SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(I resti della Soyuz 1)I

SPACE FLIGHT  NEWS  25  (history)

 

 

Il disastro di Apollo 1 fa segnare il passo a tutto il programma spaziale americano, mai la Luna è apparsa a Capo Kennedy tanto lontana come in questo momento! Mentre in tutta la nazione infuriano le polemiche per la tragica morte di Grissom, White e Chaffee, la mattina del 23 aprile 1967 Radio Mosca interrompe improvvisamente i programmi annunciando che <<… dall'Unione Sovietica è stata lanciata in orbita intorno alla Terra un nuovo tipo di nave spaziale, il suo nome è Soyuz 1. A bordo si trova il pilota cosmonauta, eroe dell'Unione Sovietica Vladimir Komarov >>. L'emittente sovietica riferisce che lo scopo della missione di Komarov, al suo secondo volo nello spazio, è quello di collaudare il nuovo "vascello spaziale" e compiere alcuni esperimenti biologici in orbita. Radio Mosca conclude poi la lettura comunicando che <<… il volo della Soyuz procede bene >>. La notizia del nuovo lancio spaziale sovietico rimbalza in poco tempo in ogni angolo del mondo. In tutta l'Unione Sovietica la gente segue con interesse e trepidazione, di ora in ora, le notizie provenienti da radio e televisione. Da parte occidentale si ipotizza addirittura che un secondo lancio spaziale sia imminente. I russi si preparerebbero dunque a formare in orbita intorno alla Terra la prima piattaforma spaziale della storia! A circa ventiquattro ore dall'inizio della missione, viene però ordinato a Komarov di rientrare a terra. Qualcosa non funziona a bordo della Soyuz, il cosmonauta ha serie difficoltà nel controllo della capsula. Così al termine della diciottesima orbita inizia la discesa verso la Terra. Superati gli strati densi dell'atmosfera, quando mancano ormai pochi minuti al contatto col suolo, a settemila metri di altezza si verifica una grave avaria: l'apertura del paracadute non è regolare e ciò impedisce il rallentamento della capsula che si schianta a terra alla incredibile velocità di 500 Km orari provocando la morte del cosmonauta. La notizia, diramata qualche ora dopo da Radio Mosca, sconvolge il mondo intero. Anche l'Unione Sovietica ha la sua "vittima" spaziale: Vladimir Komarov è il primo astronauta a cadere in missione, il quarto a morire in questo 1967, anno decimo dell'era spaziale. Che cosa accadrà ora al programma spaziale sovietico, come a quello americano? I voli con uomini a bordo saranno ritardati, oppure le tragedie accadute, anche se tremende sul piano umano, hanno cause tecniche facilmente rimediabili da consentire una pronta revisione delle apparecchiature difettose e quindi il lancio di nuove astronavi entro brevissimo tempo? Quello che è certo e che la corsa alla Luna continua. Yuri Gagarin, il primo uomo a violare i segreti dello spazio, durante l'elogio funebre al valoroso pilota della Soyuz 1 ha detto: << un giorno quando arriveremo sulla Luna, uno dei luoghi più importanti che esploreremo lo chiameremo Komarov >>.

 

                                                                                                                   ( continua )                                                                                                                          

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