(Il lancio della
navetta Discovery)I
Il 12 novembre 1984
dopo un lungo inseguimento nello spazio, lo Space
Shuttle Discovery si trova ormai a poche centinaia di
metri dal primo satellite da recuperare. Si tratta del Palapa
B-2. Come descrive dettagliatamente nel suo articolo il corrispondente dagli
Stati Uniti del quotidiano “Il Giorno”: << Il comandante di Discovery Rick Hauck, veterano dello spazio al suo secondo volo su una
navetta Shuttle, ha acceso per varie volte i piccoli propulsori del traghetto
spaziale alzando di sedici chilometri l’orbita fino a portarla a
Sono le prime ore
del pomeriggio in Italia di lunedì 12. Giunto ad una distanza minima di centro
metri dal satellite il Discovery spegne i motori. A
questo punto i due astronauti “specialisti di missione”, Dale
Gardner e Joseph Allen escono, equipaggiati dalle speciali tute, al di fuori
dello Shuttle rimanendo però all’interno della stiva aperta della navetta. Poi
indossato lo straordinario “zaino a razzo”, già collaudato nelle precedenti
missioni, l’astronauta Allen si distacca in volo
libero dal Discovery lanciandosi verso il satellite
perduto. Davanti a se ha uno speciale attrezzo a forma di ombrello
rovesciato per l’aggancio con il satellite, denominato “Stinger”. L’intera
America segue in diretta con il fiato sospeso le
affascinanti immagini televisive che arrivano dallo spazio! << Houston, l’MMU, (lo zaino a razzi), funziona a meraviglia! Sto per
avvicinarmi al Palapa! >>, annuncia Allen. La temuta manovra di aggancio
tra l’uomo e il satellite che avviene ad una velocità di
Una
volta ritornati, Allen e il suo prezioso carico, nei pressi dello Shuttle lo
“Stinger” lo speciale e straordinario
attrezzo a cui è ancora ancorato il Palapa B-2, viene
agganciato dal “braccio meccanico” lungo quindici metri, guidato da bordo del Discovery dalla quarta astronauta donna americana Anna Fisher. Poi tutti e tre, Allen, Gardner e Fisher, iniziano la non
facile sistemazione del satellite nella stiva della navetta. L’operazione
risulta, soprattutto per i due “pedoni spaziali” all’esterno, faticosa e piena
di difficoltà, perché comporta il montaggio di alcune
parti strutturali necessarie a mantenere bloccato il satellite durante la
delicata fase di rientro sulla Terra del Discovery.
Finalmente, poco
dopo le 20 ora italiana e dopo una permanenza di più di sei ore nello spazio
aperto, i due astronauti Allen e Gardner
riescono ad ancorare il Palapa B-2 nella stiva.
Non è esagerato dire che con la quattordicesima missione del programma
Shuttle una nuova pagina si è aperta nella storia delle conquiste spaziali. A
poco a poco la navetta americana va acquisendo la piena operatività, un’operatività che è indispensabile ove si dovesse affrontare
nei prossimi anni la costruzione di una grande stazione spaziale in orbita.
Intanto, per i
cinque astronauti che viaggiano nello spazio a bordo del Discovery,
il prossimo obiettivo è il recupero del secondo satellite “disperso”: il Westar VI …
… (continua)
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