                                                                                                                   (fine)

                                                                                                                         

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