SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Il lancio della Soyuz  T-6)I

SPACE FLIGHT  NEWS 100 ( history )

 

Il 19 aprile 1982 dall’Unione Sovietica viene lanciato in orbita intorno alla Terra, il laboratorio spaziale Salyut 7. Nei vari notiziari di quello stesso giorno, Radio Mosca fornisce i primi importanti dettagli sulla nuova “casa spaziale”: << … il lancio effettuato oggi, avviene nell’undicesimo anniversario dell’invio in orbita del primo laboratorio cosmico della storia: Salyut 1. Molti passi in avanti sono stati fatti da quel giorno in campo astronautico dall’Unione Sovietica. La nuova Salyut, la settima della serie, garantisce la continuità alle possibilità scientifiche e tecniche offerte dalla precedente stazione scientifica Salyut 6. Le caratteristiche strutturali della nuova “casa cosmica” rimangono le stesse del predecessore, i cambiamenti riguardano l’interno, con un maggior confort a bordo per i cosmonauti che vi soggiorneranno; vi sono infatti pareti con colori più chiari e luminosi, un nuovo sistema di rigenerazione dell’acqua, un frigorifero che amplia la riserva di cibo e bevande fresche ed un più efficiente apparato di scarico nel vuoto dei rifiuti. Sono stati inoltre perfezionati il sistema di aggancio e di termoregolazione dell’ambiente. A bordo della Salyut 7 si trovano anche sofisticate strumentazioni mediche che permettono di valutare le condizioni del sistema cardiovascolare, l’attività celebrale, la pressione e la circolazione del sangue >>.

Il 13 maggio viene lanciato verso la Stazione il primo equipaggio: a bordo della Soyuz T 5, si trovano i cosmonauti Anatoly Berezovoy e Valentin Lebedev, quest’ultimo al suo secondo volo nello spazio. Dopo il perfetto aggancio alla Salyut, i primi inquilini della nuova “casa cosmica” iniziano una lunga serie di esperimenti scientifici, medici e di osservazione astronomica. << La nuova Salyut è comoda e spaziosa! >>, dichiarano soddisfatti in un collegamento televisivo con la Terra i due cosmonauti. Il 24 giugno, Berezovoy e Lebedev ricevono la visita dell’equipaggio della Soyuz T 6, composto dai sovietici Vladimir Zhanibekov e Alexander Ivanchenkov e dal primo astronauta francese, nonché primo europeo a volare su un veicolo spaziale sovietico, Jean Loup Chretien.

Nei giorni di permanenza a bordo della Salyut 7, i tre uomini della Soyuz compiono un vasto programma scientifico, comprendente vari esperimenti sulla fisica dei fluidi e di metallurgia in condizioni di assenza di gravità, oltre ad una ricca serie di osservazione della Terra ed ulteriori indagini mediche sul comportamento del corpo umano nello spazio. La Francia intera segue con estremo e vivo interesse  il volo del proprio “spazionauta”, così è stato denominato dall’opinione pubblica francese Jean Loup Chretien.

Il 2 luglio 1982, dopo sette giorni di missione nello spazio, il primo equipaggio franco-sovietico della storia rientra trionfalmente a terra con un perfetto atterraggio, a circa quattro chilometri dal punto previsto nelle steppe del Kazakistan, a qualche centinaio di chilometri dal Cosmodromo di Baikonur. Ad attendere i tre cosmonauti vi sono numerose autorità di governo e militari. E’ viva in tutti la soddisfazione per questo volo che, al di là degli aspetti umani ( la collaborazione tra francesi e sovietici ) ha permesso di completare importanti studi di astrofisica ed esperimenti medico-biologici.

 

Alla fine del giugno 1982, lo spazio in orbita intorno alla Terra è sempre più affollato dall’uomo: il giorno 27, da Cape Canaveral, lo Space Shuttle Columbia si innalza nel cielo della Florida per la sua quarta missione. A bordo gli astronauti Thomas Mattingly  ed Henry Hartsfield (continua)

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