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(Il razzo
Saturno V)I
SPACE FLIGHT NEWS
26 ( history )
Il 9 novembre 1967 il Centro Spaziale Kennedy è protagonista di un avvenimento memorabile nella
storia dell'esplorazione del cosmo. Dalla nuova rampa di
lancio 39A, costruita appositamente per l'occasione, parte per il suo primo
collaudo nello spazio, il gigantesco razzo Saturno V, il più grande e
costoso missile vettore del mondo. Dopo il lutto e il dolore, riparte la corsa
alla Luna! Il volo del Saturno V, che trasporta alla sua sommità una capsula
Apollo senza uomini a bordo, serve a collaudare la compatibilità di tutti i sistemi tecnico-scientifici, messi a punto
nell'ambito del programma che dovrebbe dare all'America il primato nella
conquista della Luna. Il gigantesco vettore rappresenta il capolavoro
dell'ingegnere tedesco, naturalizzato americano, Wernher
von Braun. Sviluppato a partire dall'inizio degli anni sessanta presso il Marshall Space Center di Huntsville,
in Alabama, il Saturno V è formato da tre stadi, pesa complessivamente 3 000
tonnellate ed è alto 111
metri. Il primo stadio del Saturno, contrassegnato dalla
sigla S-IC, è dotato di cinque motori a razzo che gli conferiscono una spinta di 3 450 000 chilogrammi;
è alto 40 metri
è ha un diametro di 10
metri. Il secondo stadio, che reca la sigla S-II, ha cinque motori i quali forniscono una spinta di 526 000
chilogrammi; è alto 25
metri e ha lo stesso diametro del primo stadio. Il terzo
ed ultimo stadio, chiamato S-IVB, ha un solo motore, che da una spinta da 104
000 chilogrammi; è alto 18 metri e ha un diametro
di sei metri e mezzo. Il mattino del 9 novembre, all'accensione dei motori del
primo stadio, un tremendo boato lacera l'aria e la terra di Cape
Canaveral, l'intera area del centro spaziale trema
come se fosse al centro di un terremoto: il rumore generato dal Saturno V è
impressionante, la sua potenza è tale da provocare il crollo di una postazione
televisiva americana, distante quasi cinque chilometri dalla rampa di lancio!
Il volo del gigantesco razzo si svolge con assoluta regolarità. In pochi
minuti, durante il quale il Saturno brucia milioni di litri di propellente, il
terzo stadio con il complesso Apollo viene collocato
in orbita ad una altezza di 185 chilometri. Da qui viene
poi riacceso il terzo stadio che innalza il complesso spaziale fino ad una
quota di 17 000
chilometri. Avvenuta la separazione
dal terzo stadio, la capsula Apollo sale ancora più in alto per poi tuffarsi
all'ingiù verso gli strati densi dell'atmosfera, ricreando le condizioni di
velocità e temperatura che gli astronauti troveranno al loro rientro sulla
Terra. La prima missione di una capsula Apollo nello spazio termina dopo
otto ore e quaranta minuti, la navicella ammara nell'oceano presso le Hawaii,
con pieno successo.
A dieci anni dall'inizio della gara spaziale,
con il successo del lancio del Saturno V, gli americani hanno recuperato lo
svantaggio nei confronti dei sovietici: la Luna è ora sempre più vicina.
(fine)
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