SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(La Luna [satellite naturale terrestre])I

SPACE FLIGHT  NEWS  15 ( history )

 

Luglio 1964, la corsa alla Luna continua, Unione Sovietica e Stati Uniti hanno un unico obbiettivo: arrivare per primi con propri cosmonauti sul misterioso e affascinante suolo selenico. Ma ad alcuni interrogativi è soprattutto necessario rispondere, perché dalla loro risoluzione dipende la possibilità o meno di inviare l'uomo sulla Luna. Quale è la precisa composizione del nostro satellite? Vi sono zone dove l'uomo possa atterrare senza rischi? Quali sono le temperature sulla superficie selenica? Qual è l'origine della Luna? Questi ed altri numerosi problemi dovranno essere risolti; per questo il 28 luglio 1964 da Cape Kennedy viene lanciata la sonda Ranger 7, lo scopo è quello di fotografare la Luna.  Subito dopo il lancio, un portavoce della N.A.S.A. dichiara: <<La partenza è stata perfetta! La traiettoria risulta esatta e le prospettive di successo appaiono notevoli. Sei sono le telecamere che entreranno in funzione e che potrebbero dare per la prima volta un'immagine ravvicinata della Luna >>. Il viaggio interplanetario viene seguito da tutto il mondo: molte sono infatti le incognite che potrebbero compromettere il suo perfetto svolgimento, ma se l'impresa riuscirà nuovi dati arricchiranno la conoscenza umana della Luna. Il 31 luglio il Ranger 7 raggiunge la superficie della Luna nei pressi del Mare delle Nubi, la sonda interplanetaria è allunata a circa 15 chilometri dal punto previsto dal programma originale. Diciotto minuti prima dell'impatto le telecamere disposte a bordo della sonda spaziale sono entrate regolarmente in funzione, e hanno ritrasmesso a terra le fotografie del suolo lunare. Esse sono più di quattromila, la qualità delle immagini è stata definita ottima: il giorno dopo occupano le prime pagine dei giornali di tutto il mondo.

Il presidente degli Stati Uniti Lyndon Johnson commenta: << La missione della sonda Ranger 7 è stata senza dubbio una impresa magnifica, questo successo segna un altro passo che avvicina il momento dell'esplorazione diretta dell'uomo del suolo lunare !>>. Da parte sua la N.A.S.A. precisa che la zona di discesa del Ranger 7, vale a dire il Mare delle Nubi, è senza dubbio un ottimo luogo per un futuro sbarco umano; la superficie, per quanto è dato di sapere in base alle ultime fotografie, scattate prima dell'impatto, sembra essere ricoperta da uno strato di polvere. Il successivo 17 febbraio 1965, circa sei mesi dopo il successo del Ranger 7, viene lanciato sempre da Cape Kennedy il Ranger 8, come la precedente anche questa missione  è un successo, la sonda raggiunge la Luna rimandando a terra nuove fotografie.

Trascorre ancora circa un mese e il 21 marzo 1965 è la volta del Ranger 9 che, spinta dal potente razzo vettore Atlas-Agena si innalza da Cape Kennedy dirigendosi verso la Luna. Vi arriva il 24 marzo schiantandosi nei pressi del cratere Alfonso, sono più di seimila le immagini rimandate a terra. La N.A.S.A. annuncia questo nuovo trionfo ricordando che << …con le missioni Ranger le informazioni ottenute sul nostro satellite sono di gran lunga superiori a quelle raccolte dagli astronomi durante i secoli passati >>. Ora la Luna è più vicina, il traguardo per Stati Uniti e Unione Sovietica sembra lì a pochi passi, ma chi arriverà prima?

( continua ….)

                                                                                                                          

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