Torna pagina indice
(Il razzo Agena visto dalla Gemini 8)I
SPACE FLIGHT NEWS
21 ( history )
La lunga cavalcata nello spazio di Borman e Lovell sulla Gemini 7,
chiude trionfalmente il 1965. Sono trascorsi appena quattro anni, ma come
sembrano già lontani i 108 minuti nel cosmo di Yuri Gagarin, il primo astronauta della storia! A Cape Kennedy il 16 marzo 1966, viene lanciata la Gemini 8 con a bordo gli
astronauti Neil
Armstrong e David Scott. Al
loro primo volo nello spazio, i due nuovi protagonisti dell'avventura umana nel
cosmo, hanno come obiettivo il primo aggancio con un altro veicolo in orbita,
il razzo "bersaglio" Agena. Dopo l'inserimento
in orbita ed uno spettacolare inseguimento durato sei
ore e mezzo, a trecento chilometri di altezza, la Gemini aggancia nello
spazio il razzo Agena, partito da Cape
Kennedy un'ora e quaranta minuti prima di Armstrong e Scott. Dalla Gemini 8
comunicano trionfalmente al Centro Spaziale di Houston: << Ci siamo
riusciti, ce l'abbiamo fatta! E' stato tutto molto facile.
Non potete immaginare la gioia che proviamo! >>. In tutta l'America
milioni di persone, incollate da ore agli schermi TV e alla radio, esultano: un
altro importante passo verso la conquista della Luna è stato compiuto. Ora gli
astronauti possono riposarsi fino al giorno
successivo, quando è in programma la "passeggiata" spaziale di David Scott, che dovrà durare due ore. Improvvisamente, ecco che
dallo spazio giunge un drammatico annuncio, è la voce concitata di Armstrong che trasmette: <<
Houston, stiamo ruotando su noi stessi a grande velocità! Non riusciamo a
fermare questo moto, giriamo e giriamo come la punta
di un trapano impazzito! Riteniamo il problema molto serio! Dobbiamo staccarci
dall'Agena! >>. A terra la comunicazione giunge
confusa, spesso interrotta da disturbi. Ai tecnici non riesce perciò facile
rendersi conto immediatamente di ciò che sta accadendo in cielo. Ma un dato
preciso non lascia dubbi sulla gravità della situazione: nel giro di
quarantadue minuti, cioè di neppure mezza orbita
agganciata all'Agena, la missione della Gemini 8 si è
trasformata da un esaltante trionfo tecnologico in un pauroso dramma umano. I
dati medici che giungono a terra dicono che il cuore
di Armstrong e quello di Scott
battono al fantastico ritmo di 150 pulsazioni al minuto! Senza attendere ulteriori ordini da terra, Armstrong
distacca la Gemini
dall'Agena convinto di compiere il primo passo verso la
salvezza. Purtroppo la separazione dal razzo "bersaglio" non ha
l'effetto che i due astronauti speravano, la capsula continua ad avvitarsi nel
vuoto, alla velocità di un giro al secondo, senza
possibilità di rallentarne il movimento. A questo punto i due piloti spaziali
si rendono conto che il problema è nella Gemini: uno
dei razzi di manovra, probabilmente a causa di un corto circuito, continua a
bruciare al massimo della sua potenza non rispondendo più ai comandi da bordo.
E' il momento più drammatico dell'intera avventura. I tecnici della NASA a
terra sanno che, nonostante l'assenza di gravità, i due astronauti continuando
a girare così vorticosamente potrebbero perdere il senso dell'orientamento;
infine il consumo di troppo combustibile da parte del razzo in avaria,
impedirebbe il rientro a terra della Gemini 8, condannando ad una tragica fine
nello spazio Armstrong e Scott.
Quando si comincia a temere il peggio, arriva la voce
rassicurante di Scott: << Houston, stiamo
lentamente riprendendo il controllo dell'astronave, siamo riusciti ha stabilizzare
la Gemini!
>>. Dalla base arriva un ordine immediato: << Gemini 8, la missione
è interrotta! Rientrate immediatamente a terra! >>. L'intera America segue con il cuore in gola,
attraverso le stazioni televisive collegate in diretta, le fasi finali di
questo volo. Ma, dopo tante emozioni, il ritorno della
Gemini 8 avviene con estrema precisione, con un perfetto ammaraggio nell'Oceano
Pacifico. Dopo qualche istante, Armstrong e Scott spalancano gli sportelli della capsula per confermare
agli addetti al recupero le loro buone condizioni di salute. Il volo della
Gemini 8, previsto per la durata di tre giorni, ha avuto termine dopo sole 10
ore e 41 minuti. Dopo la paura, alla NASA si riprende fiducia, in un comunicato
si annuncia che: <<… il primo rientro anticipato di una missione spaziale
americana, non comporterà un rinvio delle prossime missioni. La manovra
"aggancio nello spazio" sarà effettuata nuovamente nel prossimo volo,
quello della Gemini 9, previsto per giugno >>. A Cape Kennedy un nuovo count-down è iniziato per …la Luna!
(
continua )
Home page
NewAtlantide