SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(I cinque astronauti del Discovery)I

SPACE FLIGHT  NEWS 131 ( history )

 

<< Lo Space Shuttle è un nuovo tipo di veicolo spaziale pilotato dall’uomo. Nessun altra navicella è mai stata, come questa, riutilizzabile ed in grado di ritornare nello spazio più volte trasportando un equipaggio, più o meno numeroso, ed una notevole varietà di carico nella stiva. Il programma Space Shuttle è il secondo più importante piano spaziale, dopo quello lunare di Apollo, intrapreso dagli Stati Uniti. Nel 1981 il primo Shuttle, il Columbia, viene lanciato in orbita con un equipaggio di due uomini dando inizio ad una nuova era del volo spaziale. E’ prossimo l’invio in orbita della navetta Discovery per la quattordicesima missione del programma: abbiamo percorso un lungo cammino in breve tempo e nonostante ormai sia facile considerare i viaggi dello Shuttle come un evento quotidiano, essi sono una complessa e meravigliosa opera tecnologica, resa possibile dal lavoro di astronauti, scienziati, tecnici, ingegneri ed altri specialisti >>. Così il settimanale americano TIME a fine ottobre 1984, sintetizza in poche parole il grande balzo tecnologico nello spazio compiuto dall’uomo con il programma Shuttle. Siamo alla vigilia del secondo viaggio nel cosmo della navetta Discovery, dopo il primo volo effettuato con successo in agosto; quattordicesima missione del programma Shuttle, quinto lancio di un traghetto spaziale in questo 1984.

Giovedì 8 novembre: dopo un primo rinvio del lancio il giorno precedente per la presenza di forti venti in alta quota, il Discovery decolla dalla rampa di lancio 39-A di Cape Canaveral per una nuova straordinaria avventura nello spazio. In Italia sono le ore 13.15. A bordo vi è un equipaggio di cinque astronauti. Comanda la missione Frederick Hauck, al suo secondo volo su uno Shuttle, il pilota è David Walker, gli “specialisti di missione” sono Dale Gardner, Joseph Allen e Anna Fisher. Il volo, l’ultimo di uno Shuttle nel 1984, è ambizioso e alquanto complesso: oltre al rilascio in orbita intorno alla Terra di due satelliti per radio-telecomunicazioni, verranno anche recuperati, grazie a due spettacolari uscite nel cosmo da parte di due dei cinque astronauti del Discovery, dotati degli speciali “zaini a razzo”, i due satelliti andati dispersi durante il decimo volo del programma Shuttle lo scorso febbraio. I due satelliti una volta recuperati verranno fissati nella stiva del Discovery e riportati a terra per una completa riparazione. I cinque astronauti dello Shuttle negli otto giorni di missione hanno anche in programma numerosi esperimenti medico scientifici e ricerche astronomiche.

Raggiunta con successo un’altezza di trecento chilometri di quota a meno di dieci minuti dalla partenza e rilasciati a distanza di poche ore uno dall’altro i due satelliti Anik D-2 e Syncom IV, che si posizionano regolarmente lungo un’orbita geostazionaria a 36 000 chilometri di distanza dalla superficie terrestre, per Hauck, Walker, Allen, Gardner e Fisher ha inizio la parte più difficili ma anche spettacolare e sensazione della missione: il recupero nello spazio dei due satelliti  “perduti”: il Westar VI e il Palapa B-2.     (continua)

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